Calibro 9: omaggio ai poliziotteschi anni Settanta

E’ uscito il 2 febbraio in tutti i circuiti on demand, Calibro 9, omaggio al genere poliziottesco anni Settanta.

Calibro 9
Calibro 9

Un poliziottesco del XXI secolo

1972: il regista di origine foggiana Fernando Di Leo dirige il film: Milano calibro 9, ennesima variazione del genere poliziottesco assai in voga per tutto il decennio 1970/ 1979 anche a causa del clima di incertezza politica e sociale dell’epoca.

Il film ottiene immediatamente tale successo da diventare un vero e proprio cult.

2020: sulla scia del ricordo il regista Toni D’Angelo riprende il genere adattandolo ai giorni nostri.

Calibro 9

Un avvocato che vive e lavora a Milano (Marco Bocci) si trova al centro di un intrigo che lo porta a entrare in urto con la ndrangheta calabrese e nel pieno di una lotta tra clan rivali. Si aggiunge a questo il fatto di essere stato lungamente legato in una relazione sentimentale con la nipote (Ksenia Rappoport) di un importante capo ndrangheta.

Vicenda adrenalinica che porta Fernando a scontrarsi con una situazione più complicata rispetto alle sue iniziali aspettative mentre dall’altra parte della barricata, il commissario Di Leo (Alessio Boni) fresco di separazione e alle prese con l’affidamento congiunto del figlio pre adolescente, “stanco di perdere”, tende una intelligente trappola ai cattivi di turno.

Calibro 9 – Il trailer

Trailer ufficiale del film

Un cast all star per un prodotto onesto

Alessio Boni, Marco Bocci e i cameo di Barbara Bouchet e Michele Placido regalano a Calibro 9 un cast all star, trattandosi di nomi da manifesto della cinematografia moderna e passata. La Bouchet era nel cast di Milano calibro 9 di cui la attuale pellicola è il sequel, mentre Placido interpreta Rocco Musco, un ex boss nel ruolo che fu di Adolfo Celi.

Va detto anche che il protagonista si chiama Fernando mentre il commissario è Di Leo, omaggio evidente al regista della prima pellicola.

Calibro 9
Marco Bocci in una scena del film

D’Angelo adatta il suo film a tempi e stili contemporanei usando le inquadrature a primo piano tipiche di Di Leo e inserendo uno splatter alla Tarantino. (Va detto che lo stesso Quentin ha affermato di essersi ispirato ai poliziotteschi e in particolare a Di Leo).

Tuttavia malgrado le premesse e il cast all star, Calibro 9 rimane un prodotto onesto, ma interesserà per l’audace riproposta di un genere che conta svariati cultori anche nati molto dopo il periodo clou delle pellicole originali.

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