#Venezia74: L’albero del vicino – Under the Tree di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson

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#Venezia74: oggi è stato presentato Under the Tree che, ancora una volta, dimostra come da intenti e da un soggetto molto buono non è certo ne venga fuori un altrettanto buon film. Il film in questione è dello svedese Hafsteinn Gunnar Sigurðsson, qui alla sua terza regia. Un film a tinte nere che tende a deflagrare la figura del nucleo familiare e della società medio borghese, vista non tanto come parte integrante di un sistema quanto solo apparenza per una realtà molto più grottesca in cui si annida il male, lì pronto a sbucare fuori all’occasione giusta. Ottima la location nord europea accompagnata dalla (solita) fotografia spenta e piovosa. Di buono, però, c’è veramente poco altro.

Under the Tree

Mille storie, come queste, sono state raccontate, chi attraverso un cinema d’autore chi invece attraverso il genere puro. E non basta la chiusa del film, più che prevedibile, per rendergli la grazia ricercata perché Sigurosson ha delle idee buone ma risulta anonimo nella regia e nella messa in scena, con dei dialoghi che tentano di ricercare il grottesco ma che risultano solo a metà tra la black-comedy e il dramma puro.

Under the Tree

Under the Tree

Non si capisce poi perché dare ampio spazio alla sotto-trama, con cui tra l’altro si apre il film, del figlio della coppia protagonista e del suo imminente divorzio quando è chiaro che il regista e la storia trovano maggiore brillantezza e ritmo solo quando presentano la storyline principale, ovvero la guerra (solo apparentemente fredda) tra due coppie di vicini e un fantomatico albero che farebbe ombra sul giardino accanto. Escamotage ovvio per aprire le danze su un piano tutt’altro che armonico e sereno. L’intento, seppur tutto meno che originale, è buono ma la resa risulta mediocre e troppo tirata per le lunghe senza avere né una dialettica alla Coen né una messa in scena alla De Iglesia o alla Boyle. Troppe distrazioni per lo spettatore dentro un soggetto che dovrebbe accentrare invece che decentrare.

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