Le “Idi di marzo”, il miglior thriller politico di sempre?

Abbiamo visto per te il film di George Clooney, le Idi di Marzo. Se ti piacciono i thriller politici in stile americano, dai un’occhiata a questa recensione, per scegliere se vale la pena vedere questo film.

In breve la storia del film

locandina del film "le idi di marzo"

di Daniele Meloni

Le “Idi di Marzo” scritto e diretto da George Clooney, è tratto dal lavoro teatrale di Beau Willimon “Farragut North”.

Il film è ambientato nel mondo politico statunitense in un futuro non definito, durante le primarie in Ohio per la Presidenza del Partito Democratico e racconta la vicenda di un giovane guru della comunicazione (Ryan Gosling) che lavora per uno dei due candidati, il governatore Mike Morris (George Clooney) e che si trova suo malgrado coinvolto negli inganni e nella corruzione che lo circondano.

Il trailer di questo film

Politica e thriller si fondono…

Raccontare di più di questo nuovo lavoro di Clooney sarebbe un peccato visto che il regista-attore questa volta pur trattando come in “Good night and good luck” della situazione politica americana disegna un thriller in piena regola che ha il merito di creare un notevole pathos per tutta la sua durata.

La critica al mondo politico è forte da parte di Clooney, progressista DOC, e le riflessioni che si traggono sono molteplici e a volte anche scontate sopratutto per noi italiani che di strane situazioni politiche ne conosciamo purtroppo fin troppe.

Clooney decide di dirigere il film in maniera molto pulita senza fronzoli, con una colonna sonora quasi assente, quasi a voler far concentrare lo spettatore su quello che i personaggi vogliono dire ed ai loro sguardi e gesti intensi a sottolineare ogni momento del film.

In film come questi, dove si predilige e ci si focalizza su una brillante sceneggiatura, è fondamentale la scelta del cast e mai come questa volta la scelta è stata azzeccata.

Partendo da George Clooney, che questa volta si tira quasi indietro nell’interpretazione lasciando spazio agli altri ruoli, si arriva ad una nuova grande interpretazione del lanciatissimo Ryan Gosling, intenso e reale nel far cambiare il suo personaggio con il drastico modificarsi degli eventi.

Comprimari di lusso i due capi delle delegazioni dei due candidati, vale a dire Philip Seymour Hoffman e Paul Giammatti due grandi caratteristi che fanno godere il pubblico ad ogni battito di ciglio.

E per finire ottime anche le presenze femminili con Evan Rachel Wood nei panni di una bella e giovane stagista e Marisa Tomei che interpreta una giornalista del Times sempre a caccia di uno scoop.

Il film accolto con un po di freddezza negli USA merita un posto di riguardo tra i migliori thriller-politici di sempre e Clooney si dimostra una volta di più un brillante e coraggioso regista che comunque con i suoi lavori crea sempre motivi di dibattito.

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