Cinemio incontra i registi emergenti: intervista a Margherita Premuroso

Dopo Giulia Casavecchia e Camilla Alibrandi, è con molto piacere che presento un’altra regista donna: si chiama Margherita Premuroso, ha meno di trent’anni e si presenta al contest GURU MUSIC con un piccolo gioiellino di animazione.

Paper Plane

Margherita Premuroso, nonostante la sua giovane età, ha già una grande esperienza nel mondo dell’animazione, avendo lavorato in vari studi in Italia e all’estero ed è al suo secondo cortometraggio.

Paper Plane, così si chiama il cortometraggio con cui partecipa al contest, racconta del piccolo Tim che, nella sua casa segreta sull’albero, realizza con la sua creatività e capacità il sogno di volare nel cielo stellato. Il cortometraggio è un piccolo racconto di animazione racchiuso in 30 secondi di girato, tutti però curati nei minimi dettagli.

Una scena di Paper Plane

Una scena di Paper Plane

Ma passiamo alle domande:

Margherita, come è nata l’idea del corto?

Il mio cortometraggio nasce dal desiderio di raccontare in forma fantasiosa e surreale un sogno che avevo fin da bambina: quello di volare, un desiderio di libertà estrema. Seguendo il corso di animazione mi ero accorta che avevo tutti gli strumenti per poter narrare qualcosa di mio, così dopo un annetto ho iniziato a scrivere questa breve storia, realizzato lo storyboard, qualche tavola che definisse bene la fisionomia del personaggio con tutte le sue espressioni facciali, e diverse tavole per l’ambiente di interni e di esterni.

Lo storyboard del corto

Lo storyboard del corto

La fase più interessante e più stimolante a mio parere è stata la preproduzione, le tavole di concept degli ambienti e dei personaggi: da queste, grazie alle forme, alla luce, ai colori si può già intuire il sapore del filmato. E’ la parte della produzione che più mi appassiona.

Volevo che la storia si sviluppasse per gradi, che lo spettatore all’inizio non capisse cosa Tim, il personaggio principale, stesse realizzando e da dove nascesse tutta questa felicità, desideravo che il senso della storia venisse svelato solo alla fine, doveva essere  una sorpresa. L’aspetto romantico e poetico credo sia stato raggiunto anche dalla colonna sonora, un pezzo meraviglioso di Charles Trenet. E’ una canzone d’amore, ma credo che anche il mio racconto per certi versi lo sia.

Lo storyboard del corto

Lo storyboard del corto

Quali sono state le difficoltà che hai avuto durante la lavorazione?

Le difficoltà erano prevalentemente tecniche: problemi con l’animazione del personaggio, il rendering. Tutti risolti grazie all’aiuto di due amici che hanno provveduto al completamento del filmato. Ma in realtà il più grande ostacolo è stata la durata. Dato che questo cortometraggio è stato realizzato durante il corso di animazione che frequentavo, ed era il mio esame di diploma, ciascun studente aveva un limite di 30/40 secondi.

L’animazione in 3d e’ un processo lunghissimo basti pensare che in media un animatore realizza 5 secondi alla settimana. La storia l’avevo scritta molto tempo prima e non volevo assolutamente cambiarla, così ho dovuto raccontarla nel modo più stringato possibile. Avere dei limiti di tempo può essere un dramma da un lato, tagliare pezzi, inquadrature dispiace sempre un pò, durante la progettazione ci si affeziona alle scene, dall’altro lato questi limiti mi hanno fatto crescere ed insegnato ad esprimere ciò che volevo raccontare nel modo più essenziale senza girarci intorno troppo: anche in pochissimi secondi si può esprimere un concetto profondo.

Una scena del corto

Una scena del corto

Quali sono i riconoscimenti più importanti che hai ricevuto?

I primi riconoscimenti li ho avuti dai miei genitori, anche se non vale: loro si sono subito innamorati del cortometraggio. Concluso il corto, dopo 6 mesi l’ho caricato su Vimeo e nel giro di 15 giorni ho notato che migliaia di persone lo scaricavano per vederlo, mi sono arrivate tantissime mail e messaggi in cui mi facevano  complimenti. Io ero come il mio personaggio: alle stelle.Ricordo che non riuscivo a dormire dall’emozione, non me lo aspettavo, non pensavo potesse succedere.

Dopo averlo spedito a vari festival verso settembre iniziarono ad arrivarmi i responsi. Il primo a’ stato AnimazSpotlight dove ho vinto come miglior cortometraggio non verbale. Non partecipai alla proiezione perchè non mi aspettavo di vincere, se l’avessi saputo non avrei esitato ad andarci. Successivamente varie interviste  su diverse riviste di settore e apparizioni su siti: 3d world, Fubiz, Dailymotion, Ventilate, Motion Served.

Paper Plane è stato proiettato al Vimeo Film Festival a New York dove ho partecipato: era la prima volta che lo vedevo proiettato sul grande schermo, e’ stato veramente emozionante! Poi ho partecipato al Bradford festival in UK, Shotzcut a Londra e tra pochi giorni anche a OneDotZero Festival sempre a  Londra. In Italia e’ passato al View Conference di Torino, un grande appuntamento per gli appassionati di VFX e computer grafica.

Il cielo stellato

Il cielo stellato

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ora sto lavorando ad un altro cortometraggio: Fuor. Credo che sara’ pronto per marzo se tutto va bene,  come promozione del mio nuovo studio a Milano INKYMIND. Dopo il successo del cortometraggio e l’esperienza lavorativa a Londra che è stata estremamente fruttuosa ho deciso di tornare in Italia e iniziare questa avventura di un nuovo studio: non so dove mi porterà, per ora mi sto solo concentrando su questa nuova storia, cercando di realizzarla al meglio.

Ci occuperemo di filmati d’animazione e con il tempo spero diventi uno studio che si dedichi completamente  ai titoli di testa e di coda per i film…e’ il mio sogno…

Margherita Premuroso

Margherita Premuroso

Allora a me non resta che augurare a Margherita che il suo sogno si avveri e, come con gli altri registi emergenti, farle un in bocca al lupo per il contest.

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