Arriva nelle nostre sale L’uomo sul treno con un Liam Neeson ormai a suo agio in questo genere di film. Nel cast anche Vera Farmiga e Patrick Wilson.
di Luca Guerra
L’uomo sul treno
L’uomo sul treno esce in Italia il 25 gennaio 2018 e, probabilmente, nella prima settimana di programmazione dovrà vedersela sicuramente (ed esclusivamente) con l’altro titolone in uscita nelle sale italiane: Downsizing (con protagonista l’alter ego di Liam Neeson: Matt Damon). Sarà sicuramente la settimana migliore di incassi per questa pellicola che si lascia gustare e vedere senza pretese ma che non lascerà nulla dietro di sé.
Un po’ come i precedenti film di Neeson: adrenalinici, vivaci, probabilmente sempre un po’ sopra le righe, adatti più ad un pubblico di teen ma che si ripetono abbastanza ciclicamente.
E’ un bel film, ben fatto e ben diretto; addirittura gli effetti speciali sono gradevoli. L’incipit del film (sta tutto nel trailer il film) è quasi geniale. Liam Neeson interpreta Michael un mite ex poliziotto del distretto che, posato il distintivo per limiti di età (ormai sessantenne!) e per potersi godere la famiglia, ha deciso di fare l’assicuratore (vita tranquilla).
Per raggiungere il luogo di lavoro prende regolarmente da dieci anni lo stesso identico treno conoscendo i volti, i movimenti, le caratteristiche di tutti i pendolari come lui. Ma un giorno gli si affianca una donna, mai vista. Una bionda molto bella.
Joanna sembra una persona colta e mite ma ben presto si rivela l’opposto. Offre a Michael un gioco innocuo: “Trova un uomo che non dovrebbe essere su questo treno, ha una valigia, trasporta una cosa che non dovrebbe avere ma soprattutto che non deve arrivare. Trova quella persona e recupera quel contenuto. Prima che scenda dal treno.“
Perché dovrei? Una ricompensa. Di? 100.000 dollari! Sembra uno scherzo…sarà uno scherzo? E se non lo faccio? La tua famiglia è in pericolo…se non completerai il “gioco” la tua famiglia sarà uccisa….
Eccolo là! La famiglia! Non toccate MAI la famiglia a Neeson o saranno guai…il ciclo si ripete (Taken su tutti). E così il mite Neeson si deve trasformare un’altra volta in supereoe. Ingegno, astuzia, furbizia, mestiere e sangue, e botte, tante botte.
Il mix giusto ed esplosivo del film. Fino ad un finale pirotecnico già indovinato con molto anticipo.
Fuochi d’artificio e…
Ma le scene visive e sonore di facile presa per un pubblico (più) giovane non mancano e lo spettatore uscirà soddisfatto dalla sala per recarsi a mangiare un’ottima pizza. Dopo un’oretta, entrambi saranno piacevolmente digeriti. Il regista JC Serra ci mette tutti i cliché del cinema per un film del genere.
Azione, sarcasmo, drammaticità, discesa e ascesa all’inferno del protagonista; e lui, l’eroe di turno: Neeson. Il suo attore preferito, già diretto nei suoi film precedenti (Unknow, Non-stop, Senza identità, Run all night). Un connubio esplosivo come il treno che si infrange a fine corsa. Tutto il film, infatti, si svolge sul treno, poco all’esterno.
Giusto il tempo per connotare il mondo (ed ex mondo) di Michael: la famiglia, il lavoro, gli ex colleghi di polizia e i suoi “amici” pendolari del treno. Che saranno a loro volta protagonisti di questa pellicola enigmatica. Chi è la donna? Perché proprio lui? Chi deve trovare? E cosa trasporta?
Neeson metterà un mattoncino alla volta per arrivare alla “nobile” soluzione finale.
Nulla di nuovo all’orizzonte. Nemmeno il colpo di scena finale.
Però lo ripeto, il film è godibile e scorre velocemente, proprio come il treno.
Gli attori protagonisti sono principalmente tre. Oltre a Neeson troviamo Vera Farmiga (Joanna, la donna misteriosa “tu che personalità sei?”) e Patrick Wilson (Alex, il suo ex compagno di mille avventure al Distretto “ti proteggo io”). Curiosità: Vera e Patrick sono la coppia Warren (marito e moglie) della saga The Conjuring (vero capolavoro del genere horror).
La Malvagità non è scomparsa del tutto…