La treccia

La treccia di Laetitia Colombani – tre donne, tre storie

Esce il 20 giugno il film La treccia direttamente dal romanzo omonimo di Laetitia Colombani che dirige e si regala un cameo.

La treccia

La treccia: tre donne, tre storie, tre continenti

Colpisce subito al cuore e alla mente La treccia. Ogni storia incastonata anzi intrecciata da parte a parte tanto che si passa da sequenza a sequenza a storie e situazioni diverse.

La prima è Smita (Mia Maelzer) poverissima madre e moglie Tamil, della setta degli intoccabili, da secoli disprezzati, umiliati, offesi. Sacrifici incredibili per far studiare l’unica sua bambina ma quando il maestro esercita il suo ingiusto malanimo sulla piccola, Smita decide di dare una svolta a quanto deciso da altri da secoli.

Giulia (Fotinì Peluso), vive a Monopoli. Suo padre trasforma in parrucche i capelli che donne belle e povere vendono per donne sfortunate e ricche o semplicemente ambiziose. La ragazza si ritrova a prendere in mano la sua vita quando diventa erede della piccola impresa familiare e scopre che non è fiorente come credeva. Giulia inizia una storia con un cooperante Sikh rifiutando un ricco pretendente.

Fotini'Peluso in una foto di scena di La treccia: tre donne, tre storie

Dai colori forti e decisi del sub continente indiano e dalle campagne baciate dal sole delle contrade monopolitane, la terza storia ha i toni smorzati delle stagioni autunnali del freddo Canada.

Un’avvocatessa di grido (Kim Raver), malata di lavoro ma anche madre amorevole per tre figli nati da due matrimoni passa dal successo all’annichilimento della malattia e del relativo pesante ciclo di cura. Il cammino nuovo la porta a riascoltarsi e a riascoltare.

Il filo rosso che unisce le tre donne è proprio una vera treccia che passa da donna a donna per trasformare e trasformarsi.

Un film raro che usa una metafora per raccontare il cambiamento che ogni donna sceglie di affrontare.

La treccia: note e curiosità

La treccia: una foto di scena

Prodotto da Indigo film con il sostegno della Regione Lazio e di Apulia film commission, il film si avvale di un cast internazionale e di altrettanto diverse ambientazioni. La colonna sonora è stata firmata da Ludovico Einaudi che ben sottolinea ogni momento della vicenda.

Un film raro, tutto al femminile, per far riflettere. Appuntamento al 20 giugno, solo al cinema.

Il trailer del film

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