Un’incredibile black comedy musicale da non perdere e che vi lascerà assolutamente sorpresi!
Il prossimo 15 marzo uscirà nelle sale (e, nella settimana successiva, on demand su Own Air) il film di Massimiliano Verdesca “W Zappatore”.
La trama
Il protagonista è il leccese trentatreenne Marcello Zappatore che, per vivere, suona la chitarra elettrica in un gruppo heavy metal.
Ma ben presto la vita del giovane costellata da allucinazioni, visioni e voci viene stravolta e sconvolta ancor di più da uno strano e frequente prurito a un fianco: si tratta di una stigmate. Da questo momento la vita del ragazzo cambia radicalmente e nasce in lui un dilemma di non facile risoluzione: mantenere l’abbigliamento nero, gotico, dark e, quindi, il rock e il metal o cercare e accettare un nuovo stile di vita, un lavoro “serio” quello che sua mamma (Guia Jelo) tanto vorrebbe per lui, metter su famiglia e avvicinarsi alla religione?
Intanto, la sua band lo allontana e perde Rosa (Monica Nappo), la sua fidanzata proprio a causa del suo presunto avvicinamento alla religione e alla manifestazione di Dio sul suo corpo (esilaranti sono le reazioni di Mosè (Ilario Suppressa), il cantante “posseduto” del gruppo, che gli spacca la chitarra e lo prende a testate..il tutto accompagnato e commentato dal suo stretto dialetto leccese!)
Zappatore decide di non lasciarsi abbattere e, con l’aiuto di due suoi amici e della nonna (Sandra Milo) ottantenne che fuma spinelli ed è un vivente inno alla vita, forma una nuova band per partecipare alla “Sagra del Metal” dove è in palio un contratto discografico. Ma manca la cantante: e chi altri potrebbe essere se non la vitale ed esuberante nonna??
Marcello avrà dalla “nonna rock” un grande insegnamento soprattutto al termine della loro performance quando accade qualcosa di inaspettato e viene da chiederci: cosa ne sarà ora di Marcello Zappatore? Cosa ne farà della sua vita? Ne costruirà una tutta droga, sesso e rock ‘n roll o si arrenderà a un “lavoro serio”? O, ancora, riuscirà a conciliare tutto questo?
Il trailer
“W Zappatore” è stato già presentato al Brooklyn Film Festival nel 2011 dove ha ottenuto il Premio come Miglior Film e dove a Sandra Milo è stato assegnato il Premio come Migliore Attrice Protagonista. Inoltre, nello stesso anno, ha partecipato come “Evento speciale” al 12° Festival del Cinema Europeo di Lecce.
È sicuramente un lungometraggio innovativo e molto divertente: non fosse altro per lo stravagante ma originale connubio tra Sandra Milo e il dialetto leccese con l’heavy metal, l’hard rock e le atmosfere gotiche e dark che appartengono a questi stili musicali. E anche se all’apparenza tutto questo possa sembrare impossibile e di scarso effetto..nessun errore sarebbe più grande! Questo è proprio il caso di dirlo: mai (af)fidarsi delle apparenze!
Bravissimi sono i protagonisti che non cadono mai nella caricatura né nel banale.. sono recitazioni essenziali, anche la sceneggiatura è estremamente essenziale, ma assolutamente perfetta. Zappatore è assolutamente inquadrato, si muove a stento e, pare, a fatica.. il suo viso non mostra alcuna emozione proprio come la sua voce..sembra quasi non vivere la propria vita ma subirla..addirittura la suoneria del suo cellulare è più viva in diretto contrasto con il suo essere e ciò che fa. Eppure è un personaggio simpaticissimo, pienamente realizzato a livello attoriale: è una perfetta linea retta che continua per la sua strada e non si fa scalfire da nulla (almeno in apparenza!)
A fargli da contraltare c’è sua nonna interpretata da una meravigliosa e bravissima Sandra Milo che, con i suoi 80 anni appena compiuti, incarna quel tipo di nonna che ognuno di noi avrebbe voluto avere! Sono ben poche le nonne che passano uno spinello al proprio nipote, senza mai scandalizzarsi di niente e che spinge il proprio nipote a continuare per la sua strada, con la propria musica..e poi: quale nonna parteciperebbe a un concerto, salirebbe sul palco e inizierebbe a cantare una canzone hard rock?
Al di là di questo Sandra Milo è stata davvero brava a dar vita a questo personaggio che, forse, avrebbe spaventato altre glorie del nostro cinema sue coetanee. Vederla giocare e ironizzare su di sé le deve essere riconosciuto come merito.. solo per la sua partecipazione e il divertimento assicurato del film per il suo essere così astratto e surreale…vale vedere il film!! Ne vedrete e ascolterete delle belle!