Film italiani: Ti presento un amico

Nuova recensione del nostro inviato Pasquale Mesiano che è andato a vedere in anteprima per cinemio il nuovo film di Carlo Vanzina, Ti presento un amico con Raoul Bova, Barbora Bobulova, Martina Stella, Kelly Reilly e Stefano Dionisi. A suo avviso il film non convince. Nell’articolo tutti i dettagli.

La locandina del film

La locandina del film

La trama

Marco (Raoul Bova) é un giovane manager italiano approdato a Londra con il preciso intento di costruirsi una vita nella capitale inglese. Trova lavoro in un’azienda di cosmetici e convive con una ragazza italiana. Ma siamo in pieno periodo di crisi e le cose sembrano precipitare: la fidanzata, dopo aver perso il posto di lavoro, lo molla per tornare in Italia dal suo ex, e trovare così maggiori sicurezze; poi viene convocato dal suo capo a Milano per un colloquio.

A Marco sembra l’incipit di un licenziamento, ma in realtà si sbaglia: viene promosso, ma ad una posizione altamente ingrata, quella di tagliatore di teste dell’azienda. Nei dieci giorni che trascorrerà a Milano incontrerà quattro donne: Sarah (Kelly Reilly), affascinante e giovane donna inglese che cura una galleria d’arte; Giulia (Barbora Bobulova), una sua collega in azienda alla quale ha soffiato il posto di capo Marketing; Francesca (Sarah Felberbaum), un’impiegata dell’azienda; Gabriella (Martina Stella), una giovanissima giornalista televisiva.

Tutte s’innamorano di Marco…e Marco s’innamora di tutte; ma prima di tornare a Londra, Marco dovrà prendere una decisione…

La recensione di Pasquale

Il film ha tutti i crismi di una commedia sentimentale (di quelle alla Hugh Grant, per intenderci), col tentativo di calare i personaggi nella precarietà della vita lavorativa e sentimentale tipica dei nostri giorni. Carlo Vanzina cerca di ripresentare, attualizzandolo, l’operazione eseguita con South Kensington del 2002; questa volta ambientato prevalentemente a Milano e solo in piccola parte a Londra.

Tutto il film si snoda sulle disavventure del povero Raoul Bova (Marco), trattato nella sceneggiatura Vanziniana come un povero ragazzo alla ricerca del vero amore, abbandonato dalla fidanzata già al principio del film, che viene trascinato in un turbinio di situazioni grottesche dalle belle coprotagoniste, in cerca anche loro della persona giusta.

Martina Stella e Raoul Bova

Martina Stella e Raoul Bova

Onestamente gli attori non sembrano sentirsi molto a loro agio nella commedia brillante. In particolare Raoul Bova non possiede quei tempi comici che permettono ad una battuta di diventare esilarante; come, d’altronde, le coprotagoniste appaiono dei pesci fuor d’acqua; si salva in parte Martina Stella, forse un po’ più avvezza a questo tipo di ruoli e anche un po’ per quella cadenza vagamente toscana che la fa sentire più vicina allo spettatore. Lo stesso caratterista Teco Celio (nel film Herr Volker) sembra scadere nel grottesco interpretando il ruolo del cattivissimo direttore d’azienda tedesco.

Raoul Bova e Sarah Felberbaum

Raoul Bova e Sarah Felberbaum

Chi invece sembra distinguersi è Fabio Ferri (Nicola), nella piccola parte del gelosissimo fidanzato di Gabriella. La sua genuina interpretazione da pugliese verace (quale è) risolleva un po’ quel sentore generale di imitazione di produzione americana che aleggia su tutto il film. Ovviamente la forza di questo genere di pellicola non scaturisce né dall’originalità né dai contenuti della sceneggiatura, ma essenzialmente dalla capacità degli attori di riprodurre quel mix di humor e sentimento che faccia rilassare e divertire il pubblico in sala senza troppo riflettere.

Fabio Ferri e Martina Stella

Fabio Ferri e Martina Stella

Purtroppo il film manca l’obiettivo. Gli attori sembrano ingessati, non capaci di interpretare battute e situazioni con la giusta verve comica, e non sono di certo aiutati dai dialoghi, non sempre brillanti. Vano anche il tentativo di ricondurre la sceneggiatura a una parafrasi della condizione socio-economica dei trentenni moderni; certo è anche logico che ciò non possa avvenire data la natura estremamente leggera del genere cinematografico in questione.

Trovare una vera ragione per andare a vedere questo film è arduo; solo ai fans accaniti di Vanzina o a uno degli attori protagonisti ne consiglierei la visione. Ma si sa…il cinema ancor più della bellezza è materia opinabile.

Raoul Bova e Kelly Reilly

Raoul Bova e Kelly Reilly

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