In esclusiva per l’Italia arriva il prossimo 12 Novembre (negli USA uscirà il 30 Novembre) una crime story intrisa di noir che ha fatto molto discutere non solo per il cast importante quanto per via del suo essere un remake di un film Premio Oscar come miglior film straniero nel 2010 del regista Juan Josè Campanella: arriva nelle sale Il segreto dei suoi occhi.
Il segreto dei suoi occhi
L’ex agente dell’FBI Ray (Chiwetel Ejiofor; 12 anni schiavo, Sopravvissuto – The Martian) da tredici anni è ossessionato dall’omicidio di una giovane ragazza, figlia della sua collega Cobb (Julia Roberts; I segreti di Osage County, Biancaneve). In parallelo continua a vivere passivamente e soffrire per un amore mai vissuto per un avvocato del distretto (Nicole Kidman; Grace di Monaco, Paddington).
Trailer del film:
Remake
“Remake”, ovvero “rifacimento di un’opera”. Negli annali del cinema scopriamo essere un richiamo forte, soprattutto per i produttori, quello di recuperare opere di grande successo o, al contrario, di scarso risultato e provare, nelle decadi successive o spesso anche in un futuro molto vicino a ‘ritentare la sorte’ ricostruendo e aggiornando una storia, provando a darle una seconda possibilità o unicamente per ‘omaggiarla’ nuovamente.
Seppur riluttante (personalmente) al ‘genere’ per quanto nel recente passato ci sono stati casi positivi come il remake de La casa (2013) di Raimi, ci troviamo qui davanti all’ennesimo caso che di positivo sembra avere solo la riscoperta per il pubblico del film originale. Si, perché Il segreto dei suoi occhi, con un cast di tutto rispetto e un giovane regista (tale Billy Ray), buona penna che ha scritto film come Captain Phillips (di P.Greengrass, 2013) o Hunger Games (di G.Ross, 2012), risulta essere inevitabilmente figlio minore (e dimenticabile) del film originale, vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero nel vicino 2010, Il segreto dei suoi occhi di Juan Josè Campanella e con protagonista un poliedrico Ricardo Darin.
Questione di Facce
E basta proprio soffermarsi sulle facce degli interpreti protagonista per carpire la profonda differenza tra le due pellicole de Il segreto dei suoi occhi, dove il regista dell’originale risulta essere anche il produttore esecutivo della versione made in USA. È inutile sondare la ristrettezza di costruzione dell’insieme, la prolissa apertura alla ‘storia impossibile’ e la mancanza quasi totale di analisi nella psicologia dei personaggi che rimangono per tutta la durata della pellicola in superficie, unicamente a servizio della ricerca di un climax da raggiungere e sorprese da regalare ad un pubblico medio che rimarrà comunque affascinato da una storia non comunemente americana che ha in serbo una struttura di analisi e riflessione non originale ma non comune.
Il protagonista Chiwetel Ejiofor, con il suo volto sempre fortemente contrito, risulta solo un mezzo per trasportare lo spettatore dalla love story alla crime story mentre le due donne, meravigliose ed intense, su tutte la Roberts, sembrano confinate in un ruolo che ‘sarebbe potuto essere’ ma ‘non è stato’.
Nell’insieme dunque, seppur si distingue dal cinema di genere hollywoodiano, Il segreto dei suoi occhi risulta essere appena sufficiente e sembra avere, oltre ad un buon cast, solo la forza di portare un grande numero di spettatori ad incuriosirsi nel voler visionare l’originale, dove troveranno una regia certamente più brillante ed un affondo psicologico più dilaniante.