Qualcosa di troppo è il secondo film della regista e attrice francese Audrey Dana dopo il suo promettente debutto alla regia con 11 Donne a Parigi (Sous les jupes des filles) (2014) in cui ha diretto un cast di attrici eccezionali tra cui Isabelle Adjani, Letitia Castà e Vanessa Paradis. In quest’ultima commedia affronta il ruolo dell’uomo e della donna nella odierna società in maniera molto intelligente ed innovativa: la protagonista si ritrova al suo risveglio con… qualcosa di troppo!
Qualcosa di troppo. Scambio di identità
Film sullo scambio di identità ne sono stati fatti molto in passato, ma è la prima volta che viene descritto sullo schermo un personaggio che rimane nel suo corpo, non rinnegando quindi la sua identità, ma aggiungendo quel qualcosa di più che non gli appartiene, facedogli vivere sensazioni nuove, riportandolo quasi ad una sorta di preadolescenza. Questo è ciò che accade a Jeanne (Audrey Dana) che rimanendo sconvolta dalla sua trasformazione, avvenuta durante una notte temporalesca, corre dal suo ginecologo, il dottor Pace (Christian Clavier), che l’aiuterà soprattutto a livello psicologico a farle superare le sue barriere, piuttosto che trattarla come un caso clinico o un fenomeno da studiare. La storia del film nasce da un sogno fatto dalla regista vent’anni fa mentre era a New York.
Voglio essere un uomo
Quante donne hanno desiderato mettersi nei panni di un uomo? Questa è la domanda che la regista si è posta. In una società purtroppo ancora dominata dal maschilismo credo che almeno una volta ognuna di noi lo abbia pensato, e soprattutto sul luogo di lavoro, dove spesso le donne si sentono sottovalutate.
Quello che rende molto interessante il film è che qui non si parla di mettersi in competizione con l’altro sesso, ma la regista ha proprio pensato cosa accadrebbe a livello ormonale e fisico ad una donna se un giorno si ritrovasse con quel qualcosa di troppo tra le gambe. Comincia a provare delle pulsioni per le donne, nonostante lei sia etero, e su consiglio del suo dottore ha anche un’esperienza sessuale con una donna, esplorando ciò che per lei sarebbe stato impensabile come donna. Inoltre acquista più forza e più sicurezza, e ritorna un po’ allo stato di adolescente, come se fosse ancora tutto nuovo per lei.
Audrey Dana ancora una volta ci regala molte risate ed un’interpretazione non solo di recitazione con la voce, ma anche con il corpo, mutandolo, rendendosi goffa ed imbranata, per poi acquisire una sua sicurezza, aprendosi di più al mondo sia sul lavoro, mostrando molta autorevolezza, ed anche cambiando la sua vita privata.
Ad affiancarla un cast che si avvale del magnifico Christian Clavier, che già abbiamo apprezzato nei panni del padre in “Non sposate le mie figlie” (2014) di Philippe de Chauveron.
Qualcosa di troppo uscirà nelle sale giovedì 11 maggio 2017 distribuito dalla Aidler Entertainment.