Master Cheng è un film del 2019 diretto da Mika Kaurismäki, con protagonisti Chu Pak Hong e Anna Maija Tuokko. È stato presentato in anteprima al Biografilm Festival l’8 giugno e noi di Cinemio siamo stati invitati ad assistere.
Master Cheng
Cheng è uno chef cinese, che dopo la morte della moglie si reca assieme al figlio in Finlandia. Giunto a destinazione cerca disperatamente un amico di vecchia data a cui deve molto, ma la pronuncia è difficile e molti termini risultano incomprensibili. Il destino lo porterà ad incontrarsi con Sirkka, proprietaria di una locanda che sorpresa dalle sue abilità culinarie, gli offrirà vitto e alloggio. Ben presto scatterà l’amore sia tra due persone sia tra due culture differenti…
Due nazioni, una sola passione, la cucina
Di sicuro non è facile mettere a confronto due nazioni completamente opposte, sia per lo stile di vita che per le tradizioni culinarie, ma il regista ci riesce, usando una fotografia semplice, ponendosi come obiettivo il confronto e non lo scontro. È un film delicato, appassionato, che fa venir voglia di provare nuovi piatti.
Quando Cheng arriva sul posto, gli abitanti il loro cibo lo chiamano “cibo da uomini“, non sono tipi da “piatti gourmet“, però col passare del tempo, Cheng introduce la sua idea di cucina. Stupisce tutti, perché sono piatti prelibati e curativi, Cheng stesso ammette che la cucina salva lo spirito. Quei clienti abituali adesso richiedono solo cibo cucinato da Master Cheng, grazie al quale hanno persino ritrovato la voglia di vivere. Persino chi era malato di cancro adesso ha ritrovato la forza per andare avanti.
Mangiare bene di sicuro non è sostituibile alla medicina, ma è un toccasana per la mente e lo spirito. La passione che mette Cheng in cucina, è la stessa che i “finlandesi” metteranno nelle loro vite quotidiane. Mescolare le tradizioni non è più un problema, non ci sono distinzioni e ognuno può imparare dall’altro. Per ringraziare Cheng infatti, alcuni abitanti lo trasportano nei loro riti, quali per esempio la sauna o andare a pesca bevendo vino e cantando alla luna. Forse Cheng non era più abituato a vivere la vita serenamente perchè andava sempre di fretta, grazie a loro adesso sta imparando a godersi quei piccoli momenti che fanno grandi gli uomini. Tutto ciò è nato da una sola passione, quella culinaria, perché si sà, il cibo unisce le persone, anche a chilometri di distanza.
La vita complicata di uno Chef
Lavorare in cucina è bello e può dare diverse soddisfazioni. Si passano ore a perfezionare una ricetta o a migliorare un menù. Il cliente deve sentirsi come a casa e avere voglia di tornare. Uno chef passa quasi tutta la sua vita dietro i fornelli a pensare agli altri prima che a se stesso. Questo porta ad avere meno tempo libero da poter passare con la famiglia.
Infatti, non è un caso se i rapporti tra Cheng e il figlio non sono idilliaci, a tratti sembrano degli sconosciuti. Forse faceva troppo affidamento sulla moglie, e dopo che è morta ha faticato nel trovare un giusto equilibrio. Il figlio non lo ascolta, così diventa un estraneo anche per sé stesso. Chi è davvero Master Cheng? Uno Chef? Un padre di famiglia? Entrambi? Solo lui può trovare la risposta, ma deve prima ritrovare se stesso.
Il viaggio in Finlandia credo sia servito proprio a questo, al ritrovamento della propria identità di uomo e di padre. Di sicuro il paesaggio lo aiuta parecchio, trasmettono una pace e una serenità che non sentiva da molto tempo, la stessa pace che forse aveva agli inizi della sua carriera. La Finlandia è un posto magico, che abbatte i muri della frenesia e dello stacanovismo. Forse è per questo che Cheng si trova bene lì, al contrario della Cina, un paese abituato al rumore costante di persone sempre in movimento.
L’equilibrio giusto che gli permetta di rivivere quel sogno, essere un bravo cuoco e far stare bene le persone, perché un cliente col sorriso è un cliente soddisfatto. Se le persone sono felici, il suo stato d’animo cambierà, permettendogli finalmente di poter essere anche un padre.
Una favola d’amore in stile “finlandese”
Lo sfondo di questo incredibile film è sicuramente la storia d’amore tra Sirkka e Cheng, un’armonia di sentimenti che si fondono, due culture differenti che diventano un tutt’uno.
Cheng è bravo in cucina ma impacciato nella vita di tutti i giorni, è timido e introverso, non sa ballare e non sa relazionarsi con il figlio. Sirkka invece non sarà uno Chef, ma si gode i suoi piccoli momenti di relax, tipo andare a pesca o a ballare nelle feste paesane. Lui le insegna a cucinare e far felici le persone, lei le insegna a vivere. Entrambi hanno qualcosa da imparare, entrambi avevano bisogno di vivere la vita.
L’amore nasce in cucina, perché già cucinare è sinonimo di passione. La passione non deve spegnersi mai, ci vuole creatività, anche in una relazione non ci si deve abbandonare alla monotonia. Si soffre sempre nella vita e dobbiamo essere preparati, l’importante è come reagiamo e a chi ci affidiamo. Quella tra Sirkka e Cheng è una commedia romantica nata da un dramma, che libera le emozioni più profonde dell’animo.
La ricetta perfetta è la vita, va assaporata delicatamente come fosse il primo bacio. È una storia d’amore tutta da scoprire, e di sicuro le location e le musiche giuste, hanno fatto innamorare anche me.
Master Cheng, dalla Finlandia con furore
Mika Kaurismäki è un regista finlandese, cui piace mescolare e raccontare tradizioni e realtà diverse dalla sua terra natia. A molti può sembrare facile, in realtà è più complicato di quanto non sembri. Quando si mettono a confronto due nazioni, spesso si cade nella banalità dei pregiudizi secondo il quale, una è meglio dell’altra e si tende a prendere anche un po’ in giro.
Ci sono film italo-francesi ad esempio dove c’è un continuo sfotto, elegante ma comunque presente. Gli “italiani mangia spaghetti” e i “francesi non hanno il bidet“, esempio pratico.
Questo perché spesso, chi dirige un film cerca di far prevalere le proprie origini, creando così una sorta di conflitto socio culturale. Mika Kaurismäki invece racconta una storia con una tale delicatezza che non ti importa quale nazione sia più bella o migliore, vorresti visitarle entrambe perché impareresti da entrambe.
Quello che il regista fa è entrare a casa nostra porgendoci due piatti, uno finlandese e uno cinese, facendoci capire che non c’è un piatto buono e uno cattivo, soltanto due modi differenti di cucinare, e infatti nei titoli di coda ci sono fotografie culinarie che mescolano le due tradizioni. Dalla Cina alla Finlandia e dalla Finlandia in tutto il mondo il messaggio è solo uno, conoscersi è importante, le tradizioni uniscono i popoli, al contrario delle religioni. Il regista dà una lezione di vita, arrivando dalla Finlandia con furore, ma delicatamente, come delicata è la storia d’amore raccontata.
Giudizio personale
Se vi piacciono le storie d’amore particolari, Master Cheng è il film che fa per voi. Delicato, spontaneo, genuino e romantico, è un film che vi farà riscoprire la passione per la cucina e la voglia di vivere. L’amore nasce in cucina e rende magiche le nostre giornate, un buon piatto ci farà iniziare meglio la giornata e uscendo chissà, troveremo l’amore della nostra vita. Master Cheng è una bellissima storia d’amore ambientata nel bellissimo paesaggio della Finlandia. Sfido chiunque a non innamorarsi… Per me, un film speciale, entrato dentro al cuore e che difficilmente se ne andrà…
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