Zlatan

Zlatan – L’inizio della leggenda Ibrahimovic

Zlatan è una pellicola diretta dallo svedese Jens Sjorgen che racconta i primi anni di carriera del famoso calciatore Ibrahimovic. Il film è distribuito da Lucky Red e uscirà in sala l’11 novembre 2021.

Gli attori protagonisti sono due Dominic Andersson che interpreterà Ibrahimovic da bambino e Granit Rushiti nei panni del primo Ibra calciatore professionista, inoltre troviamo l’italiano Emmanuele Aita nel ruolo del procuratore di Zlatan, Mino Raiola.

Zlatan
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Il film si apre con una sequenza di Ibrahimovic in una seduta di allenamento con l’Ajax, sua seconda squadra, e già da questa prima scena si capisce dove andrà a parare la pellicola. Successivamente si fa un passo indietro e ci viene narrata tutta l’infanzia di Zlatan, il suo primo approccio con il pallone, il contesto sociale in cui viveva e il rapporto con la famiglia. Per poi passare a raccontarci l’approdo tra i professionisti nel Malmo FF (squadra svedese), il passaggio all’Ajax e la trattativa con la Juventus.

Il trailer del film

https://www.youtube.com/watch?v=Wy2b6QSwbg0

L’origine del mito Ibrahimovic

La pellicola inizia facendo capire subito allo spettatore cosa vuole mostrare, ossia come Ibrahimovic è diventato il calciatore che conosciamo oggi. Di fatti il focus principale del regista è farci capire quanto è maturato Zlatan, ci mostra come sarebbe potuto essere uno dei tanti calciatori con un talento infinito ma perennemente inespresso per via della scarsa mentalità agonistisca. E invece grazie al suo procuratore Mino Raiola (Emmanuele Aita) è riuscito a uscire dalla spirale negativa del giovane scapestrato fino a diventare il fenomeno che ammiriamo tutt’ora in campo.

Il film riflette sul ruolo e sulla relativa poca importanza che hanno avuto i genitori di Zlatan per la sua carriera, ci mostra la solitudine di Ibra abbandonato dalla madre e poi dal padre, che ha trovato nel calcio le sue uniche soddisfazioni in età pre-adolescienziale. Molto interessante la scelta di mostrarci come inizialmente fosse indirizzato verso l’Hockey, ma che nonostante sia lo sport nazionale svedese abbia scelto di seguire il suo sogno.

Granit Rushiti in una scena del film

I due attori, in particolare quello più piccolo, sono stati bravissimi a rendere la strafottenza che contraddistingueva Ibra fin da giovane, con una mimica facciale caratteristica e perfetta per ciò che dovevano fare.

La pellicola è caratterizzata da un montaggio parallelo che alterna la fanciullezza di Ibra con i primi anni di carriera, scelta stilistica molto azzeccata che dona al film un buon ritmo. Girata molto bene la riproduzione del famoso gol contro il NAC Breda condito dalla iconica telecronaca montata sotto. La fotografia molto fredda rende l’idea della condizione sociale in cui imperversava Zlatan e del paese in cui viveva.

Nel complesso è un film che si lascia guardare, che sicuramente sarà apprezzato da chi ama il calciatore, ma non solo.

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