I Mitchell contro le macchine _ Nessuna idea di cosa faranno

I Mitchell contro le macchine, dal 30 aprile su Netflix. Una commedia animata diretta da Micheal Rianda, prodotto da Oscar Phil Lord e Chris Miller, con le voci di Abbi Jacobson, Danny McBride e il premio Oscar Olivia Colman.

poster del film i MItchell contro le macchine
I Mitchell contro le macchine, dal 30 aprile su Netflix

I Mitchell contro le macchine – Sono sempre stati strani. È quello che li rende grandi


Famiglia Mitchell, una famiglia come tante, un padre, una madre, due figli e un cane, ma anche una famiglia strampalata, con un cane strampalato. Ognuno ha le sue fisse, come Katie, la figlia, che ha la passione per il cinema. “Il cinema mi ha sempre consolato”, questo è quello che pensa Katie, una vita spesa a realizzare brevi corti. Finalmente riesce ad entrare all’università dei suoi sogni, un’università che tratta di cinema, con persone che hanno esattamente la sua passione: la settima arte.

Katie non vede l’ora di iniziare questa sua nuova vita, con nuovi amici, ma la sua famiglia, suo padre in particolare, ha deciso che la famiglia farà un ultimo viaggio in macchina insieme, un viaggio per accompagnare Katie all’università, e un viaggio per ritrovare il rapporto padre-figlia che sembra essersi rovinato nel tempo. Un viaggio assolutamente, e in nessun modo imbarazzante per Katie, che vorrebbe trovarsi in ogni altro posto, piuttosto che lì.

una scena del film
THE MITCHELLS VS. THE MACHINES – (L-R) Danny McBride as “Rick Mitchell”, Abbi Jacobson as “Katie Mitchell”, Maya Rudolph as “Linda Mitchell”, Mike Rianda as “Aaron Mitchell” and Doug the Pug as “Monchi”. Cr: ©2021 SPAI. All Rights Reserved.

Robot, robot ovunque.

Quello che la famiglia non sa, è che si ritroverà ad affrontare la più grande sfida del mondo: salvare l’umanità da un apocalittico attacco guidato da robot. Pal, l’assistente virtuale smart, che si scarica sul cellulare, come una app, ha avuto un aggiornamento! Ora sarà disponibile in versione umanoide, e cosa mai potrebbe andare storto? Niente se non che i nuovi robot iniziano da subito a manifestare una volontà propria, e iniziano a fare prigionieri gli umani…

Così, la famiglia Mitchell al completo, si ritrova a dover gestire sola la missione di salvataggio di tutti gli esseri umani dalle grinfie malefiche dei robot, decisi a prendere il controllo sul mondo.

Il trailer del film I Mitchell contro le macchine

Tutti vogliamo avere la famiglia perfetta

In un susseguirsi di avventure e di tentativi di ritrovare il magico rapporto padre-figlia che Katie aveva, il film procede.
Un film che vuole insegnare ad accettare le nostre unicità, e a renderle i nostri punti di forza, facendo in modo di distinguerci in una società che ci vuole tutti omologati alle stesse passioni e desideri. Mitchell contro le macchine è anche un film che vuole salvaguardare e valorizzar ei rapporti umani, che troppo spesso rischiamo di perdere, nascosti dietro gli schermi dei nostri aggeggi tecnologici.

Vi ricordate di Lizzie McGuire? Era un telefilm, in cui una ragazzina aveva anche lei una famiglia un po’ strampalata; è qui, come lì, le due protagoniste hanno un alter ego che ogni tanto appare, per mostrare gli stati d’animo e gli intimi pensieri. La cosa strana, è che qui appare, cartone nel cartone, e non convince del tutto.

una scena del film
THE MITCHELLS VS. THE MACHINES – Olivia Colman as “PAL”. Cr: ©2021 SPAI. All Rights Reserved.

Dove li abbiamo già visti?

I Mitchell contro le macchine ha dei continui richiami (voluti o meno) ad altri film, Io, robot su tutto, i robot somigliano pure a quelli del film!

Ma anche Piovono polpette, solo che qui non è il cibo, ma gli elettrodomestici a prendere vita. Per non parlare poi di classici giocatoli, come Furby, col chip che sembrano tanto un ibrido tra Gli uccelli di Hitchcock , e i Gremlins, e che alla fine si trasformano in Godzilla peloso immenso.

Il film è pieno di richiami ad altri film e gag, una dietro l’altra, forse un po’ eccessive, visto anche la durata eccessiva dello stesso. Forse è un film che andava visto al cinema, dove avrebbe coinvolto di più lo spettatore. Insomma è film carino, ma a mio avviso dura troppo, si ripete continuamente, e non c’è una vera storia originale. Da vedere si, ma da rivedere no.

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