La numerologia fa parte della nostra cultura da sempre. Legata a riferimenti mistici e connessa a filo doppio all’universo della sacre scritture cristiane, la numerologia è un sapere che ha poco di scientifico ma che è senza dubbio affascinante.
Poteva essere trascurata dai maestri della settima arte? Ovviamente no. Di film con riferimenti numerologici ce ne sono davvero tanti. Elencarli tutti è praticamente impossibile, dal momento che sarebbe necessario scrivere un libro. Dopotutto non poteva essere altrimenti se si pensa che l’analisi del significato dei numeri fa parte di tantissime culture e, di conseguenza, di tutte le loro espressioni creative.
Quali sono i film più celebri caratterizzati da riferimenti numerologici? Tra i titoli più celebri è possibile ricordare la trilogia di Matrix. In questo caso il numero al centro dell’attenzione è l’Uno (l’unicità del personaggio di Neo come eletto e salvatore dell’umanità), chiara metafora cristologica per via dei significati che riguardano i concetti di nascita e di ritorno all’origine, aspetto che può essere connesso tranquillamente al sacrificio estremo del personaggio interpretato da Keanu Reeves.
Un regista a cui si deve tanto per quanto riguarda i riferimenti numerologici è Kubrick, che vi ha attinto per molte delle sue pellicole, in primo luogo Shining. Anche in questo caso si potrebbero scrivere pagine e pagine, motivo per cui ci si limiterà a ricordare solo alcuni aspetti.
Quali per esempio? La menzione continua del numero 42 è degna di nota ed è un rimando diretto alla Soluzione Finale nel corso del Terzo Reich (secondo alcune letture, anche il processo meccanico con cui il personaggio di Jack scrive a macchina la frase Il mattino ha l’oro in bocca rimanderebbe ai metodi “scientifici” con i quali i nazisti eliminavano gli ebrei e tutti gli individui che, per inclinazioni sessuali o etnia, non venivano considerati utili al Reich.
Da non trascurare è anche il ruolo del numero 7, considerato profondamente legato alla figura del divino per via del richiamo alla creazione del mondo, ma anche ai sette sephirot che compongono la Cabala. La cinematografia contemporanea è permeata di riferimenti al numero 7.
Uno degli esempi più celebri è il film Seven di David Fincher, che vede l’assassino operare secondo lo schema dei sette peccati capitali.
Oltre a Kubrick, un altro nome del cinema appassionato di numerologia è J.J. Abrahms, che ha inserito riferimenti alla sequenza di Fibonacci in tre delle sue produzioni più celebri, ossia Lost, Alias e Fringe. Quali sono i significati nascosti dietro a questa serie? Il richiamo diretto alla sezione aurea, considerata la proporzione divina per eccellenza.
Degno di una citazione, seppur breve, è il numero 23, incluso nel titolo di un film diretto da Joel Schumacher e incentrato proprio sulle ossessioni della psiche umana attorno a un numero che è ricco di significati. Secondo alcune culture popolari è simbolo di fortuna e, in generale, è oggetto di numerose curiosità, come per esempio il fatto di essere il più grande numero a non essere somma di due potenze distinte.
Non è interessante fermarsi un po’ a pensare a tutte queste implicazioni? Dopotutto la possibilità di riflettere su riferimenti e significati allegorici è uno degli aspetti più belli del cinema! Tu cosa ne pensi? Conosci altri riferimenti numerologici nel cinema?