Tratto dal romanzo autobiografico omonimo di Giacomo Mazzariol, immediato successo editoriale preceduto a sua volta da un video diventato in breve tempo virale, il film Mio fratello rincorre i dinosauri in uscita sugli schermi italiani a partire da giovedì 5 settembre affronta nella durata standard di 101 minuti diverse tematiche tutte egualmente interessanti e possenti.
Mio fratello rincorre i dinosauri
Il libro e il film da cui è tratto vertono primariamente intorno alla figura di Giovanni, ultimo arrivato di casa Mazzariol, nato con un cromosoma in più e pertanto affetto da sindrome di Down ma la vicenda si sofferma non solo sul piccolo di casa ma anche e soprattutto su Giacomo, sul suo rapporto con il fratello minore e sulla su crescita spirituale che lo prepara all’ingresso nel mondo dei grandi.
La famiglia Mazzariol già discretamente numerosa: due figlie e un fratellino annuncia la nascita imminente di un nuovo fratello. La notizia è accolta in maniera positiva immediatamente da Giacomo che sceglie anche il nome del suo futuro fratellino ma se nell’infanzia Giovanni è visto quasi come un supereroe per il suo modo originale di affrontare le situazioni, con l’avvento della pubertà è al contrario vissuto come un peso, una soma da nascondere a tutti.
Il trailer del film
Gli elementi narrativi si snodano su tre diversi strati: da un lato c’è Giovanni detto Giò, dall’altro c’è la famiglia Mazzariol capeggiata da una coppia di genitori affettuosi e democratici (Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese) e soprattutto c’è lui, Giacomo detto Jack in piena tempesta ormonale, innamorato della ragazzina impegnata Arianna, grande amico di Vitto, suo coetaneo ma al contempo più saggio e posato.
Jack è il classico adolescente in crisi che solo attraverso la rottura di schemi prestabiliti e le esperienze spesso non in linea con lo stile di vita familiare riesce a capire e soprattutto a capirsi. La negazione di Giò al quale è comunque legato è un esempio della ricerca interiore che il ragazzo compie.
Per certi versi il film può essere definito un moderno Bildungsroman in quanto il protagonista affronta delle prove che lo portano poi a uscire dal mondo dell’infanzia per entrare più consapevolmente in quello degli adulti ammettendo di commettere errori e di essere irrisolto.
L’altro grande tema del film Mio fratello rincorre i dinosauri,quello della diversità rappresentata da Giò diverso perché disabile è trattata dal regista, Stefano Cipani, al suo esordio nel mondo dei lungometraggi ma a suo agio nella tematica della disabilità, con levità e disinvoltura.
Adolescenza e dintorni
La vicenda non è né melodrammatica né pietistica ma affronta il quotidiano della famiglia e del loro membro speciale con ironia e competenza grazie anche alla sceneggiatura azzeccata di Fabio Bonifacci e un cast all’altezza capeggiato dal giovanissimo Francesco Gheghi alias Jack e dai colleghi Roberto Nocchi alias Vitto, il bravissimo Lorenzo Sisto, nel ruolo di Giò e Arianna Becheroni nel ruolo del primo amore di Giacomo.
Lo spaccato sul mondo adolescenziale è sicuramente realistico e sincero come anche le situazioni di vita familiare che però forse risentono un po’ dell’influenza di altre pellicole a stelle e strisce su argomenti similari, una su tutte Wonder.
Il film di Cipani ha tutti gli elementi per portare al cinema tutta la famiglia, per discutere dopo la visione del film di argomenti importanti e nel contempo di dare serenità e spensieratezza pur affrontando tematiche difficili. Un buon esordio per il regista e un altro film di qualità a stagione cinematografica appena iniziata.