Prodotto dallo stesso protagonista Mark Wahlberg e dopo aver convinto in madrepatria, arriva finalmente nelle nostre sale uno dei thriller insaporiti di action di quest’estate: per la regia di Baltasar Kormàkur, da ieri al cinema è arrivato Contraband.
La trama
Chris Faraday (Mark Wahlberg; The fighter, Ted) è un’ex contrabbandiere di New Orleans che è riuscito ad allontanarsi dalla sua vita passata e a crearsi una famiglia con sua moglie Kate (Kate Beckinsale; Underworld saga, Total Recall) e i figli.
Quando il fratello di sua moglie si trova in pericolo per aver buttato della merce illegale in mare, Chris sarà costretto a lasciare la famiglia all’amico Sebastian (Ben Foster; X-Men – Conflitto finale, Professione assassino) per tornare nel giro e risolvere la situazione.
Il cast
Diretto da Baltasar Kormàkur (Il mare, Una tragica scelta) il cast è impreziosito da diverse presenze di rilievo come, appunto, il protagonista Mark Wahlberg che, senza eccedere in un’interpretazione imperdibile, riesce a muoversi tra dialoghi brillanti e scene ad alta tensione. Accanto a lui, la moglie Kate interpretata da Kate Beckinsale che conferma ancora di saper essere un’attrice poliedrica che sa muoversi tra i generi (la commedia “Cambia la tua vita con un click”, il fantascientifico “Underworld” e qui nel thriller) sempre con la massima professionalità e con ottimi risultati che portano ad un’ottima empatia tra il personaggio ed il pubblico.
Accanto ai due l’amico fidato Sebastian, interpretato da Ben Foster che porta avanti un personaggio delicato ed emotivo che raggiunge i suoi obbiettivi all’interno del film e nel risultato finale. Molto buona anche la resa del villain Tim Briggs, interpretato da un Giovanni Ribisi perfettamente su di giri. Ancora da segnalare anche la presenza di J. K. Simmons (Spiderman saga, Juno) nelle vesti del capitano della nave dove avvengono traffici loschi.
Direttore d’orchestra
Come un direttore d’orchestra il regista riesce qui a confezionare un buonissimo prodotto, che ricorda molto gli action – thriller anni ’90, che trova un sano equilibrio tra le scelte di regia personali, a tratti originali, ed una sceneggiatura che non cerca di confondere e di intrecciare ma delinea la storia sempre con lucidità e intelligenza, portandosi dietro i vari personaggi senza mai perderli di vista fino a condurli al finale comune.
Buona per questo motivo anche la scelta produttiva dello stesso Wahlberg che ha puntato su un prodotto “piccolo” ma convincente con un budget basso (circa 25 milioni di dollari) che è già stato superato in America dove ha guadagnato circa 66 milioni.
Trailer del film:
Buona la fotografia volutamente sporca, ottime le interpretazioni (chi più, chi meno) e molto buona la resa finale per una pellicola che è uscita ieri nelle sale italiane per essere l’action estivo che di anno in anno si porta sempre a casa il suo gruzzoletto.
Il film merita assolutamente per quanto non sia nulla di indimenticabile od eccezionale. Di certo, però, intrattiene e diverte, appassiona e si fa seguire tutto d’un fiato dall’inizio alla fine.
Alcune clip estratte dal film:
Intervista al regista Baltasar Kormàkur: