Se son rose

Se son rose : la nuova commedia sentimentale di Leonardo Pieraccioni

Come accade spesso ma non sempre da oltre venti anni quando il Natale si sta avvicinando compare anche sugli schermi una nuova pellicola firmata da Leonardo Pieraccioni, fiorentino doc e ormai a quota cinquantatré primavere. Il 29 novembre infatti, insieme agli addobbi che cominciano a riempire città e paesi esce Se son rose, nuovo film del regista e attore toscano.

Se son rose

Se son rose

Se non rose

Filo conduttore della storia come in molte pellicole precedenti la relazione con l’altro sesso anche se i punti di vista sono necessariamente cambiati con il passare degli anni. Il protagonista non è più un giovane di belle speranze in cerca di sé come nella pellicola più famosa Il ciclone ma è un uomo che ha superato i cinquanta anni anche se, come per molti della sua generazione, non ha realmente superato la sindrome di Peter Pan. Leonardo  è però sgualcito, tanto da non essere in grado di capire che tipo di legame lo vincola a Ginora da lui soprannominata 48 dal limitato numero di neuroni della suddetta.

A complicare o rimestare la sua vita ci pensa sua figlia quindicenne (una Mariasole Pollio molto in parte), nativa digitale e decisamente più matura del genitore, il quale pure si ostina a considerarla bambina. La ragazza ,con l’aiuto della nonna, recupera i contatti delle ex del babbo inviando loro un messaggio identico che presuppone un tentativo di riconciliazione.

Leonardo accettando di mettersi in gioco offre il fianco alla situazione ritrovando così donne dalla personalità spiccata quanto originale.

Se son rose – il trailer

Sfilano così una suora laica che offre una fantomatica assistenza sessuale ai disabili, una docente universitaria rude e al tempo stesso compressa da una situazione familiare perlomeno bislacca, una in procinto di cambiare sesso e infine un’altra forse affetta da precoce demenza che si rivela esser stata in passato decisamente poco fedele malgrado rappresentasse per il protagonista il primo amore delle scuole superiori.

Il quadro delle donne del Leonardo comprende anche la ex moglie (una sardonica Claudia Pandolfi) felicemente risposata con un ammiraglio fuori le righe (Gianluca Guidi, figlio di Johnny Dorelli e molto a suo agio in un ruolo a metà tra il disincantato e lo svampito tipico delle commedie stelle a strisce anni Sessanta) e l’anziana vicina di casa napoletana che ha con il protagonista un rapporto a metà tra il filiale e il confessionale visto che a lei sempre ricorre per dubbi di natura squisitamente sentimentale.

La commedia, di lunghezza non eccessiva, forse per non annoiare il pubblico, si avvale anche del simpatico cameo di Vincenzo Salemme e della comparsata di un amico fraterno del Pieraccioni, il conduttore televisivo Carlo Conti.

Pieraccioni regala le sue pillole di saggezza sull’universo femminile in un film che all’azione preferisce la parola poiché di fatto gran parte della vicenda è data da dialoghi tra il protagonista e la ex di turno. Leggero ma non troppo, Se son rose è comunque sicuramente destinato a riscuotere un buon successo perché non mancano le risate seppur lievi e prevalentemente di testa mancando il compagno più birbante di Pieraccioni e cioè il Ceccherini.

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