San Andreas – Quando la natura si ribella all’uomo

Squadra che vince non si cambia. E così ritornano insieme The Rock e il regista Brad Peyton nel film catastrofico San Andreas.

San Andreas film

San Andreas

San Andreas

Sul grande schermo Madre Natura torna a ribellarsi verso l’uomo. Ed ovviamente non poteva abbattersi che sui già ripetutamente tormentati Stati Uniti, vittime da sempre di qualsiasi tipo di catastrofi, dai tornado alle eruzioni passando per tsunami. Questa volta sarà un terremoto il protagonista del film, non uno qualsiasi ma bensì uno dei peggiori mai successi nella storia conosciuta, oltre il nono grado della scala Richter.

Sant’Andrea, che dà il titolo al film, è una famosa faglia che si estende lungo tutta la California ed è tristemente nota per i terremoti verificatisi in zona. Ed è quello che succederà nella città di Los Angeles, scuotendola fino alle sue fondamenta. Ma l’evento sarà così devastante che arriverà fino a San Francisco. Protagonista assoluto è Ray, interpretato da Dwayne Johnson, un pilota di elicottero della squadra di soccorso dei pompieri. Sarà lui che tenterà in ogni modo di salvare la sua famiglia dai pericoli a cui andranno incontro. La prima ad essere sottratta alla morte sarà l’ex-moglie, Emma (Carla Cugino). Poi insieme andranno alla ricerca della figlia, partita con il suo futuro padrino. Tutto questo mentre intorno a loro, qualsiasi cosa si sbriciola come fossero biscotti.

Catastrofe e…?

La sensazione che si ha da subito vedendo San Andreas è di essere su una tipica dark ride da luna park. Molte delle scene sono girate in prima persona, come se gli occhi del malcapitato di turno fossero i nostri. Si avrà la percezione di trovarci sotto una valanga di detriti, immersi sott’acqua o ancora dentro un auto che sfidando la gravità rimane in equilibrio precario su un profondissimo burrone. La tensione, supportata anche da una colonna sonora dai toni epici, certamente non manca.

Peccato che a mancare siano altri aspetti, decisamente più importanti. Potrebbe risultare quasi ridondante stare qui a dire che la trama di tutto il film, dipanata per due lunghissime ore, potrebbe evincerla chiunque dopo i primi minuti di visione. Ma purtroppo è la verità. Potremmo perfino eliminare l’audio dal film e, nonostante ciò, non si avrebbero grandi difficoltà a seguire il filo del discorso. I dialoghi infatti rasentano la parodia.

San Andreas dwayne johnson

Una scena di San Andreas

 

Ma San Andreas non è un film della Asylum. O perlomeno non nelle intenzioni. Perchè a conti fatti, i presupposti ci sono tutti. Ci si augura che all’improvviso ci sia quel quid che dia una scossa a tutta la storia ma in realtà le uniche scosse si registrano sullo schermo. Frutto naturalmente di un largo uso della computer grafica. Tutto segue delle convenzioni già utilizzate più volte.

Dwayne Johnson si cimenta in qualsiasi ruolo, dal duro al sentimentale, risultando essere però di un’impersonalità sconcertante. Ma anche gli altri protagonisti non sono da meno. Come lo scienziato di turno che, coscienziosamente, va in tv per lanciare messaggi di panico alla popolazione. Che dire, un classico dozzinale delle mega produzioni statunitensi (budget di oltre cento milioni di dollari) di cui loro amano andar fieri, vedasi finale così tronfio da dare la nausea.

San Andreas trama

Dwayne Johnson in San Andreas

Il regista di San Andreas, il giovane Brad Peyton, è lo stesso che ha già diretto Johnson nell’altro blockbuster Viaggio nell’isola misteriosa. E il target è probabilmente lo stesso, quello adolescenziale. Se poi ci aggiungiamo che il film è anche in 3D, l’esca è più che mai succulenta.

Se durante i titoli di coda vi sembra di riconoscere Sognando California dei Dik Dik (in realtà cover di California Dreamin’ dei The Mamas & the Papas) non vi state sbagliando. E’ Sia che interpreta il classico degli anni ’60 appositamente per questo film.

Clip dal film

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *