Arriva sul grande schermo il biopic su Diana Spencer , la principessa di Galles deceduta nel 1997 lasciando dietro di sè una scìa di polemiche e rimpianti.
Una ricostruzione quasi perfetta
Dopo molti film per la tv realizzati perlopiù dalla BBC e da altri canali anglosassoni arriva al cinema il biopic che parla degli ultimi anni di vita di lady Diana Spencer, sposatasi con l’erede al trono d’Inghilterra il principe di Galles e da lui separatasi nel 1992. La storia si basa principalmente sulla biografia di Kate Snell edita nel 2001 “Diana ,her last love” e si concentra nel lasso di tempo che va dal 1995 al 1997 anno della morte avvenuta per incidente stradale a Parigi. Protagonista del film è l’attrice Naomi Watts che malgrado abbia più di quarant’anni ( Diana al contrario è scomparsa a 36 anni) risulta, grazie anche al valido make up , assai somigliante alla principessa scomparsa.Grande lavoro è stato fatto per ricostruire gli ambienti, il trucco, gli abiti della principessa: chi ha avuto modo di sfogliare le riviste di gossip o di guardare i servizi televisivi dedicati a lady Spencer avrà l’impressione di rivivere quelle scene a distanza di anni perché Naomi Watts reincarna il suo personaggio quasi perfettamente.
Una donna tutta sola
Dopo la separazione la principessa Diana decide di dedicarsi alle opere umanitarie e in particolare si interessa alla campagne contro le mine antiuomo , la pellicola si concentra sulla psicologia della giovane donna, sola, assalita dai paparazzi e alle prese con i suoi fantasmi. La storia insiste su Diana dipinta come una donna popolare inseguita da giornalisti e “fans” in tutto il mondo, ma tuttavia incapace di reggere lo stress emotivo che comporta un ruolo forse più grande delle sue troppe fragilità e illustra la storia d’amore segreta che la principessa, nota come lady D, ebbe con il cardiochirurgo pakistano Hasnat Kahn( Nadeen Andrews, tra gli interpreti della popolare serie tv “Lost”) e le relative conseguenze a seguito della rottura della relazione da parte del medico, molto concentrato con il suo lavoro per poter gestire il clamore mediatico di una liaison con un personaggio troppo pubblico.
Una pellicola per casalinghe annoiate?
Il film appare decisamente lento perché teso a focalizzarsi sulla principessa del Galles, bella, giovane, elegante, con una casa immensa e stuoli di servitori, ma con un cuore desolatamente alla ricerca di amore e comprensione come una comune mortale. La contrastata storia con l’affascinante cardiochirurgo e le immagini di Diana che fugge dai fotografi o addirittura li provoca e li asseconda attireranno sicuramente le casalinghe affamate di gossip che a suo tempo fecero di lady Spencer un oggetto di culto. I critici cinematografici britannici non hanno risparmiato alla pellicola attacchi feroci e in effetti più che un biopic, la trama si riduce a una mercificazione di una giovane donna poco preparata a un ruolo troppo duro per le sue forze. Non mancano inoltre le citazioni su altri film imperniati su personaggi di sangue blu ( in una scena Diana fa le pulizia a casa del suo amato esattamente come avviene in “Vacanze romane” con la giovane principessa nella casetta del giornalista americano). Plauso all’interprete che ha saputo incarnare del suo personaggio tic, fragilità e sentimenti.