Segnalazioni: la fantascienza dei Manetti Bros e…

Un po’ di notizie assortite per iniziare bene la settimana:

Avevo perso le tracce da un po’ dei Manetti Bros., dopo la serie su Radiodue dell’Ispettore Coliandro che (senza avere nessuna particolare pretesa stilistica) mi ha divertito assai. Ora Marco Manetti interviene di suo pugno sul blog Vita di un IO per annunciare novità sul loro prossimo film di fantascienza!

… Ed ecco cosa scrive in proposito: “Abbiamo già finito gli effetti per le prime scene e i risultati sono elettrizzanti, non credevamo di arrivare a tanto!!”. Le riprese ed il montaggio sono dunque già state terminate, ed in questo momento stanno lavorando agli effetti speciali. Il fratello Manetti è insomma nel pieno della fotta creativa, ed a quanto pare è assai soddisfatto di come procede l’opera. Noi invece dovremo aspettare ancora un po’ perché Wang non arriverà prima di dicembre 2010.

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Marco Manetti (dal blog Vita di un IO)

– Domenico Procacci (il signor Fandango) annuncia invece di avere acquistato i diritti da Rizzoli per l’adattamento cinematografico di “Un Uomo”, ovvero quello che (prima che negli ultimi anni desse un po’ di matto) era il libro più famoso della scrittrice toscana. Nessuno era mai riuscito a convincerla da viva a dare l’assenso, nemmeno grossi calibri come Robert Redford e De Niro: ma lei si era sempre rifiutata, perché la vicenda raccontata era “troppo personale” (la sua tempestosa storia d’amore con il rivoluzionario greco Alexandros Panagoulis). Ma se era così personale, perché poi ci ha fatto un libro? Mah. Comunque ora Procacci andrà alla ricerca di un cast internazionale e di “un regista di serie A” per la realizzazione dell’opera.

– “Sex and the flop” è il titolo di un pezzo sul nuovo numero de L’Espresso che – tranquilli – non infierisce ulteriormente sul sequel delle allegre quarantenni newyorkesi, ma individua un fenomeno più ampio: “I film tutti made in Usa non tirano più. Hollywood vuole internazionalizzare le produzioni. Magari con registi francesi, attori cinesi e trame europee”. Merita la lettura (purtroppo la versione online è a pagamento).

Ah, poi ci sarebbe anche quella cosa lì, la Mostra del Cinema. Ma su quella ci aggiorniamo più avanti…

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