American Hustle – quando l’apparenza inganna

Esce il primo gennaio American Hustle il nuovo film diretto da David O. Russell, regista de “Il lato positivo”. In anteprima su Cinemio la nostra recensione.

American Hustle: Una storia vera

Il film “American Hustle” si ispira a una storia vera. A fine anni Settanta grazie all’aiuto di una coppia di truffatori finanziari l’FBI riuscì a far arrestare alcuni membri del congresso degli Stati Uniti risultati collusi in una serie di operazioni sporche e corrotti. L’operazione si chiamava Abscam e la pellicola racconta in soldoni quanto accadde . Il filo che unisce realtà e finzione è però alquanto flebile in quanto il regista non sceglie la strada della narrazione storica per un taglio più scanzonato che potrebbe indurre a  pensare di assistere a una vicenda del tutto inventata.

“Un inganno all’americana”

La traduzione del titolo “American Hustle” è inganno all’americana perché allo scopo di far cadere nella rete i politici corrotti Irving e la sua socia e compagna Sydney con il supporto del federale Richie DiMaso imbastiscono una truffa degna dei migliori film del genere usciti proprio all’epoca dell’ambientazione della storia. Il tono della pellicola oscilla tra il grottesco ( un esempio è l’orrendo riporto di Irving/Christian Bale) e il thriller con delle sfumature proprie dello stile registico di Russell. Già ne  Il lato positivo il regista aveva dato alla storia vari inquadramenti dal comico al drammatico con un pizzico di grottesco ed è proprio questa prerogativa  che David Russell importa nella sua ultima fatica e che permette di dare alla vicenda un maggiore respiro malgrado la lunghezza forse poco canonica ( 138 minuti).

Un ottimo lavoro di squadra

Poiché squadra che vince non si cambia Russell si avvale nuovamente della collaborazione dei due protagonisti del suo precedente successo Il lato positivo e cioè Bradley Cooper e Jennifer Lawrence entrambi in due ruoli chiave nonché di Robert De Niro che si ritaglia un piccolo cameo che gli calza a pennello. Ma sono Christian Bale reso brutto e inguardabile da un trucco che non rende giustizia e la sexy Amy Adams a portare avanti la storia con grande disinvoltura e professionalità. Tutti gli interpreti fanno sfoggio di un notevole talento attoriale passando da momenti faceti a scene di maggiore pathos ed è grazie a questo ottimo gioco di squadra che la vicenda scorre senza inceppamenti accompagnando lo spettatore alla conclusione evitandogli stanchezza e noia. Buona e particolareggiata l’ambientazione e assolutamente fedeli i costumi che riproducono la moda anni Settanta con perfetta verosimiglianza. Pellicola alternativa ai soliti film usciti di ridosso alle festività che merita di essere vista con attenzione.

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