The Strangers: Capitolo 1

The Strangers: Capitolo 1 – L’inizio di una nuova saga horror

The Strangers: Capitolo 1 è un film di genere horror diretto da Renny Harlin con protagonisti Madelaine Petsch e Froy Guiterrez. La pellicola distribuita da Vertice 360 in Italia uscirà a partire dal 28 novembre.

La pellicola rappresenta il primo film di una trilogia sequel standalone dell’omonimo lungometraggio del 2008 di Bryan Bertino.

The Strangers: Capitolo 1

The Strangers: Capitolo 1

Maya (Madelaine Petsch) e il ragazzo Ryan (Froy Guiterrez) stanno attraversando gli Stati Uniti quando la loro macchina si ferma in Oregon costringendo i due a trascorrere la notte in un’isolata casa nella quale verranno aggrediti da tre sadici criminali mascherati.

Il trailer del film

Una pellicola che non riesce a creare tensione

Di base era complicato fare un sequel che aggiungesse qualcosa ed innovasse il collaudato format dell’home invasion che sconvolse il pubblico nel lontano 2008 con il primo The Strangers di Bryan Bertino, figuriamoci fare una saga con queste fondamenta. Di conseguenza da questa riflessione si evince come un minimo di scetticismo prima di entrare in sala c’era, ma che speravo di scacciare via appena si fossero spente le luci della sala trovandomi di fronte un bel film, peccato invece che mi sia trovato davanti tutto ciò che temevo.

The Strangers: Capitolo 1 cerca di innovare gli stilemi, messi alla base del formato da Bryan Bertino, tramite influenze dell’horror contemporaneo. Scadendo però così in ulteriori topoi narrativi già visti non riuscendo a rielaborarli e conseguentemente a creare l’angoscia e la tensione necessaria, in una pellicola del genere è un problema abbastanza importante.

The Strangers: Capitolo 1

The Strangers: Capitolo 1 – Perché vederlo

Dietro la macchina da presa Renny Harlin, da sempre caratterizzato da una carriera altalenante, non riesce mai a far sentire la vulnerabilità dei protagonisti e la loro paura (complici delle interpretazioni non a livello da parte del cast) nonostante ci provi in tutti i modi con espedienti di basso livello tipici del panorama horror contemporaneo: violenza mal dosata, jumpscare forzati e soluzioni narrative pigre e prevedibili.

Anche la struttura e il design della casa e dei boschi che la circondano sono molto meno ispirati, si ha la costante sensazione di aver già visto tutto e di sapere perfettamente come andrà a finire.

Una delle poche cose che funziona invece è il design degli invasori, che riprendono quelli del primo reinventandoli in modo più inquietante. Le maschere qui indossate sono destinate a diventare iconiche e abusate durante ogni halloween.

Il finale a margine non mi sento di bocciarlo, narrativamente funziona e tende la mano al futuro del franchise su cui ero ancora più scettico arrivato a metà film. Per fortuna nell’ultimo quarto d’ora cambia qualcosa mettendo curiosità, spero che questa sia la direzione che prenderà la saga poiché Dollface, Pin-Up girl e Scarecrow meritano decisamente un palcoscenico più degno.

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