Aggiornamenti settimanali:Max al festival di Torino,la Archibugi contro la violenza sulle donne,rassegna sulla Cavani, le uscite del giovedì

E’ iniziato il 23 novembre il festival di Torino ma CINEMIO vi informa anche su altro! Restate con noi!

MAX protagonista al Torino Film Festival

 

 

 

Per il terzo anno consecutivo MAX è media partner del Torino Film Festival, la kermesse cinematografica giunta alla 30^ edizione che si tiene a Torino dal 23 novembre al 1 dicembre. Un compleanno e una rinnovata collaborazione che il magazine di RCS celebra con uno speciale focus on, un daily blog e premiando la migliore attrice e il miglior attore della manifestazione.Dopo i premi consegnati nel 2010 a Jennifer Lawrence (Winter’s Bone), Erica Rivas (Por Tu Culpa), Omid Djalili (The Infidel) e nel 2011 a Renate Krössner (Vergiss dein Ende) e Martin Compston (Ghosted) MAX si riconferma media partner del Torino Film Festival “firmando” ancora una volta l’ambito doppio riconoscimento. I vincitori di questa nuova edizione torneranno a gennaio 2013 sulle pagine di MAX per uno speciale servizio fotografico e un approfondimento.noltre, l’intera kermesse sarà la protagonista dell’esclusivo day by day BLOG curato da Erika Riggi  con interviste, trailer, curiosità, aggiornamenti, racconti, backstage e presentazione quotidiana di un film in cartellone.MAX novembre, da giovedì 8 in edicola, su iPad e online e distribuito gratuitamente durante il Torino Film Festival, dedica uno speciale al regista JOSEPH LOSEY e un FOCUS ON ai protagonisti, i film e le iniziative in cartellone per questa trentesima edizione: cosa non perdere assolutamente, le pellicole più attese, le dritte per vivere Torino “extra Festival”, segreti e suggerimenti da veri cinefili per godersi a pieno questo grande evento.

Ultima sezione LEVANTE INTERNATIONAL FILM FEST: BARI

 

 

 

 

Giunge al termine questa edizione decennale del Levante International Film Fest.Soddisfatto il suo presidente Mimmo Mongelli che dichiara: “Il bilancio è oltre le più rosee aspettative. Siamo riusciti ad ottenere un’attenzione mediatica, di critica e pubblico, davvero eccezionale. Le risorse economiche sono poche rispetto a ciò che facciamo e conquistiamo, per cui questa X edizione, segna un passo decisivo e ci dà una grande carica per il futuro”.In questa ultima tranche, al cinema Esedra di Bari (L.go Monsignor Curi, 17) le tre serate, dal 27 al 29 novembre, ospiteranno una selezione “amarcord” di pellicole che hanno animato le prime edizione del Festival, quando ancora l’attenzione era rivolta in particolare alle produzioni del cinema indipendente italiano.Dal racconto ironico e appassionato della disabilità di Vendruscolo (Piovono mucche, martedì alle 17) e della delicatezza con cui Haber (Scacco Pazzo, giovedì alle 21) parla di malattie psichiche, al concetto filosofico dell’eterno ritorno di Diritti (Il vento fa il suo giro, martedì alle 19); e ancora, dalla impalpabile poesia dietro il rude e violento protagonista di Jalongo (Sulla mia pelle, mercoledì 18.30) alla fresca e semplice struttura del noir dei Manetti Bros (Piano 17, giovedì alle 19) per finire alla tormentata vicenda amorosa nell’opera prima di Toni Trupia (L’uomo giusto, martedì alle 21). Il LIFF chiude all’insegna dell’autorialità con lo sceneggiatore Andrea Purgatori (mercoledì 28) che introdurrà una visione extra programma, L’industriale di Giuliano Montaldo (alle 20.30). Con lui, a dialogare sull’attuale condizione del cinema italiano, Carlo Gentile, critico di RaiCinema (SNCCI). Il drammaturgo e regista teatrale Vittorio Franceschi sarà invece ospite della serata conclusiva di giovedì 29 novembre.

Mostra Internazionale del Nuovo Cinema/ La grande retrospettiva sul cinema del reale italiano sbarca in Polonia

 

Dopo l’evento che si è svolto a fine giugno scorso durante la 48esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, diretta da Giovanni Spagnoletti, in cui sono stati proiettati 25 tra i lavori più rappresentativi del cinema del reale degli ultimi anni oltre alla pubblicazione di un volume monografico per Marsilio e all’organizzazione di una tavola rotonda con tutti gli autori intervenuti alla manifestazione, il festival intende promuovere ancora una volta un cinema che stenta ad avere una visibilità sia Italia che all’estero con una serie di proiezioni che si svolgeranno a Varsavia dal 28 novembre all’1 dicembre 2012.

“Franca la Prima” doc. di Sabina Guzzanti esce in dvd con Feltrinelli Cinema

 

 

 

 

 

 

 

Franca la Prima il doc. di Sabina Guzzanti su Franca Valeri, già acclamato come evento speciale al Festival di Roma 2011, esce in dvd con La collana Feltrinelli Real Cinema. La presentazione avverrà a Roma, giovedì 29 novembre p.v. alle h. 18.30 presso il Teatro Ambra alla Garbatella in Piazza Giovanni da Trioria 15. Saranno presenti Sabina Guzzanti e Franca Valeri, introduce l’incontro con il pubblico la giornalista Cristina Piccino.Il documentario è un omaggio alla pioniera dello spettacolo italiano. L’incontro tra due intelligenze libere e raffinate. Il sottile ma tenace filo della satira teso tra due donne che gettano il proprio sguardo tagliente su un paese condannato a essere sempre se stesso. Il DVD è accompagnato da un volume che raccoglie estratti di saggi, brani e sketches su e di Franca Valeri, che passano in rassegna la sua carriera e gli irresistibili personaggi e caratteri femminili da lei trattati e messi in scena.

Personale Werner Weickal al Festival di Torino

 

 

 

 

Il Centro Studi Sereno Regis, nell’ambito del progetto Irenea, un cinema per la pace, e affiancando il Premio “gli occhiali di Gandhi”, in associazione con RSI, Radiotelevisione Svizzera Italiana, presenta una personale dedicata a Werner Weick, testimonial 2012 del premio.Il Centro Studi Sereno Regis, nell’ambito del progetto Irenea, un cinema per la pace, e affiancando il Premio “gli occhiali di Gandhi”, in associazione con RSI TV Svizzera Italiana, presenta una personale dedicata a Werner Weick, testimonial 2012 del premio. Werner Weick, giornalista, regista e produttore della RSI, Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, ha girato centinaia di documentari di carattere storico e culturale in varie parti del mondo. Negli ultimi anni ha girato, in parte con Andrea Andriotto, i cinquanta documentari che compongono la serie de IL FILO D’ORO, incontri con personaggi di grande consistenza interiore liberi dai condizionamenti istituzionali.

Videoblog Scena Madre al XXX TFF

 

 

 

 

Scena Madre nasce nel 2011 dall’esigenza di ascoltare e raccogliere le voci dei popoli del festival. Vuole liberare e diffondere le visioni di opere che troppo spesso gravitano solo nei circuiti di festival e non vengono condivise. Vuole ritrovare la critica cinematografica dal basso, narrarla, glorificarla, rianimarla, stimolarla, vuole avere una visione più ampia e più inclusiva di cinema d’autore.  Perchè non è vero che ormai lo spettatore medio va solo a vedere solo il kolossal. Perchè crede che lo spettatore sia un soggetto attivo in quel grande rapporto d’amore che ha il film con chi lo guarda (o anche di odio).
Scena Madre vuole raccontare questa storia d’amore mentre accade. Soprattutto perchè crede che ogni spettatore è un narratore. E conserva nel cuore e negli occhi la propria Scena Madre.  Partita un anno fa dal TFF e, esattamente dodici mesi dopo, è di nuovo al festival , al trentennale della manifestazione, questa volta tra i Media Partner ufficiali.I responsabili hanno pensato di intensificare la loro presenza attrezzandosi con il nuovissimo Twitter, Instagram, la consolidata pagina Facebook, e viaggiando  nell’etere grazie alla 110 webRadio.

Buon anno Sarajevo (Djeca ) a TorinoLab

 

 

 

 

 

Buon Anno Sarajevo (Djeca) di AIDA BEGIĆ – in uscita in Italia il 3 GENNAIO 2013 distribuito da KITCHEN FILM – già vincitore di numerosi premi tra cui il Premio Lino Miccichè, Premio Cinema e diritti umani di Amnesty International e Premio della Giuria Giovani al Festival di Pesaro, una menzione speciale a Cannes, sezione Un Certain Regard;  Candidato all’Oscar per la Bosnia Erzegovina come Miglior Film straniero 2013 è stato presentato al Torino Lab.La regista è stata presente a Torino come giurata, e ha preso parte  Lunedì 26 novembre ore 11.30 alla conferenza stampa di tutti i film del TorinoFilmLab presentati al TFF inoltre è stata presente alla proiezione del suo film Lunedì 26 ore 17,30 al Reposi 2.

Incontro con Liliana Cavani al cinema Trevi

 

 

 

 

Roma celebra il cinema di Liliana Cavani con una rassegna  completa di tutti suoi film, dal Francesco D’Assisi del ’66   fino al più recente Ripley’s Game. In mezzo scorrono 13 titoli alcuni dei quali scolpiti nella memoria di tutti i cinefili del mondo: da Galileo a I Cannibali, da Al di là del bene e del male al più inquietante e indimenticabile Il portiere di notte.La regista sintetizza con parole asciutte il senso originale ed anticonformista del suo fare cinema: “Pongo sempre individui al centro di uno scandalo rappresentato da loro stessi per il fatto di essere così come sono. Lo conduco fino alle estreme conseguenze senza farne la moralina finale. Mi si è rimproverato di non “risolvere”. Ci sono già tanti moralisti in giro a risolvere…”Mercoledì 28 alle ore 21.00 l’incontro ravvicinato con la cineasta emiliana arricchisce la rassegna al cinema Trevi di Roma.

Scamarcio e Trinca diretti dalla Archibugi contro la violenza sulle donne

 

 

 

 

 

Per la regia di Francesca Archibugi un docufilm in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. GIULIA HA PICCHIATO FILIPPO, questo il titolo del documentario, è composto di due parti, una di fiction interpretata da Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca e Lucia Mascino, l’altra di interviste-testimonianze di donne vittime di violenze domestiche e assistite dall’associazione Differenza Donna.Andato  in onda in anteprima domenica 25 su Rai Uno alle 15.30,il film girerà successivamente nelle università, nelle scuole, nelle sedi istituzionali e nei festival non solo cinematografici.

 Incontro Una su Tre – La violenza domestica

FIRENZE, 25.11.12: In occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, N.I.C.E. New Italian Cinema Events, il Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights/Europe  e  il Comitato Pari Opportunità del Comune di Firenze in collaborazione con “Centro Ascolto Uomini Maltrattanti”, hanno presentano a Firenze, Sala delle Vetrate – Piazza Madonna della Neve, l’incontro “Una su 3 – La violenza domestica. Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne”.In seguito alla proiezione del documentario “Una su tre” di Claudio Bozzatello presente in sala con la sceneggiatrice Nerina Fumarò, Cristina Giachi, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Firenze, ha coordinato gli interventi di Marina Pisklakova (attivista per i diritti delle donne e “Human Rights Defender” del progetto educativo “Speak Truth To Power” del RFK Center), Maria Mocali (esperta di violenza domestica e “local hero” del progetto educativo “Speak Truth To Power” del RFK Center) e Alessandra Pauncz (psicologa, Presidente Centro Ascolto Uomini Maltrattanti – CAM).“Una su Tre” si riferisce alla statistica secondo cui in Italia una donna su tre ha subito e subisce violenze dal partner. Una cifra impressionante che rende ancora più credibile il dato mondiale secondo cui è proprio questa la causa principale di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni: più del cancro, più degli incidenti stradali. Un tipo di violenza che non vive in realtà lontane, incivili, straniere, degradate, ma colpisce in modo trasversale donne e uomini di ogni livello sociale e culturale. E che trova nelle donne stesse la resistenza principale: il 92% delle vittime non sporge denuncia. Nel 2012 sono state poco più di 100 in Italia le donne vittime di violenze, secondo i dati raccolti da La Casa delle Donne di Bologna aggiornati al 17 novembre.“Il lavoro di raccolta di materiale e testimonianze è durato 3 anni. E’ un documentario autofinanziato perchè nonostante l’importanza del tema non abbiamo ricevuto, ci dispiace dirlo, nessun finanziamento pubblico” ha spiegato il regista. “L’idea di far recitare delle attrici professioniste (Angela Finocchiaro, Ottavia Piccolo, Marina Rocco, Deborah Villa) è nata dalla volontà di rendere universale e riconoscibile la sofferenza e la drammaticità del tema”.Intenso e crudo in qualche passaggio, il documentario Una su 3 introduce subito lo spettatore nell’universo carico di dolore e sofferenza della donna vittima di maltrattamento, negli episodi che subisce, nelle difficoltà che incontra, nella relazione patologica che si stabilisce fra vittima e carnefice, nelle dinamiche conflittuali esistenti all’interno della famiglia stessa. “Una delle cose che mi ha più colpita durante le ricerche è stata quella di scoprire che donne, dopo quasi vent’anni di maltrattamenti, riuscivano a denunciare il partner solo in seguito ad un suo tradimento!” ha dichiarato la sceneggiatrice. “Il film è un viaggio, un interrogatorio sul presente più che una tesi da dimostrare”.Una su Tre ha il merito di distruggere una serie di falsi miti riguardo la violenza domestica, come quello che la vorrebbe relegata a situazioni socio culturali arretrate, e di evidenziarne i tratti comuni: la vergogna delle vittime, la speranza che il carnefice “cambi” e il silenzio consapevole dei vicini, della società che fa finta di non vedere”, commenta Maria Mocali. “ E la separazione non è spesso la soluzione del problema. Anzi, talvolta ne aumenta la violenza” aggiunge Alessandra Pauncz, presidente Centro Ascolto Uomini Maltrattanti.“Il nostro centro nasce a Firenze nel 2009 per aiutare gli uomini maltrattanti che riconoscono di avere bisogno di aiuto. Riceviamo richieste da tutta Italia. Già in questi primi anni di attività abbiamo potuto verificare che dopo un percorso di recupero che dura un anno (5 colloqui individuali affiancato da un programma di gruppo) fatto in collaborazione con la compagna, la violenza fisica finisce dopo circa due mesi. Quella psicologica è più lunga da eliminare. Negli ultimi dieci anni la società è cambiata; adesso è più pronta ad affrontare il problema”.Il problema della violenza domestica non è un problema esclusivo della società italiana. “Le scene del film potrebbero essere state girate in Russia. La società è diversa ma il linguaggio è lo stesso” commenta Marina Pisklakova. “Ogni anno in Russia vengono uccise 14.000 donne! Da 19 anni, con il motto “Niente scuse per la violenza domestica” stiamo lavorando in più di 170 centri con campagne di sensibilizzazione, per rendere prima di tutto consapevoli le donne. Ma la strada è lunga. In Russia non c’è una legislazione che la consideri reato. Mi auguro di poter avere presto questo documentario in Russia perché potrebbe essere un prezioso supporto al nostro lavoro”.N.I.C.E. New Italian Cinema Events, che da più di 20 anni organizza festival di cinema ed eventi per la promozione del cinema italiano emergente all’estero, porterà proprio in Russia la versione integrale del documentario nella prossima edizione di N.I.C.E. Russia Film Festival 2013, (Mosca e San Pietroburgo, 4-18 aprile 2013), “un atto doveroso visto l’importanza del tema e di cui siamo orgogliosi promotori”, ha commentato la direttrice del festival, Viviana del Bianco.

 

Giovedì cinema

E’ quasi tutto all’insegna del made in Italy il weekend lungo cinematografico di questa settimana. Cominciamo da Itaker – Vietato agli italiani sull’emigrazione degli italiani in Germania con Francesco Scianna,segue Cosimo e Nicole, presentato con successo al recente festival di Roma con Riccardo Scamarcio, il nuovo film di Sergio Castellitto Una famiglia perfetta,  Ci vediamo a casa con Ambra Angiolini e Nicolas Vaporidis, L’amore è imperfetto e infine Melina – Con rabbia e con sapere interessante storia di adolescenti . Sul fronte “estero” invece escono Lawless un film sul Protezionismo, il film di animazione Le 5 leggende, il francese E se vivessimo tutti insieme? e per finire il ritorno sulle scene di Clint Eastwood con Di nuovo in gioco.

A ognuno il suo film quindi!

 

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