Ritorniamo a parlare dei cortometraggi in concorso al BIF&ST 2012. Oggi voglio presentare In fondo a destra, il primo ma già molto professionale cortometraggio di Valerio Groppa. Ad interpretarlo gli attori Gabriele Pignotta e Sergio Fiorentini.
Valerio Groppa, è nato nel 1979 e vive a Roma. Dopo la scuola di cinema, ha iniziato a lavorare in produzione per Lotus production di Marco Belardi nei lungometraggi Amore14 di Federico Moccia, Immaturi e Immaturi –il viaggio di Paolo Genovese. Ha realizzato con Carlo Delle Piane lo spot per la Caritas Children in favore dell’adozione a distanza e scritto e diretto il videoclip del nuovo singolo di Lavinia Desideri dal titolo Semplice.
In Fondo A Destra è il suo primo cortometraggio da lui scritto e diretto ed ha ricevuto molti riconoscimenti tra cui Miglior sceneggiatura e miglior film premio del pubblico a Cortina metraggio 2012, miglior film in concorso al Foggia Film Festival 2012, miglior sceneggiatura e miglior film premio del pubblico al Video Festival Imperia, Premio del pubblico a Peschiera del Garda ed è in selezione in molte importanti rassegne di cortometraggi.
In fondo a destra
Una giornata come tante per il venditore di aspirapolveri Stefano (Gabriele Pignotta) quando suona al campanello dell’anziano signore (Sergio Fiorentini) a cui deve cercare di venderne una. Ma l’impresa si rivelerà ardua visto che l’anziano più che di un’aspirapolvere sembra aver bisogno di compagnia. Dopo un pò di titubanza però Stefano si renderà conto che fermarsi e passare una giornata con questo strano personaggio non è poi così male…
Storia di solitudine e rapporti generazionali, In fondo a destra racconta in temi di commedia e senza cadere in facili sentimentalismi questi temi ai giorni nostri molto frequenti. Davvero straordinari i due protagonisti, il giovane ma già molto noto in cinema e televisione Gabriele Pignotta, ed il famoso attore e doppiatore Sergio Fiorentini, tra i quali si crea un’entropia straordinaria che rende il cortometraggio scoppiettante e mai banale, grazie anche ad un’ottima sceneggiatura mai banale e dai ritmi ben scanditi.
Le domande al regista
Ciao Valerio e benvenuto su cinemio. Di In fondo a destra tu sei regista e sceneggiatore. Come sei arrivato all’idea del corto?
Era da tempo che pensavo ad un rapporto tra un giovane ed un anziano. Un’amicizia. Ma non riuscivo a mettere a fuoco la maniera di tradurlo in finzione. Poi un pomeriggio parlando con mia nonna, capii che forse i racconti di un’antica storia d’amore ad un estraneo potessero essere una strada percorribile. Una chiave interessante, legata al tema della solitudine e sul come può essere vinta. Naturalmente in chiave di commedia.
Ho iniziato a scrivere un soggetto ed è nata anche la figura del venditore di aspirapolveri, con un’anima molto tenera. Ho lavorato molto sui personaggi per renderli credibili e sui dialoghi. Doveva essere, dopo una prima scrittura, una storia molto più cinica, tipica della commedia all’italiana, poi ho scelto di condirla con una vena malinconica che sentivo molto dentro di me. Ho proposto il cortometraggio a Riccardo Gatto della Blumalab srl che ha apprezzato da subito la storia e l’ha prodotta. Grazie mille quindi a lui che ha creduto in me.
Come sei arrivato alla scelta dei protagonisti Gabriele Pignotta e Sergio Fiorentini? E com’è stato lavorare con loro?
Avevo già in mente l’attore per il ruolo del giovane venditore, Gabriele Pignotta: è un artista completo oltre che un amico, un interprete autore e regista di commedia che spopola in teatro da qualche anno in tutta Italia con le sue commedie. L’ho conosciuto qualche anno fa e mi sembrava perfetto per interpretare il ruolo di Stefano Benvenuti, lui gestisce i due registri, quello di commedia e quello più intimista, con grande credibilità. E’ stato molto professionale e si è messo a disposizione con grande generosità e passione dopo aver letto la sceneggiatura della quale era entusiasta.
Per l’anziano ho riflettuto un po’ di più e poi ho pensato che Sergio Fiorentini sarebbe stato perfetto perchè non faceva compassione, era irriverente, ironico, ma anche molto dolce, e poteva giocare con Gabriele sui toni della commedia. Volevo tenere lontano lo stereotipo del vecchietto povero e triste, oltre che solo. Gli ho inviato la sceneggiatura e lui mi ha voluto incontrare. Al primo incontro la sapeva già tutta a memoria. Mi ha detto: è un testo che mi emoziona.
Questa è stata la cosa più bella per me. Addirittura in una prova di lettura insieme, mentre recitava il monologo si è fermato perché era visibilmente commosso. Cosi come sul set: abbiamo montato il primo ciak, il famoso buona la prima. C’era una carica emotiva pazzesca e credo che nel prodotto finale questo si avverta. E’ un attore e un uomo fantastico. Semplice, ironico, profondo, molto severo con se stesso, un professionista esemplare.
Insomma sono stato davvero fortunato anche perchè gran merito del successo del corto è loro visto che si portano tutta la storia, molto dialogata, sulle loro spalle. Anche se era la mia prima esperienza loro si sono lasciati guidare da me, hanno rispettato il mio ruolo, ed io, a mia volta ho sfruttato la loro esperienza e il loro talento con piccoli accorgimenti e piccole indicazioni, nulla di più.
In fondo a destra ha ricevuto molti riconoscimenti ai festival ai quali ha partecipato. Un ottimo successo per il tuo primo cortometraggio. Quali sono le tue impressioni a riguardo e qual è stato il riscontro di pubblico che hai ottenuto?
Sono contento che il pubblico e le giurie abbiano apprezzato. Io conosco i punti di forza e i punti deboli della storia quindi a dire la verità potrei non aver bisogno di altri pareri. Ma il gioco del mestiere è proprio questo. Mettere sul banco quello che hai dentro. Stavolta è andata bene. E’ una storia in cui ci si affeziona ai personaggi credo che questa sia una cosa che piaccia al pubblico.
Mi inorgoglisce vedere le persone che mi fanno i complimenti e devo dire che poi ognuno si sofferma su un dettaglio diverso. A volte gli occhi del pubblico arrivano anche oltre le mie intenzioni. Ovviamente io annuisco e faccio intendere che era tutto studiato! Il film è negli occhi di chi lo vede.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Pronto per un nuovo cortometraggio o per un progetto più importante?
Dopo il corto, ho realizzato il video clip del nuovo singolo di Lavinia Desideri (Semplice) che a breve uscirà, sempre con Gabriele e con Katia Greco. Scriverò una commedia insieme a Gabriele Pignotta con il quale stiamo lavorando anche all’adattamento cinematografico di una sua commedia Ti sposo, ma non troppo.
A settembre vorrei girare un altro cortometraggio in Toscana a Castiglioncello, un luogo meraviglioso che ha una particolare sensibilità verso il mondo del cinema. La sceneggiatura è già pronta. Un vero e proprio ossequio a quel mare. Sto cercando i fondi per realizzarlo. E con la testa dura che ho, ce la faro’.
Vorrei ringraziare tutti i ragazzi della troupe che mi hanno aiutato, ed hanno lavorato con grande amore e con grande passione e professionalità a questo progetto, il mio amico Alessio Lauria che mi è stato molto vicino e poi vorrei dedicare un pensiero speciale ed un ringraziamento particolare al produttore Marco Belardi (Lotus production) che mi ha introdotto nel mondo del cinema, senza il quale tutto questo non sarebbe accaduto…quindi il merito (o la colpa) è suo!
E noi ringraziamo Valerio Groppa per la disponibilità e lo invitiamo a tornare da noi per raccontarci dei suoi prossimi progetti.