“Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” il nuovo film di Woody Allen

Da grande amante di Woody Allen, come si è presentato ai lettori di cinemio, non potevamo non inviare alla proiezione in anteprima del suo ultimo film Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni il nostro collaboratore Davide Cinfrignini. Ad accompagnarlo Daniele Meloni, new entry di cinemio, che avremo modo di conoscere nei prossimi giorni.

La locandina del film

La locandina del film

Il film

Helena (Gemma Jones), distrutta mentalmente e fisicamente dopo che suo marito Alfie (Anthony Hopkins), al termine di quarant’anni di matrimonio, non solo l’ha lasciata ma sta per sposarsi con una donna che ha metà dei suoi anni, dopo aver tentato il suicidio, trova conforto nei consigli fasulli di una chiromante, Cristal (Pauline Collins).

Sua figlia, Sally (Naomi Watts), è in piena crisi matrimoniale con suo marito Roy (Josh Brolin) e quando va a lavorare per una galleria d’arte si innamora dell’affascinante Greg Clemente (Antonio Banderas). Roy, scrittore a cui manca la gratificazione del successo artistico ormai da tempo, sviluppa una sorte di ossessione per una donna (Freida Pinto), che suona la chitarra vestita di rosso nella finestra del palazzo di fronte all’appartamento in cui vive.

La recensione di Davide

L’uomo ha bisogno di illusioni come dell’aria che respira“, è da questo concetto, ripreso da una sua stessa pellicola del 1992, Ombre e nebbia, che parte Woody Allen per porre le basi alla sua quarta pellicola londinese, Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni. Le illusioni come palliativo momentaneo ma non risolutivo di fronte agli insuccessi e alle illogicità della vita e come irrazionale convinzione di poter essere felici.

Allen sviluppa intorno a questa tesi l’intera pellicola che si arricchisisce di tutte le tematiche classiche del regista newyorkese. Woody si libera dell’ombra dei registi che adora (Bergman e Fellini su tutti), rassegnandosi a fare un cinema che rifletta solo il suo modo di vedere il mondo. Nel nuovo film, si stanca di fare arte e realizza una delle sue opere più sincere, che mettono in scena, non più i suoi vizi e la sua personalità, ma la sua intera vita.

Una scena del film

Una scena del film

A rappresentare l’Io Allieniano  (nel cast oltre a mancare lui stesso latita anche un personaggio che ne prenda le veci) Woody si pone invece al di sopra delle parti, prendendo le fattezze concrete della voce narrante, divenendo giudice spietato, cinico e onniscente e utilizzando i personaggi della trama come fa un abile marionettista. Per fare questo si avvale di un cast sublime, che in quanto a qualità artistiche è uno dei suoi migliori di sempre.

Il pacato ottimismo di Basta che funzioni si rivela essere solo una piacevole disgressione per il due volte Premio Oscar, che gira un’opera alienante, angosciosa, sincera, pessimistica e con originali tratti realistici. L’irrazionalità vince sul pensiero scientifico, l’uomo ne ha bisogno anche solo per illudersi che possa esistere il vero amore o la gratificazione lavorativa e sociale che possa colmare i vuoti e le inevitabili mancanze della sua vita. L’amore risulta essere solo una manifestazione del mero e puro erotismo, rappresentato dalla veste rossa con cui troviamo per tutto il film la Dia di Freida Pinto.

Freida Pinto nel film

Freida Pinto nel film

I personaggi di Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni sono principalmente degli inetti, incapaci nel trovare qualcosa che possa soddisfarli nel loro presente e alla continua ricerca dello straniero che possa cambiare per sempre la loro vita. Woody lascia poche speranze e ancora meno soluzioni ai problemi insiti al genere umano che affronta, dosando dosi di pessimismo che possono risultare fatali.

La recensione di Daniele

Nuovo film, vecchio schema, questo è quello che ci lascia l’ ultimo Allen. Il regista si muove con la solita dimestichezza tra i  temi a lui più cari: problemi sentimentali, rapporti familiari ricchi di stress e la voglia di cambiamento. Voglia che spinge Alifie a separarsi da Helena, inseguendo una nuova giovinezza fisica e sentimentale e quella che spinge Sally, figlia della prima coppia, e Ray a dividersi attratti da nuove ambizioni.

E’ chiaro che ne seguono guai che ribaltano tutti questi schemi in perfetto stile Alleniano e che lasciano i protagonisti all’ inseguimento di aleatorie illusioni. Woody fà il suo gioco, senza dare nulla di più alla sua storia cinematografica, anzi deludendo un pò nella sua vena comica, qui un pò appannata e banale.

Woody Allen durante le riprese

Woody Allen durante le riprese

Insomma da un lato una recensione entusiastica dall’altro una un pò più pacata. A questo punto non resta che andare a vedere il film e dire la nostra.

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