Alessandro Siani torna alla regia e per farlo sceglie di girare un film sulla sua visione del Natale. Accompagnato nuovamente, dopo il successo de Il principe abusivo, dall’amico e collega Christian De Sica. Il film, Chi ha incastrato Babbo Natale, sarà disponibile in sala a partire dal 16 dicembre 2021 distribuito da Vision Distribution.
Nel cast troviamo, oltre lo stesso Siani nei panni del protagonista e il già nominato De Sica nelle vesti di Babbo Natale, Angela Finocchiaro come Befana e all’esordio sul grande schermo il volto femminile del calcio italiano, la conduttrice, giornalista e adesso anche attrice Diletta Leotta.
Chi ha incastrato Babbo Natale?
Il film racconta la storia di Genny Catalano (Alessandro Siani), un ladruncolo napoletano che vive a Roma e che talvolta si ritrova a stare con un orfano di nome Checco che ha tanta stima nei suoi confronti. Questa quotidianità viene però sconvolta dall’arrivo di una slitta che porta i due al cospetto di Babbo Natale.
Babbo Natale (Christian De Sica) e sua figlia Sasha (Diletta Leotta) vogliono assumere Genny come manager, vista la sua nomea di “Re dei pacchi” per far evolvere l’industria dei regali.
Ovviamente la cosa non andrà come sperato da Babbo Natale e il film svilupperà questa simpatica dinamica.
Il trailer del film
Una commedia Natalizia di cui si poteva fare a meno
Alessandro Siani dirige, sceneggia e interpreta quest’opera riuscendo incredibilmente a non fare bene nessuna delle tre cose. La regia risulta estremamente piatta e a tratti stucchevole, la sceneggiatura è disorientate e confusionaria e purtroppo anche la sua interpretazione non è divertente. Riesce a strappare ben poche risate causando più che altro imbarazzo con le sue battute, paradossalmente meglio nei momenti di serietà del personaggio.
Il dualismo con Christian De Sica è l’unica cosa che funziona, la coppia già rodata da Il principe abusivo funziona, e regala allo spettatore gli unici momenti realmente divertenti. Diletta Leotta purtroppo è bocciata non è in grado di reggere un ruolo da comprimaria, oltre la bella presenza scenica c’è davvero poco altro, si sente la differenza tra Dazn e il cinema.
Il film è una grossa occasione sprecata, l’idea alla base era molto valida e offriva diversi spunti oltre che comici, sociali. L’intento di esplorare i nuovi desideri dei bambini sempre più avulsi dalla tecnologia era interessante ma purtroppo esplorata male. Come anche il concetto di una società nella quale i regali li ricevono solo i bambini più agiati. Un messaggio sociale forte, banalizzato da una sceneggiatura che fa pietà.
Il finale che dovrebbe emozionare risulta stucchevole ed estremamente prevedibile, bella però la scenografia di questa Roma innevata. Per quanto sono valide le scenografie reali, fanno ribrezzo quelle create in digitale, nelle scene con la slitta viene utilizzato un green screen che non si può vedere.
Una pellicola che francamente si poteva evitare, o per lo meno scrivere meglio viste le potenzialità che c’erano.