Benvenuto Presidente! – Bisio al Quirinale riprogramma il paese

Esce il prossimo 21 Marzo la nuova commedia firmata Riccardo Milani con protagonista un Claudio Bisio da one man show che decide di cambiare le regole direttamente dal Quirinale: arriva nelle sale italiane Benvenuto Presidente!.

Trama

Giuseppe Garibaldi (Claudio Bisio; Benvenuti al Nord, Bar Sport) è un uomo sui cinquanta, buonista e di provincia con un figlio che prova a farlo guardare avanti ed a portarlo verso una scala sociale migliore. Per un fortuito caso, diventerà il nuovo presidente della Repubblica e finirà a Roma a cercare di governare un paese. Al suo fianco, lo aiuterà nell’ “educarlo” l’assistente Janis (Kasia Smutniak; Tutti contro tutti, Caos Calmo) mentre tre politici (Beppe Fiorello dal Sud, Massimo Popolizio dal Centro e Cesare Bocci dal Nord) cercheranno in ogni modo di farlo rinunciare all’incarico.

Trailer del film:

Riprogrammare un paese

Il regista Riccardo Milani, dopo il successo ottenuto su Rai Uno con il film-tv in due puntate “Volare – La storia di Domenico Modugno”, decide di chiamare a sé i due protagonisti Beppe Fiorello e Kasia Smutniak per questo suo nuovo progetto dove tenta di inserire una forte satira sulla politica. Ma attenzione, non una politica ben definita, bensì il sistema politico italiano in generale.

E ciò può essere interpretato sia positivamente che negativamente. Chiama a sé tre politici-tipo, dal nord, dal centro e dal sud e fa sì (come già accaduto in tantissimi film italiani e stranieri) che un uomo qualunque, che è la voce e l’ingenuità del popolo, possa rispondere e a tutti i problemi che la gente e la struttura politica hanno. Tutto ciò senza dimenticare che, come i suoi predecessori, anche lui è alla fin fine un uomo con punti di forza e debolezza.

Cast e genere

Forte di un cast variopinto, accanto ad un energico Claudio Bisio che gioca con il suo corpo e con i brillanti dialoghi della sceneggiatura di Fabio Bonifacci, troviamo un’ottima Smutniak che, dopo il recente Tutti contro tutti di Ravello, ha deciso di mostrare la sua verve comica dopo anni e anni nel dramma e nel sentimento e mostrandosi qui con un ruolo bipolare a metà tra la donna ligia alla legge ed alle regole e dall’altra la figlia di una hippy anni ’70.

Il genere è naturalmente quello della commedia, della commedia che gioca con la satira, della commedia che ha qualcosa da dire e comunicare e che lascia qualcosa su cui riflettere, seppur in linee abbastanza (e furbamente) generiche. L’equilibrio che sembra essere intatto nella prima mezz’ora del film sembra smontarsi quando subentra la love story tra Bisio e la sua assistente che allontana il fulcro del film, facendo visibilmente perdere il ritmo sostenuto precedentemente.

Insomma, Benvenuto Presidente! resta un film per tutti, un film che permette di far dire qualcosa al di là della narrazione inevitabile del genere. Bisio è ormai un volto noto e si gioca anche sul titolo per richiamare (ancora una volta) il titolo che ha portato tanti soldi al box office nel 2011 (Benvenuti al Sud e sequel). Milani sa cosa vuole dire ma questa sua genericità non permette di identificare fortemente il film ma permette di certo di trovare l’accoglimento generico dello spettatore che può certamente rispecchiarsi nel protagonista.

BENVENUTO PRESIDENTE! – E se “Candide” diventasse presidente?

di Francesca Barile

Cosa accadrebbe se un uomo retto, semplice e puro come il personaggio nato dalla penna di Voltaire diventasse per un caso presidente della Repubblica? Questa è la trama della commedia satirica di Riccardo Milani interpretata con il solito piglio disinvolto da Claudio Bisio.

Di certo il tema dell’umile di cuore e di tasca al potere non è nuova; tra i precedenti illustri si ricorda il celebre racconto di Mark Twain “Il principe e il povero” più volte portato sugli schermi, che parla dello scambio tra il re Edoardo figlio di Enrico VIII d’Inghilterra e un suo sosia o ancora il filmetto “Sua maestà viene da Las Vegas” con John Goodman, ma stavolta la tematica rapportata alla situazione italiana e soprattutto all’attuale incerto  scenario politico e sociale, fa un effetto dirompente.

Le gags e le trovate che danno alla storia una venatura a tratti farsesca e anche la denuncia che apertamente si mostra sin dalle prime sequenze sicuramente contribuiscono a rendere il film attuale e  di rottura con gli schemi. Occorre purtroppo dire però che non sempre la storia riesce a mantenere la stessa linea “forte” per scadere in qualche momento così come la protagonista femminile non riesce altrettanto bene a reggere il tono leggero della pellicola.

Il film, a parte qualche sbavatura, sarà sicuramente in grado di far virare positivamente i favori del pubblico e rappresenta un modo  intelligente di fare commedia senza soffermarsi sulle tematiche usate e abusate finora dalla nostra cinematografia.

Intervista al regista Milani e all’attrice Kasia Smutniak:

Photocall e interviste al cast:

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