I predatori: dal 22 ottobre l’opera prima di Pietro Castellitto

Arriva il 22 ottobre al cinema, distribuito da 01 Distribution, I predatori il film imprevedibile del talentuoso e giovanissimo Pietro Castellitto. Il film vanta un cast italiano d’eccellenza: Massimo Popolizio, Giorgio Montanini, Pietro Castellitto, Manuela Mandracchia, Dario Cassini, Anita Caprioli, Marzia Ubaldi, Nando Paone, Antonio Gerardi, Vinicio Marchioni.

I predatori
Locandina di ”I predatori”

I predatori

Nessuna famiglia è perfetta, nessuno è una vittima perché nel profondo siamo tutti predatori. I predatori racconta la storia di due famiglie agli antipodi culturali e sociali, i Vismara e i Pavone: da un lato una famiglia borghese e intellettuale e dall’altro lato una famiglia proletaria e fascista che si incrociano per sbaglio.

Un semplice incidente stradale e un torto subito porteranno le realtà dei Pavone e dei Vismara a scontrarsi…

Il trailer del film

Nessuno è innocente, siamo tutti predatori

Questo è un film corale, ma i personaggi non lo sanno. Ognuno di loro è solo, perso in quel tratto di vita in cui nessuno sembra capirti e vorresti che tutto andasse dall’altra parte. Invertire il corso per vivere la propria speranza: è questa la loro battaglia. D’altronde, essere felici è un mestiere difficile. A volte, un mestiere da “predatori”. In Federico ho catalizzato un sentimento di alienazione, un carico di frustrazione enorme, che nasce dalla differenza che c’è tra quello che sei e quello che gli altri pensano tu sia. Un carico inquietante che può portare a gesti estremi. A me, fortunatamente, ha fatto scrivere un film. Questo.

Pietro Castellitto

I predatori è spiazzante, inatteso e divertente.. In una parola? Una bomba. Si, una bomba in piena regola come quella che Federico vuole mettere sulla tomba di Nietzsche. Pieno di colpi di scena e tutti sono imprevedibili e matti a modo loro. Ogni personaggio è parte di un ingranaggio più grande ed ognuno sogna, in cuor proprio, la felicità. Il meccanismo che muove l’intero iter dei predatori è la speranza di una vita migliore e di una ricerca edonistica.

”Ovunque percepisco situazioni in cui si tendono a identificare buoni e cattivi, sento che il potere si sta muovendo. Tante volte mi è capitato di non potermi esprimere come volevo, se non rispettando dei dettami ideologici imposti dalla maggioranza.”

In questo film, come ammette il regista stesso, non c’è un distinzione semplicistica di buoni e cattivi ma troviamo personaggi a tutto tondo che rincorrono un ideale di libertà. Libertà che lo stesso regista dice di mettere al primo posto.

Un film corale ma fuori dal coro, a tratti grottesco e surreale. Un debutto formidabile per Pietro Castellitto considerando il premio vinto a Venezia come Orizzonti-Miglior Sceneggiatura e gli auguriamo di vincere Sintonie di Alice nella Città. Questo film è stato per il regista ” un testamento”, scritto quando aveva solo 22 anni quando stava girando La profezia dell’armadillo ed ha capito che non gli bastava più fare solo l’attore.

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