Speciale Sudestival 2013: intervista a Maddalena De Panfilis, regista di ‘Sleepless’

Terzo appuntamento con i film in concorso al Sudestival 2013. E’ stato proiettato lo scorso 8 febbraio, Sleepless, l’opera prima di Maddalena De Panfilis. Nell’articolo, l’intervista alla regista ed una recensione del film da parte di un membro della Giuria dei Giovani del festival.

photo credits: Sudestival 2013

Sleepless

di Domenico Marzolla

È una lunga notte, quella delle due protagoniste di Sleepless, Anna e Olga. Quasi tutta questa commedia noir del 2009, regia della sceneggiatrice Maddalena de Panfilis, infatti, si svolge nell’arco di un’interminabile nottata. Anna, interpretata da Violante Placido, è una giovane psicologicamente fragile che dopo un anno dalla morte del compagno e musicista Stefano (Roberto Angelini, nella vita vero cantautore e chitarrista) non riesce ancora a superare il lutto ed uscire di casa.

La sua migliore amica Olga (Valentina Cervi) è un’energica tassista che vive con la madre un po’ svampita (Sandra Milo), oppressa da uno strozzino, sul punto di sposarsi con un goffo aspirante psicanalista (Andrea Gattinoni) e preoccupata da una probabile gravidanza. Sono le vite parallele di queste due donne a tracciare i binari della trama di Sleepless, attorno alla quale s’intrecciano le vite e l’umanità di dieci personaggi, dal sensibile camorrista Bruto allo pseudo-maniaco Andrea, che vengono man mano toccati e scoperti dal percorso delle due protagoniste.

Entrambe, infatti, sono apparentemente alla ricerca della soluzione a problemi concreti: Anna cerca qualcuno che apra per lei la porta del bagno e controlli se effettivamente ha lasciato il gatto nella lavatrice, Olga deve racimolare mille euro in poco tempo per placare gli scagnozzi della malavita.

La proiezione al Sudestival

In realtà, in questo film dal punto di vista segnatamente “al femminile“, la vera ricerca è quella di se stessi. Sia Anna che Olga devono fare i conti con ciò che sono e ciò che inconsciamente e segretamente desiderano essere. In misura minore e meno evidente, la stessa problematica esistenziale anima anche tutti gli altri personaggi. La scelta finale è quella di prendere coraggio, voltare pagina e affermare la propria vera identità, cambiare le cose, trovare la forza di abbandonare il proprio mondo che ormai va troppo stretto e sperimentarne uno nuovo.

Regia, scenografia e musiche di Sleepless sono tutto sommato all’altezza del loro compito e riescono a creare una discreta atmosfera noir. Riescono bene a sottolineare le diametrali differenze fra Anna e Olga: l’una trascorre quasi tutto il tempo rinchiusa nel suo claustrofobico appartamento, le inquadrature sono vicine e le musiche malinconiche; l’altra si sposta in continuazione in spazi aperti e cambia frequentemente ambientazioni e situazione.

Duole constatare come un film altrimenti buono venga indebolito da dubbie scelte di casting. Specialmente, Violante Placido fra occhi sgranati, squittii, movenze esagerate ed espressione monocorde riduce a poco più di una macchietta quello che sulla carta sarebbe un personaggio complesso e sfaccettato. Anche Sandra Milo, nella sua interpretazione della madre di Olga, risulta alla lunga irritante e rovina scene anche intelligenti; le battute che il copione le mette in bocca tradiscono una profondità a cui la piatta recitazione della Milo non rende onore. Piuttosto apatico e poco convinto anche il maniaco nonché musicista Andrea (Pietro Sermonti).

In generale, la mancanza di Sleepless è il non credere abbastanza in se stesso: invece di osare e sviluppare le interessanti tematiche psicologiche e spirituali offerte dalla storia, spesso e volentieri preferisce la certezza della commedia, persino nella corporeità “slapstick” (emblematici gli episodi della padellata in faccia e del finto colpo di pistola in fronte) e dei personaggi bidimensionali e stereotipati: la donna fragile ed isterica, la donna insicura dalla facciata energica e indipendente, il maniaco, il camorrista da operetta, il ricco egoista ed egocentrico, l’intellettuale dubbioso e inibito…

Nel complesso, Sleepless si qualifica come una piacevole e promettente opera prima, con una buona sceneggiatura ma una trasposizione cinematografica a volte non all’altezza della complessità dell’idea di fondo.

Le domande alla regista

Ciao Maddalena e benvenuta su cinemio. Parliamo di Sleepless. Oltre ad esserne regista è tuo anche il soggetto e la sceneggiatura (con Paolo Aleandri). Come sei arrivata all’idea del film? E come hai lavorato con Paolo Aleandri per la stesura della sceneggiatura?

L’idea di Sleepless mi è venuta molti anni fa. Avevo partecipato ad uno stage di sceneggiatura con due grandi insegnanti americani (Keith Cunningham e John Schlesinger), alla fine del corso Keith ci aveva detto che per scrivere qualsiasi genere di sceneggiatura bisognava partire dalla cosa più triste che ci era accaduta. E così è stato, sono partita da una cosa molto triste per scrivere prima una commedia teatrale e poi un film che fa, tra l’altro, molto ridere.

Paolo Aleandri è arrivato quando dalla commedia teatrale sono passata alla sceneggiatura, lui  ha dato ad alcuni personaggi maschili del film uno spessore e al tempo stesso una comicità irresistibili.

Maddalena De Panfilis con il direttore artistico del Sudestival Michele Suma

Sleepless è un film corale con un gran numero di giovani attori emergenti (da Violante Placido a Valentina Cervi a Roberto Angelini, Francesco Venditti, Paolo Ruffini e tutti gli altri). Com’è stato lavorare con loro?

Lavorare con gli attori è la cosa che preferisco, li ho amati tutti. Credo che ognuno di loro abbia mostrato un lato di sé che ancora il pubblico non conosceva e di questo sono loro molto grata.

Il film vede la partecipazione straordinaria di Sandra Milo e dello scrittore Stefano Benni. Come sei arrivata a queste scelte? E com’è stato lavorare con loro?

Sandra Milo è un’attrice di una sensibilità ed una leggerezza ineguagliabili, ci sono poche parole per descrive il personaggio che interpreta in Sleepless. Bisogna solo vederla. Lavorare con lei è stato facile ed appagante.

Benni è stato esilarante, i suoi duetti con Paolo Ruffini e Nicola Acunzo sono da grande attore comico d’altri tempi.

La regista Maddalena De Panfilis

Oltre te come regista anche le protagoniste sono donne. Si può parlare dunque di film al femminile. In quanto donna come vedi la tua situazione e quella delle tue colleghe nel cinema italiano?

Non so se è un film al femminile, certo c’è la mia visione della realtà che per forza di cose è femminile. Un altro grande maestro che ho avuto la fortuna di frequentare è stato Leo Benvenuti. Dopo aver letto una mia commedia teatrale mi disse: devi continuare a fare la sceneggiatrice perché in Italia abbiamo bisogno di chi scrive  i personaggi femminili.  Se ci sono i grandi ruoli, allora ci saranno anche le grandi attrici.

Il film ha partecipato al Sudestival e venerdì 8 febbraio c’è stata la doppia proiezione. Quali sono state le tue impressioni sul pubblico e sul festival in generale?

Il festival mi è piaciuto moltissimo, ho avuto tre occasioni di incontro con il pubblico di ogni età che ho trovato estremamente sensibile ed attento, il film è piaciuto molto e gli spettatori mi hanno trasmesso molto calore. Porterò a lungo questa sensazione di “comunione” con il pubblico, per chi scrive  è una grande ricompensa.

E ora parliamo un pò di te. Sleepless è del 2009 per cui immagino tu stia già pensando ad un nuovo progetto. Pronta per un’opera seconda?

Ho pronta una nuova sceneggiatura dal titolo provvisorio “Vicino al mare“. C’è un grande personaggio femminile che richiede una prova di attrice importante. Quando avrò trovato l’interprete giusta sarò pronta per girarlo.

La regista Maddalena De Panfilis

Salutiamo e ringraziamo Maddalena De Panfilis invitandola a tornare a chiacchierare con noi non appena avrà ultimato il suo prossimo progetto.

Continua a leggere lo speciale Sudestival 2013 con l’intervista a Luigi Cinque o ritorna all’intervista a Mario Balsamo.

Leave a Reply