Backstage, dietro le quinte, dal 13 ottobre, in esclusiva su Prime Video. Regia di Cosimo Alemà, con Giuseppe Futia, Beatrice Dellacasa, Riccardo Suarez, Geneme Tonini, Aurora Moroni.
Partirono in 111 giovani di belle speranze
111 ragazzi in cerca di regista.111 ragazzi, dai 16 ai 25 anni che sognano una cosa sola: sfondare nel mondo dello spettacolo. Hanno talento, hanno passione e hanno una cosa in comune: sognano. Ed ecco che arriva l’occasione della vita, un casting per uno spettacolo, uno di quelli che possono cambiarti la vita e svoltarti la carriera. In 111 si presentano al casting, ma solo 9 vengono scelti.
E nove, nove talenti furono dati ai ragazzi che più di qualunque cosa desiderano il palcoscenico. Ma proprio quando ormai sembra essere fatta, un colpo di scena. Il vero casting inizia adesso. Perché da nove, rimarranno solo in quattro, perché quattro sono i posti disponibili. Danza, canto e recitazione. Che i casting game abbiano inizio.
Il trailer del film
Backstage, dietro le quinte della vita
Backstage, una via di mezzo tra Saranno Famosi di Maria de Filippi, Paso Adelante e qualsiasi altro film in cui ci siano dei ragazzi che vogliono sfondare nel mondo dello spettacolo. I personaggi secondo me sono troppi, troviamo davvero la qualunque di tutto. Coppie omosessuali, bisessuali, con madri drogate, ricchi che vanno contro la famiglia, ragazze che vivono in mega appartamenti con vetrate da terra a soffitto, gigolò e sono sicura di aver dimenticato qualcuno. Backstage, in se un film molto carino…
Ma se lo vediamo più da vicino… Il regista dello spettacolo che sembra il fantasma dell’opera, si nasconde e compare a tratti. Le selezioni durissime dove i selezionati non hanno nemmeno la professionalità di stare in silenzio quando gli viene chiesto, o di arrivare puntuali. Mentre sull’abbigliamento generale che pervade il film, io preferirei non addentrarmi, un misto di fondo di armadio e fantasie improbabili. Backstage comunque fa il suo, e si porta a casa un paio di ore di intrattenimento senza pretese e senza particolari momenti da ricordare, tra alti e bassi (tutto il pezzo cuore aperto tra regista e aspirante che nulla aggiunge e di cui avrei fatto volentieri a meno).
Un film che si adatta ai nostri giorni, un film che spinge a sognare sempre e non mollare mai, ma seguire fino in fondo le nostre passioni.
Comunque ricordatevi che per 9 che ce l’hanno fatta, 102 sono rimasti a bocca asciutta. Cinico, ma realistico.