Presentato con successo al Festival di Roma Vacanze al mare è un film di montaggio, opera prima di Ermanno Cavezzoni. Leggete qui la nostra opinione.
‘Vacanze al mare’: Le vacanze degli italiani
In poco più di cinquanta minuti Ermanno Cavezzoni già sceneggiatore de “La voce della luna” di Fellini traccia un’acuta e ironica analisi sociologica sulle motivazioni intrinseche che hanno indotto l’umana gente a trascorrere un periodo vacanziero al mare a partire dagli anni Venti (decennio che vide la massificazione della vacanza marina) agli anni Ottanta ( quelli del divertimento a tutti i costi).
Il film di montaggio è stato realizzato grazie all’acquisizione di filmini amatoriali conservati nell’archivio Home Movies di Bologna.
Tra il serio e il faceto
Ciò che colpisce è il taglio sarcastico usato da Cavezzoni. La voce fuori campo pacata e la colonna sonora adottata lo “Stabat mater” di Pergolesi ( tutt’altro che una canzoncina balneare) contribuiscono a fare da contrasto alle immagini a colori o in bianco nero che si avvicendano senza rispettare necessariamente la cronologia.
Cavezzoni si rivolge a un immaginario uomo del futuro che potrebbe giungere alla conclusione di essere davanti a orde di forsennati che vanno contro natura in quanto si abbronzano mentre per secoli si è sempre evitato il sole, stanno per ore come sardine impossibilitati a fare in acqua il minimo movimento causa affollamento, e se giovani tentano a tutti i costi l’approccio con esponenti dell’altro sesso.
Un lavoro di archivio
Lo scrittore e sceneggiatore Cavazzoni ha affrontato un lavoro certosino riuscendo a trasformare innocui ricordini familiari girati quasi sicuramente con approssimazione in un mini trattato comico sulla fatuità del genere umano. Il suo documentario sembra quasi una rivisitazione filmica dello stile scrittoriale del grande Jonathan Swift ( autore de “I viaggi di Gulliver” e di “Una modesta proposta” vissuto in Inghilterra nel Settecento),fine fustigatore dei costumi dotato di un grande sense of humour.