Con 55 anni di carriera alle spalle e 80 anni compiuti lo scorso lunedì 31 maggio, Clint Eastwood non ha ancora smesso di stupirci. Passando con disinvoltura da attore a regista ad entrambi, ha continuato a sfornare film indimenticabili. Il mio articolo vuole essere un omaggio a questo grande protagonista del cinema americano.
Gli esordi da attore
Ormai abituati a vederlo come regista di capolavori come Million Dollar Baby e Mystic River, forse abbiamo dimenticato che i suoi esordi sono stati i tre spaghetti western, diretti da Sergio Leone, che verso la metà degli anni ’60 lo resero celebre: Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto e il cattivo. Una curiosità: si narra che abbia indossato lo stesso poncho per tutti e tre i film, senza mai averlo lavato!
Criticato per la sua poca espressività, a chi gli chiedeva perchè Eastwood gli piacesse, Leone rispondeva:
Mi piace perchè ha solo due espressioni, una con il cappello e una senza.
Ma è con la splendida interpretazione di Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo, che Eastwood conferma di essere il vero successore del re dei western John Wayne.
La svolta da regista
Sarebbe stato facile per lui continuare su questa linea, e i film che seguirono sembravano confermarlo, ma Eastwood aveva altri piani: con Brivido nella notte, suo esordio alla regia, confermò di essere un regista sicuro e sensibile, arrivando persino a ridefinire il genere western con Gli Spietati. Allontanarsi dall’ispettore Callaghan che lo aveva reso famoso non fu facile ma con i premi Oscar come Miglior Film e Miglior Regia di Mystic River, film drammatico nel quale è quasi impossibile delineare il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, confermò che dietro il suo volto glaciale c’era un bravissimo regista.
A sancirlo definitivamente la vittoria degli stessi Oscar più quello come Miglior Attrice protagonista (a Hilary Swank) e Miglior Attore Non Protagonista (a Morgan Freeman) con Million Dollar Baby, dove un allenatore di pugilato che ha alle spalle il doloroso distacco dalla figlia, deve confrontarsi con la voglia di rinascita di una ragazza che gli chiede di allenarlo. Con questo film ha anche sancito un record: il più anziano regista ad aver vinto l’oscar alla regia (allora aveva 74 anni).
I film più recenti
Pur potendo riposare sugli allori, il quasi ottantenne Eastwood non si è fermato: sua la straordinaria idea del doppio film Flags of Our Fathers e Lettere da Iwo Jima, per descrivere l’eroica battaglia della seconda guerra mondiale dai due punti di vista giapponese e americano. Il successivo Changeling ha avuto meno successo ma vanta, a mio parere, una straordinaria interpretazione di Angelina Jolie nei panni di una madre sola che affronta coraggiosamente la scomparsa del proprio figlio.
Infine i successi degli ultimi anni: Gran Torino, storia di un vecchio veterano irascibile conquistato dalla dignità e dal coraggio di una famiglia vietnamita di immigrati, e Invictus, sulla lotta all’apartheid che Mandela intraprese in Sudafrica grazie alla squadra nazionale di rugby.
I progetti futuri
Voci di corridoio vogliono che il grande Clint non abbia intenzione di fermarsi: sta girando Hereafter un thriller soprannaturale con Matt Damon e Bryce Dallas Howard e ha già in cantiere un film con Leonardo Di Caprio, Hoover, sul fondatore dell’FBI, J. Edgar Hoover. Nonostante sia stato definito da David Denby (critico del New Yorker n.d.r), come uno dei pochi personaggi del cinema che abbia eccelso sia davanti che dietro la macchina da presa, Eastwood ha sempre rifuggito le luci della ribalta, dicendo di se:
sono solo un tizio che fa film
Concludo con una interessante intervista fatta da Repubblica in occasione del suo compleanno.
Da più di vent’anni stimo il suo operato. Non ci credo poi tanto al fatto che “Gran Torino” sia l’ultimo suo film davanti la macchina da presa. Nei progetti futuri starà solo dietro?…
Cmq, auguri Clint !
sinceramente io credo di no invece, anche se sembra strano ha sempre 80 anni e credo ora si diverta di più a stare dietro; questo non significa che mi dispiacerebbe vederlo di nuovo come attore, magari se trova l’idea giusta, mai dire mai…
….avevo letto anche la citata intervista di Repubblica:
…”Dopo “Gran Torino” lei ha detto che non tornerà a recitare. La pensa ancora così?
“Beh, non ci sono molte sceneggiature che prevedano attori ottantenni! Oltretutto sono sempre molto impegnato a dirigere per riuscire a interpretare qualche parte ancora. Il mio posto adesso è dietro la telecamera. Senza contare che mi piacerebbe lasciare quando sono al top. Non vorrei essere come uno di quei pugili che continuano a stare sul ring anche quando non combattono al meglio”.
”
..ma, forse, semplicemente, non ho volglia di crederci … 😉
bah, secondo me, sia davanti che dietro la cinepresa Clint rimane unico, quindi ben vengano le sue scelte sempre ben ponderate!
L’importante è che continui a sfornare film grandi come quelli che ha fatto 🙂