Un bacio: Così Ivan Cotroneo racconta l’adolescenza

La vita, le illusioni, le speranze, le risate e gli amori di tre adolescenti che vogliono imparare a vivere. Tra pochi giorni al cinema Un bacio di Ivan Cotroneo.

Un bacio

Un bacio di Ivan Cotroneo

Un bacio

Udine. Lorenzo (Rimau Grillo Ritzberger), Blu (Valentina Romani) e Antonio (Leonardo Pazzagli) sono tre liceali di sedici anni e ognuno dei quali è circondato dall’affetto (a proprio modo) delle loro famiglie. Lorenzo viene adottato da Renato (Thomas Trabacchi) e Stefania i quali lo sostengono e lo aiutano in ogni sua scelta e non fanno nulla per ostacolare o, peggio ancora, reprimere la sua omosessualità; Blu è figlia di Davide (Giorgio Marchesi) e Nina (Simonetta Solder), un imprenditore e di un’aspirante scrittrice e nasconde in sé un profondo trauma; Antonio vive suo padre Vincenzo (Sergio Romano) che lavora come guardia giurata e Ines (Laura Mazzi) che, dalla morte del primogenito Massimo (Alessandro Sperduti), si dedica alla casa. Amano molto il ragazzo e cercano di non fargli pesare troppo l’assenza del fratello.

Sono tre famiglie “normali”, ognuna con i suoi problemi quotidiani da affrontare e lo fanno con le paure, le sicurezze, le speranze proprie di tutti i genitori che hanno il compito di svolgere il lavoro più difficile del mondo. I tre ragazzi, chi per un motivo chi per un altro, si ritrovano ad essere considerati degli emarginati nell’ambiente scolastico e tra loro nasce una forte amicizia. Ma qualcosa sembra essere più forte di loro: il pregiudizio, la paura, il timore di sbagliare, la vita che sin da ora inizia a presentare i primi conti da pagare.

Un Bacio

Una scena del film Un Bacio

Il trailer

Il film

Ivan Cotroneo scrive e dirige questo film partendo dal suo omonimo racconto. E quello che ne nasce è un vero omaggio agli adolescenti di oggi che, nonostante i cellulari, il web, i gruppi social, spesso si ritrovano ad essere molto più soli di quanto non si creda. E questo ha necessariamente delle conseguenze. È un mondo, un cerchio che si stringe sempre più sino a far sì che, chi ne è dentro, si senta senza più respiro e arrivi a commettere azioni irreparabili.

Un bacio è un film terapeutico per gli adolescenti di oggi..ma lo è senza volerlo. Tutti i ragazzini di oggi possono riconoscersi nei tre protagonisti alle prese con i primi innamoramenti, con le delusioni amorose ed è contro le piaghe del bullismo e dell’omofobia già ampiamente diffuse nell’ambiente scolastico.

Un Bacio

Una scena del film Un Bacio

A tal proposito afferma Cotroneo, “Non ho paura di dire che tengo moltissimo a questo film, per le tematiche che affronta, e per come le affronta. Per l’importanza, anche personale, che ha per me raccontare questo tema, le meccaniche del bullismo, il rischio dell’infelicità, il pericolo per i ragazzi, in questo preciso momento storico. (…) E poter parlare oggi di bullismo e adolescenza, di omofobia e isolamento, con una storia e dei personaggi che raccontano la loro voglia di vivere e di resistere, era per me diventato una questione di necessità”.

Cotroneo è stato molto bravo a costruire letteralmente questo film sul mondo adolescenziale. E lo ha fatto benissimo: non ha dimenticato nulla. Ogni sfumatura di questa età e dei caratteri dei personaggi raccontati e descritti è fatta con minuzia di particolari e raccontata come fosse al microscopio ma senza farsene accorgere. I tre protagonisti, infatti, osservati attraverso la sua lente vivono pienamente la loro vita senza (apparentemente) aver paura e forti della giusta incoscienza appartenente alla loro età. Eppure sono molto più forti di quanto si pensi. Hanno tutti e tre ognuno i loro demoni e cercano di gestirli sia in gruppo che in autonomia, spesso con soluzioni sin troppo estreme e gravi: senza ritorno.

Un Bacio

Una scena del film Un Bacio

E anche i giovani spettatori se ne accorgeranno e troveranno tutto questo molto utile per loro. Ciò è dovuto grazie alla simpatia e alla bravura dei tre giovani attori protagonisti. In particolar modo va sottolineata la simpatia e il volto simpaticamente impassibile di Lorenzo (Rimau Grillo Ritzberger) che dà vita a un personaggio eccezionale: rischia, gioca, fa autoironia, scherza, fa il cinico… e non pensa nemmeno per un istante di nascondere la sua natura e il suo vero essere. Altro punto di forza del film sono i “balletti” coreografati da Luca Tommassini e gli effetti che li accompagnano che danno alla storia (e, perché no? Anche alla vita) un tocco di surrealismo e di positività che non guasta mai.

Un Bacio

Una scena del film Un Bacio

Invece, ciò che si evince di negativo e di come la vita degli adolescenti di oggi sia tarato, misurato, equilibrati dai social, dai gruppi Whatsapp, da Facebook, dall’appartenenza a un gruppo piuttosto che a un altro. ciò che più dovrebbe metterci in allarme è vedere i ragazzi che restano chiusi soprattutto nel mondo del digitale e spesso si perdono quanto di bello hanno intorno e solo su quel mondo costruiscono e creano il proprio “io”… sdoppiandosi e ricreandosi letteralmente. È un fattore negativo ma Cotroneo non fa che riportare sul grande schermo una verità. C’è da meditare.
Un bacio, distribuito dalla Lucky Red, uscirà nelle nostre sale il 31 marzo.

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