Tutto quello che vuoi: Parole e Silenzi

Arriva nelle sale il prossimo Giovedì 11 Maggio il terzo film da regista di Francesco Bruni, sceneggiatore per Virzì e a servizio del Commissario Montalbano, che qui ci propone un confronto generazionale tra Giuliano Montaldo e il giovane Andrea Carpenzano: distribuito in 200 copie è al cinema Tutto quello che vuoi.

Tutto quello che vuoi

Tutto quello che vuoi

Tutto quello che vuoi

Alessandro (Andrea Carpenzano; Il permesso) è un giovane trasteverino introverso e con un complesso rapporto con il padre (Antonio Gerardi; Io che amo solo te, Gli equilibristi) che, dovendo racimolare qualcosa per sopravvivere, si trova ad accompagnare per passeggiate pomeridiane Giorgio (Giuliano Montaldo; regista di Sacco e Vanzetti, L’industriale), un poeta ottantacinquenne con l’alzheimer.

Trailer del film “Tutto quello che vuoi”:

Microcosmo

Come fu per Scialla! – Stai Sereno (2011), suo film d’esordio in veste da regista, Francesco Bruni riparte da una situazione familiare per raccontare di quotidianità e di tematiche che in qualche modo lo attraversano, sempre con la leggerezza e il garbo che lo contraddistinguono.

In qualche modo è interessante ‘sentire’ di immergersi nel microcosmo di un regista che ha una visione chiara e definita di ciò che vuole raccontare, dello spaccato di una società in cui si sente più sicuro di poter donare ad un pubblico che segue con interesse non tanto una storia, una costruzione che da Noi 4 (2014) viene a mancare, quanto a dei personaggi definiti che seguono un arco di crescita (e/o redenzione) propria e che nella mano sapiente di un regista a loro servizio, restituendo personaggi semplici, limpidi, mai enfatici.

Una scena del film Tutto quello che vuoi

Una scena del film Tutto quello che vuoi

Interpreti

In Tutto quello che vuoi la storia è incentra attorno ai volti e ai corpi di un Giuliano Montaldo che si dona totalmente a Bruni e che ne rispecchia le caratteristiche in un’interpretazione sempre dosata seppur a tratti ermetica soprattutto nell’espletare le difficoltà della malattia, e del giovane Andrea Carpenzano, degno ‘erede’ di Valerio Mastandrea che, dentro ad un tessuto sociale assolutamente romanesco, riesce a restituire la spontanea verità che ha e a far crescere un personaggio ermetico che si riapre alla vita e alla cose, fino a maturare e raggiungere l’età adulta.

Dramedy

Tutto quello che vuoi non è solo, come facilmente lo si potrebbe definire, un racconto di formazione trans-generazionale, non è un film dove il regista si perde in virtuosismi estetici. Qui la storia rimane quasi silente a servizio dei personaggi che, senza volerlo, finiscono per aiutarsi a vicenda, come nelle più classiche storie di ‘strane coppie’, andando però oltre i cliché del genere e racchiudendo la narrazione in una Roma come addormentata dentro alla dramedy che tanto piace al cinema indie americano.

Una scena del film Tutto quello che vuoi

Una scena del film Tutto quello che vuoi

Tutto quello che vuoi – La memoria: tesoro ineguagliabile

di Silvana Farano

Tutto quello che vuoi, scritto e diretto da Francesco Bruni, sceneggiatore di valore indiscusso, da Virzì a Calopresti e Montalbano di Camilleri, alla sua terza regia, attinge all’autobiografico, l’Alzheimer del padre, memoria che svanisce e regressione verso il passato, per volgere lo sguardo verso “ciò che sta fuori”, memoria da costruire e (ri)scoprire.

Il film narra le vicende umane di due persone “vicine” e lontane, che vivono a pochi isolati l’una dall’altra, ma pare non abbiano altro in comune. Alessandro, ventiduenne, di Trastevere, sbruffone e ignorante , interpretato da Andrea Carpenzano al suo esordio davanti alla cinepresa, fuor di dubbio talentuoso, e Giorgio, ottantacinquenne, poeta svagato e dimenticato, interpretato da uno straordinario Giuliano Montaldo. I due protagonisti risuonano all’unisono nonostante le differenze anagrafiche e professionali.

Il primo è costretto a fare da accompagnatore al secondo in lunghe passeggiate per le vie di Roma, alternandole a soste di conoscenza reciproca, riflessive e contemplative. Mano mano riaffiorano alcuni ricordi remoti dell’anziano poeta e Alessandro (ri)assapora sentimenti reconditi. La stanza segreta, depositaria della memoria di Giulio, segna il passo per Alessandro, scritti, disegni e versi incisi sui muri ne provocano la curiosità, sua e dei suoi compagni scapestrati, che accompagnano i protagonisti in pomeriggi “viziosi”.

Affiorano tracce per una rocambolesca caccia al tesoro presso un passaggio del fronte in Toscana. La vicenda si trasforma in una sorta di road movie di provincia, senza mai perdere l’incanto di scene che si susseguono fluidamente e perfettamente. Bruni realizza con questo film, un piccolo gioiello, intriso di sfumature ben calibrate senza mai cadere nella retorica e nel facile sentimentalismo, unico neo, forse, il rimando iniziale a film che apparentemente ne ricordano la storia. Fa bene agli occhi, fa bene al cuore. Commedia? E’ riduttivo.

Da non perdere, per sorridere, riflettere e commuoversi. Tutto quello che vuoi è stato presentato in anteprima al Bif&st 2017 e uscirà nelle sale cinematografiche l’11 maggio.

BIF&ST 2017 – le foto dei protagonisti

In queste gallerie una carrellata di foto dei protagonisti del festival

BIF&ST 2017 – Andrea Carpenzano: parla il giovane protagonista del film

Nei video che seguono l’intervista all’attore esordiente Andrea Carpenzano menzione speciale come attore-rivelazione al BIF&ST 2017

Come sei arrivato al film Tutto quello che vuoi? Quanto c’è del personaggio che hai interpretato? Vuoi continuare a fare l’attore? Com’è stato lavorare con un’esordiente’ come Giuliano Montaldo

Qual è stata la cosa più difficile dell’esperienza di un set? Da spettatore che tipo di film ti piace? Come hai lavorato con gli altri giovani protagonisti del film? Ed infine la domanda di Antonella Molinaro: come ti sei rivisto nel film?

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