Film da riscoprire: Juno, cosa succede quando si rimane incinte a 16 anni?

Film sicuramente originale nello svolgimento e nel trattare con leggerezza una tematica che altrove, in Italia specialmente, avrebbe assunto toni altamente melodrammatici e che invece pur facendo pensare scivola spensieratamente .

Juno: la storia del film

di Francesca Barile

Juno ovvero Giunone dea della fertilità ha sedici anni e decide che quella sia l’età giusta per fare sesso, un compagno timido e goffo la aiuta al grande passo..peccato che tenendo fede al nome si ritrovi subito incinta ad affrontare problemi molto più grandi di lei.

Dopo una sigla coloratissima da cartone animato le “avventure” di questa ragazzina trasandata e svelta di lingua prendono corpo.

Capisce subito che prendersi cura di un figlio è improponibile e allora ha la maturità di scegliersi i genitori ideali, di seguirli: li sceglie belli e giovani, ma è in grado di capire che le apparenze ingannano e che se lui le sembrava giusto in realtà è la consorte quella adeguata al ruolo genitoriale per il suo “fagiolino” come lo chiama lei affettuosamente.

E alla fine si ricominica perché liberata dal peso ( in tutti i sensi) Juno ricomincia la sua adolescenza e riprende con il ragazzo della sua prima volta per iniziare stavolta una vera storia.

Il trailer del film

Conosci il genere Teen mom?

Capostipite del genere “teen mom” molto popolare negli USA con fiction e reality show ( il problema delle madri adolescenti è drammaticamente reale negli Stati Uniti) il film si avvale della sceneggiatura di Diablo Cody, all’epoca ( 2007) appena uscita dal mondo dei blogger ma ora popolarissima e richiestissima che ha dato alla storia un taglio veloce con dialoghi ben scritti soprattutto quelli con la protagonista.

L’interprete principale è Ellen Page, ovviamente più matura come età di Juno ma praticamente tagliata con l’accetta per il ruolo. Le maglie colorate che evidenziano il pancione in lievitazione, i capelli corti, l’atteggiamento a metà tra lo strafottente e il sarcastico contribuiscono a fare simpatia.

Attenzione al nostro doppiaggio che come spesso accade per dare ai suoi personaggi un tocco di scansonatezza usa l’accento romanescheggiante finendo col falsare un po’ lo spirito della vicenda.

Bravi anche i coprotagonisti ovvero Jennifer Garner ( la mamma prescelta) e il consorte Justin Bateman sempre in bilico tra yuppismo e adolescenza prolungata ad oltranza.

Preceduto alla sua uscita da una campagna pro-life il film è poi ingiustamente passato rapidamente nel dimenticatoio. Al contrario la sua visione è altamente consigliata!

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