Dal 9 febbraio in tutte le sale I nostri ieri, una lezione di metacinema con Peppino Mazzotta e Francesco Di Leva per la regia di Andrea Papini.
I nostri ieri, cinema e metacinema
Due bambini vanno dall’oculista accompagnati da una giovane suora che poco dopo è sorpresa baciare il fornitore di frutta e verdura dell’istituto. Si accendono le luci. Si tratta in realtà di un film che il protagonista, Luca, docente di un corso di cinema, mostra ai suoi allievi detenuti.
Andrea Papini, regista del film ha appena mostrato agli spettatori una breve lezione di metacinema. Un film nel film e ben presto si scopre che il professore (Peppino Mazzotta, il mitico Fazio del ciclo TV sul commissario Montalbano) intende a sua volta realizzare dei cortometraggi con i suoi alunni carcerati.
In particolare il caso di un camionista Beppe (Francesco Di Leva) attira l’attenzione dell’uomo e contribuisce a creare il senso di fare squadra tra i detenuti.
L’escamotage del film nel film non è nuovo nella cinematografia e addirittura risale alla drammaturgia elisabettiana. Infatti in Amleto si assiste a una rappresentazione teatrale che sarà rivelatrice per la storia.
Accanto al ruolo di professore, Mazzotta deve anche riscoprire la sua paternità per il ritorno di sua figlia (Denise Tantucci) con cui tutto sommato non ha mai avuto una vera relazione.
Il trailer del film
Nel film si esplorano diverse prospettive: il punto di vista del docente Luca, il cui obiettivo è realizzare cinema verità, il punto di vista del gruppo di studenti detenuti che dopo un iniziale rifiuto trovano nel lavoro un riscatto e un fare squadra e il punto di vista del camionista Beppe , abbandonato dalla moglie ( Teresa Saponangelo)e dal resto della famiglia perché apparentemente indifendibile, che trova invece nella realizzazione del corto sul suo caso una ragione di vita e di salvezza . Tanta carne al fuoco per una pellicola originale ed innovativa.