Bed Time.. si può dormire tranquilli?

Locandina del film

Un thriller psicologico spagnolo che vi farà dubitare anche del più fidato portiere…

 

La trama

Siamo proprio certi di poterci sentire al sicuro nel tepore della propria casa? Siamo sicuri che nessuno possa in alcun modo alterare l’equilibrio e la serenità che abitano la stessa nostra casa e la nostra esistenza? E ancora…siamo proprio certi di conoscere bene chi ci è accanto e di fidarci delle persone giuste?

Queste sono le principali domande che Bed Time ci lascia dopo averlo visto..assieme a un profondo senso di inquietudine e di sinistro timore.

Infatti, cosa accadrebbe se venissimo a scoprire che il nostro fidatissimo e remissivo portiere in realtà non è altro che uno psicopatico che vive con l’unico scopo di provocare infelicità e arrecare profondi danni psicologici alle sue “prede”? Come reagiremmo se venissimo a sapere che il nostro portiere gode nel ferire il suo prossimo, a umiliarlo, a fargli del male, a calpestarlo sotto i suoi piedi con il solo intento di veder la gente soffrire sino al limite?

Ed è proprio questo ciò che accade nel bel film di Jaume Balaguerò. Infatti, César (Luis Tosar) è il portiere di un palazzo di Barcellona. È un uomo apparentemente tranquillo, estremamente cordiale e accondiscendente, che svolge il suo lavoro con precisione e cura e conosce ogni segreto dei condomini. Gli inquilini del palazzo, invece, sembrano non prestargli troppa attenzione ad eccezione dell’anziana Signora Verònica (Petra Martinez), donna sola e triste che si abbandona alla compagnia dei suoi cagnolini e del “bingo” e della bella e giovane Clara (Marta Etura).

Clara è una giovane donna in carriera, piena di vita e di interessi, solare e sempre allegra..qualsiasi cosa le accada. César non riesce a tollerare l’atteggiamento sempre positivo e ottimista della ragazza così decide di fare del tutto per farle sparire quel bel sorriso con cui accoglie ogni nuovo giorno.

Così, pian piano si scopre la vera natura di César. È un uomo profondamente malvagio che trae giovamento dall’instillare dolore e sofferenze al prossimo. Si rigenera vedendo e procurando del male negli “altri”. E Clara è la sua vittima predestinata. Farà del tutto per portarla alla disperazione spingendosi sino al limite. Arriva ad insinuarsi nell’appartamento della giovane, a spiarne i suoi movimenti, le sue abitudini, a drogarla e a passare le notti con lei..del tutto incosciente e ignara di quanto le stia accadendo. Eppure Clara non dà segni di “cedimenti” : il suo sorriso è sempre presente sul suo volto. César, allora, si spinge ancora oltre.. deciso a rovinare del tutto l’esistenza e l’equilibrio della giovane donna.. e tutto questo non senza colpi di scena e momenti di vera e “sana” suspense.

Il trailer

 Un perfetto ritmo filmico

Il regista di [REC]  e [REC]2 è stato davvero bravo nel creare un movimentato ritmo filmico e narrativo in Bed Time. È stato eccezionale nel creare e nel dosare – perfettamente – le due personalità di César: quella fittizia di “bravo ragazzo” e lavoratore attento e quella malefica di “distruttore” della vita e della felicità altrui.

Tutto il film procede secondo un climax in crescendo che culmina con il finale..che – almeno in parte – ci ripaga di tanta suspense e di tanta tensione psicologica. Ed è proprio la psicologia la vera protagonista di questo film. Balaguerò è stato molto astuto e attento a creare nel film una intensa trama psicologica mai ripetitiva né dotata di toni bassi. Tutto si gioca con la mente: le idee di César, la pressione di Clara, il sonno e, quindi, l’inconscio.. e tutto ha il “suo” posto, tutto ha un ordine, tutto ha un suo senso, ogni scena non potrebbe esistere senza la precedente o quella che la segue.

Un vero thriller psicologico che merita molti plausi anche per l’apparente semplicità con cui è stato costruito.

Luis Tosar in una scena del film

 

Complimenti agli attori

Ma è anche vero che tutto sarebbe inutile senza degli bravi interpreti. I due protagonisti, Tosar e la Etura, sono bravissimi nei ruoli del “lupo cattivo” e della tenera e ilare “Cappuccetto rosso”. Il lupo le dà una caccia senza sosta, è pronto a divorarla a qualunque costo..riuscendovi in parte. Vuole marchiare l’ingenuità e l’ottimismo di una giovane donna che non desidera altro che godersi appieno la sua vita, il suo compagno, il suo lavoro..insomma: il suo mondo che si costruisce e arricchisce giorno dopo giorno. Tosar è eccellente nel dar vita a questo personaggio così bipolare e intimamente profondamente complesso..Freud avrebbe avuto certo di che studiare anche a causa di un latente complesso legato all’infanzia che non lo abbandona.

Tosar con grande maestria riesce persino a farci sorridere con il suo César nonostante le sue cattiverie che fa o che dice, come nella scena in cui rivela – in tutta semplicità e con una calma spaventose – l’inutilità della esistenza e la solitudine che l’attanaglia e che la rende insopportabile e ridicola ai suoi occhi. Ovviamente sono risa amare.. che fanno anche un po’ rabbia: ci sembra impossibile poter sorridere di cattiverie simili.. eppure è così! E questa reazione può suscitarla solo un interprete dotato di una sensibilità e di un talento non comuni..

Marta Etura in una scena del film

 

Bed Time è, infine, un thriller che vale davvero la pena di vedere e di capire. E, soprattutto, quando rincasate.. vi farà vedere il vostro portiere con un occhio molto diverso.. accertatevi di non avere nessuno che dorma sotto il vostro letto!

Alcune clip in anteprima

 

 

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