Kick ass 2: torna sul grande schermo il supereroe qualunque

Dal popolare fumetto al grande schermo il salto è facile ed immediato, e dopo il successo del primo film torna sugli schermi Kick ass , il supereroe comune con una nuova avventura.Leggete  qui la nostra recensione.

Il ritorno dell’eroe qualunque

 

 

 

Tratto da un omonimo fumetto della Icon Comics etichettata Marvel e scritto dallo scozzese Mark Millar tra il 2010 e il 2012 con disegni di John Romita jr, il film si basa sul personaggio di Kick ass, in realtà uno studentello riccioluto e con occhiali tondi alla Harry Potter e riprende la vicenda dopo la conclusione del primo film. Stanco di essere tornato al tran tran della vita quotidiana Dave (Aaron Taylor-Johnson) chiede all’amica Mindy, alias Hit Girl di allenarlo per tornare a combattere il crimine e quando la ragazza è costretta dal tutore a ritirarsi dalla lotta entra a far parte di un bizzarro gruppo di supereroi capeggiato dal Colonello Stelle e Strisce ( un eclettico Jim Carrey), quando si affaccia sulla scena criminale lo psicopatico Mother-fucker la situazione si complica fino alla sfida finale…

Perché Kick-ass piace

Malgrado il film sia uscito in Italia nel periodo meno felice e cioè a Ferragosto, la pellicola ha tuttavia riportato un discreto successo riuscendo a rimanere nelle sale fino alla prima settimana di successo e quindi facendo da apripista alla nuova stagione. I motivi del successo principalmente tra i giovanissimi sono da trovarsi principalmente nel fatto che i protagonisti della storia sono quasi tutti degli adolescenti mentre gli adulti hanno ruoli marginali anche se sono comunque positivi verso i più giovani pur non riuscendo il pù delle volte a comprenderli fino in fondo ( un esempio è il tutore di Mindy che vorrebbe vedere la sua protetta identica alle altre ragazzine ). In più quasi tutti i personaggi della storia sono in realtà dei disadattati che tentano con una doppia vita di uscire dalla loro marginalità e di affermarsi non tanto nella società quanto nella loro autostima.

L’eterna lotta tra bene e male

 

 

 

 

 

Non poteva non mancare in una storia di supereroi e supercriminali il sempiterno conflitto tra bene e male che però non si risolve soltanto nella battaglia tra Kick ass contro Mother fucker e i suoi accoliti. Quando Mindy entra in contatto con le sue coetanee si accorge di quanta sottile perfidia siano capaci molte adolescenti che hanno come unico credo l’uniformità e l’importanza di avere un leader. Pertanto pur non lesinando in scene al limite dello splatter l’intento della pellicola è didattico: insegnare a essere se stessi e a gestire le situazioni con una buona dose di autocontrollo e di ironia, particolare che di certo non difetta nella storia.

I limiti del film

 

 

 

 

 

Come molto spesso accade a una buona intenzione non corrisponde un altrettanto felice esito. Gli adolescenti si sono immedesimati nella vicenda anche per il linguaggio non privo di trivialità che in una certa fascia d’età risulta decisamente attrattivo, ma per un adulto la pellicola non sortisce il medesimo interesse, soprattutto per lo stile recitativo alquanto semplicistico malgrado la presenza di un mostro sacro quale Carrey. Cosa accadrà in una eventuale terza parte?

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