A partire dall’otto giugno è disponibile su Chili e su CG Digital, Respirare stanca, opera prima di Enrico Acciani.
Respirare stanca – La vita ai tempi del lockdown
Marzo 2020: In una fredda tarda serata di lunedì 9 marzo, l’allora presidente del consiglio Giuseppe Conte, irrompe nelle case degli italiani dai loro schermi televisivi per annunciare loro che, a causa della emergenza sanitaria determinata dall’epidemia da Corona virus, si dovrà restare a casa tranne per situazioni particolari.
L’annuncio, di per sé sconvolgente, travolge la vita di ognuno.
Il trailer del film
Partendo da questo assunto, chiuso in casa come tutti, il giovane cineasta e musicista Enrico Acciani, classe 1994, realizza Respirare stanca nel quale si descrive la vita durante il lockdown.
Il protagonista, interpretato dallo stesso Acciani, è chiuso nel suo appartamento nel centro di Bari e, come il James Stewart di La finestra sul cortile (1954) ,osserva il mondo circostante dal suo balcone, contemplando le strade deserte o i rari passanti che spesso sfidano le regole per un desiderio di libertà .
Enrico e i suoi contatti, con cui interagisce tramite videochiamate, versione 3.0 de La voix humaine, dramma teatrale di Jean Cocteau che si traduce in un monologo telefonico della protagonista, rappresentano le umane tragedie e debolezze vissute durante il confinamento.
Perso nella propria casa
“Perso nella propria casa” : questa frase, pronunciata dal protagonista è una chiave del film.
Enrico vive tra le sue quattro mura, completamente solo. Fa spesa a domicilio senza vedere chi gli consegna le compere e ogni giorno interagisce con persone del suo entourage ognuno con le proprie debolezze.
La sua ragazza lo lascia per telefono per poi ricorrere a lui quando il padre si scopre positivo, suo padre immaturo e irrisolto è preso da insolite paturnie e appare stranito dal dramma collettivo, i dipendenti licenziati protestano con lui e poi c’è Miriam con cui intreccia uno strano rapporto a distanza.
Interamente girato con videochiamate tra marzo e maggio 2020, il film, distribuito da Draka e realizzato con il sostegno di Apulia film commission, oltre a brillare per l’ ottima sperimentazione, è un documento asciutto su quanto gli italiani hanno affrontato durante la quarantena dura della primavera 2020 perché tutti, come Enrico si sono persi nelle loro case.