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Black Mirror 2: Non l’hai ancora visto?

Oggi parliamo di Black Mirror 2. La rubrica “Evergreen: non l’hai ancora visto” ci porta alla scoperta di film intramontabili. Scopri il perché, almeno una volta nella vita, bisogna vederli. Andiamo alla scoperta di una delle serie televisive più visionarie e originali di sempre.

Black Mirror è una mini-serie evento che nasce dalla brillante idea di Charlie Brooker. La serie è suddivisa in diversi episodi aventi trama e vita propria, pur affrontando temi con una correlazione tra loro. Distribuita per la prima volta in Inghilterra nel 2011 e arrivata in Italia circa un anno dopo.

L’eclettica serie tv conta all’attivo due stagioni che hanno riscosso un discreto successo, risultando essere di gran lunga originali rispetto a tante altre in circolazione. Il produttore ha annunciato che ce ne sarà anche una terza. Prima di continuare a leggere ti consiglio di dare un’ occhiata alla recensione della prima stagione.

In questo articolo scopri i tre episodi che compongono la seconda stagione: “Torna da me”, “Orso Bianco” e “Vota Waldo”.

Black Mirror 2: I difetti dell’umanità e il loro squallore messi a confronto

di Giuseppe d’Angella

black mirror 2

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  • TORNA DA ME
  • Titolo originale: Be Right Back
  • Diretto da: Owen Harris
  • Scritto da: Charlie Brooker
  • Cast: Hayley Atwell and Domhnall Gleeson, with Claire Keelan, Sinead Matthews, Flora Nicholson, Glenn Hanning, Tim Delap & Indira Ainger

L’episodio è incentrato sulla coppia composta da Ash (Domhnall Gleeson) e Martha (Hayley Atwell). Il primo è un tipo alquanto particolare e insolito. Presentandosi come una persona distratta e chiusa nel suo mondo, è ossessionato dalla sua smania per il cellulare e i social network.

Sembra avere un modo tutto suo di amare la propria ragazza. Tutti questi “difetti” contribuiscono a fare di Ash il ragazzo di cui Martha è follemente innamorata, nonostante le sue assidue distrazioni.

Il giorno seguente la prima scena del film, Ash muore in un incidente stradale. Martha si ritroverà sola nella loro dimora ad elaborare il lutto. Un’insolita tecnologia riuscirà a far rivivere la loro relazione, facendole riprendere i contatti con Ash, ma le cose non vanno come dovrebbero…

Charlie Brooker torna a stupire dopo aver incantato milioni di spettatori, lanciando la prima serie di Black Mirror. Continua a farlo scrivendo “Torna da me”:

una puntata che riscontra molteplici analogie con il recente successo di “Her” (un film di Spike Jonze). Quello che ci caratterizza, che ci rende degli individui diversi ognuno dagli altri a proprio modo e con le proprie caratteristiche, è l’identità.

Essa è un agglomerato di elementi che concorre a creare una nostra personalità, un nostro modo di essere per far si che possiamo scrivere una nostra storia. E’ quest’ultima a dare valore ad ognuno di noi. Senza di essa, saremmo solo una persona (si: con le proprie caratteristiche, magari diverse dagli altri), ma senza quel bagaglio culturale ed empirico che fa di noi “qualcosa di originale”, che ci attribuisce un valore.

Martha compie un gesto disperato cercando di ritrovare il suo defunto amato attraverso una nuova frontiera tecnologica. Si abbandonerà ad essa, messa al tappetto dalle sue più profonde debolezze, ma pian piano si renderà conto che Ash non potrà tornare indietro, non potrà tornare indietro mai più.

A quel punto si rassegnerà all’idea, ma riuscirà a trovare in sé la forza per andare avanti, nonostante la sua scelta di ricreare il suo fidanzato perso diventerà un qualcosa a cui tenere presente. Tutto ciò che rimane di autentico è il suo ricordo di Ash che non cesserà mai di esistere nella sua mente e nel suo cuore.

Si aggrapperà a questo per affrontare l’ultima eredità del suo compagno che l’ha lasciata prematuramente.

  • ORSO BIANCO
  • Titolo originale: White Bear
  • Diretto da: Carl Tibbetts
  • Scritto da: Charlie Brooker
  • Cast: Lenora Crichlow, Michael Smiley, Ian Bonar & Tuppence Middleton

Il ritmo della vicenda è frenetico e coinvolgente. Una donna in pessime condizioni si sveglia nella sua casa (o presunta tale) con un giramento di testa e una forte sensazione di disorientamento. Intorno a lei degli strani segnali e simboli sparsi che accrescono il suo disagio.

Uscendo dall’abitazione alla ricerca del nulla, noterà che diverse persone hanno il loro obiettivo fotografico puntato su di lei e sembrano continuare a riprendere ogni suo movimento e ogni sua azione.

La donna continuerà a vagare in cerca di una meta quando si troverà a dover fuggire a dei pazzoidi che con aria criminale cercheranno di ucciderla. Attraverso delle persone che l’aiuteranno, in cambio del suo aiuto, la nostra protagonista andrà incontro ad uno sbalorditivo colpo di scena finale.

Lo spettatore difficilmente non potrà rimanerne attonito. La mente di Charlie Brooker concepisce un’idea ai limiti dell’auspicabile, disegnando una trama complicata e piena di metafore di vita. Viene difficile scrivere qualcosa riguardo questa sbalorditiva puntata, senza far scoprire nulla al lettore riguardo l’evoluzione dell’intera faccenda, ma se l’autore dell’episodio non avesse dato quel particolare finale tanto congegnato, la storia in sé non avrebbe avuto senso. E’ mio parere pensare che sia stato scritto per primo il finale per poi costruire la trama attorno.

“Orso Bianco” è il trionfo della cattiveria gratuita e del piacere provato da terzi nel vedere i suoi simili soffrire e in una situazione di disagio.

La vittima non è altro che la vittima di un sistema che fa del suo intrattenimento le sciagure e le disgrazie di questi tempi. L’episodio è crudele e senza scrupoli; risulta essere chiaro nel suo mistero (svelato solamente nei minuti finali) e mentre lo spettatore si schiererà dalla parte del più debole, tituberà quando gli sarà chiesto di schierarsi a conti fatti, quando tutto viene allo scoperto e spiegato nei minimi dettagli (forse anche troppo).

  • VOTA WALDO!
  • Titolo originale: The Waldo Moment
  • Scritto da: Charlie Brooker
  • Cast: Daniel Rigby, Tobias Menzies, Jason Flemyng, Chloe Pirrie & Daniel Tatarsky

Waldo è un curioso pupazzetto dalle sembianze di un orsetto blu inventato da un comico locale che non riscuote un notevole successo. Quest’ultimo comincia ad ottenere notorietà quando il suo produttore gli consiglierà di entrare in politica per mettersi alla mercé di uno dei concorrenti delle prossime lezioni.

Waldo comincerà a piacere al pubblico per le sue reazioni spontanee e poco corrette nei confronti degli avversari.

Grazie al suo modo di distruzione della campagna politica concorrente riuscirà a farsi amare dall’opinione pubblica, ma il suo creatore non sarà felice della strumentalizzazione del suo pupazzo e, dopo aver avuto un rapporto sessuale con una delle esponenti del partito concorrente che renderà contorta la situazione, non esiterà molto a perdere la ragione, creando scompiglio.

Nata da una vecchia idea di Brooker e del suo amico regista Chris Morris, l’ideatore di Black Mirror 2 crea una vicenda dalla trama semplice e lineare (forse l’unica finora presentata dell’intera serie ad avere questa caratteristica), ma l’originalità con la quale viene raccontata, e la cura dei dettagli, fanno di “Vota Waldo” una puntata interessante sotto diversi aspetti.

Il comico fallito che torna alla rivalsa grazie alla sua invenzione, ma insoddisfatto e infelice per il suo utilizzo, i politici che farebbero di tutto pur di esaltare le proprie virtù e abbattere i propri concorrenti, la stessa opinione pubblica che piuttosto che elogiare e supportare i piani politici costruttivi, preferisce schierarsi dalla volgarità, dall’essere distruttivi e diffamanti, dal non cercare possibili soluzioni insieme, ma trovandosi in simbiosi con chi giudica ed emette sentenze senza far nulla per apportare qualcosa di nuovo.

Quest’ultima puntata di Black Mirror 2, che chiude la seconda stagione della mini-serie evento britannica, interroga lo spettatore nel profondo, cercando di provocare dello squallore venendo a conoscenza delle trame articolate che ci sono dietro tutte le elezioni politiche.

Il comico, al quale viene strumentalizzato (seppur con successo) il suo simpatico orsetto, è insoddisfatto e quasi si tormenta per quello che ha creato e per quello che la sua idea n’è divenuta.

Il disagio che porterà il protagonista a creare scompiglio andando contro il sistema e cercando di rimediare ai danni fatti, rappresenta coloro che si ribellano al sistema, ma che prontamente, come fossero comete destinate a scomparire prima di atterrare su un qualsiasi pianeta, vengono eclissati prima di poter raggiungere il proprio compimento.

Della rubrica “Evergreen: non l’hai ancora visto” leggi anche:

  1. On the Road
  2. Donnie Darko
  3. Io e Annie
  4. Paradiso+Inferno
  5. Qualcuno volò sul nido del cuculo
  6. VperVendetta
  7. Will Hunting – Il Genio Ribelle #8 La Stanza del Figlio

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