“The Danish Girl” (2015) di Tom Hooper. Il coraggio di essere se stessi fino in fondo.

Il film The Danish Girl è tratto dall’omonimo romanzo di David Ebershoff del 2000, ispirata alla storia di Lili Elbe, il primo transessuale a sottoporsi all’operazione di riassegnazione sessuale, che morì dopo l’intervento per un infezione.

Di lei si ritrovarono alcuni diari dove racconta il suo percorso mentale e spirituale. Il film ha partecipato in concorso alla 72 Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ed ha 4 nomination all’oscar: miglior attore protagonista Eddie Redmayne, migliore attrice non protagonista Alicia Vikander, migliore scenografia e migliori costumi.

The Danish Girl

The Danish Girl

The Danish Girl

Tom Hooper,  regista inglese, di cui abbiamo potuto  apprezzare per Il Discorso del re (2010),  torna sullo schermo per raccontarci la storia ambientata negli anni venti nella città di Copenaghen, dove viveva il pittore Einar Wegener, portato sullo schermo da Eddie Redmayne, il magnifico interprete della storia di Peter Hawkins ne La teoria del tutto (2014) di James Marsh , sposato con Gerda Alicia Wikander, vista recentemente ne Il sapore del successo (2015) di John Wells.

Tutto ha inizio con un innocente gioco in cui Gerda inizia a guardare la vera essenza del marito, e la ritrae in vari disegni come una donna. Fu questo evento  a far nascere il personaggio di Lili, che poi prenderà il sopravvento sulla sua parte maschile. Lei sosteneva  sempre che baciarlo era come baciare se stessa. In realtà dentro di lei lo aveva sempre saputo. E non era semplice all’epoca potersi esporre, perché i medici prescrivevano cure infernali, come l’elettroshock, e venivi giudicato come uno schizofrenico con disturbi dell’orientamento sessuale o addirittura associato a pratiche di perversione mentale.

Non è facile capire la condizione  di nascere in un corpo sbagliato. Solo chi c’è veramente passato può comprendere. Prima di fare il passaggio di identità, si percorre un lungo periodo in cui si incontrano psicologi e una fase di preparazione con ormoni che cambiano parte del corpo, e che all’epoca dei fatti, non esisteva. Non tutti alla fine hanno il coraggio di arrivare fino in fondo, ma Lili lo vuole, a costo della propria vita.

La narrazione di The Danish Girl è svolta in toni leggeri, dove l’arte pittorica è molto presente anche nella fotografia di Danny Cohen, che aveva già collaborato con il regista in altre opere. Tutte le ambientazioni ed i costumi dell’epoca sono ricostruiti in maniera molto fedele. C’è un attenzione e una cura anche per i caratteri dei personaggi, che sono molto poetici, e che affrontano tutte le sfumature del loro rapporto con grande amore da parte di entrambi.

Da segnalare la bellissima colonna sonora di Alexander De Splat, che crea le atmosfere adatte e riesce a commentare attraverso la musica tutte  le emozioni e gli stati d’animo di Lili.

Clip e featurette dal film

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *