La brava moglie _ impara tutto in una scuola per signorine

La brava moglie, dal 17 giugno al cinema, diretto da Martin Provost. Con Juliette Binoche, Yolande MoreauNoémie LvovskyEdouard Baer e François Berléand. E un film francese, ambientato in una scuola francese.

La brava moglie
poster del film

La brava moglie – 7 sono i pilastri su cui si fonda una brava moglie

In provincia, ben lontano dalla scintillante Parigi, immersa nella campagna francese, si stagli un’edificio imponente. Un edificio immenso, con giardini, orti, e un immenso stabile, uno di quelli di una volta. E cosa mai si farà all’interno di questo stabile di altri tempi?! Oh è molto semplice. Si preparano giovani signorine per la vita in buona società, gli si insegna come servire il te, come pulire un pavimento, come essere sempre affabile e incantevole in ogni istante della vita. / sono i pilastri fondamentali su cui dovranno fondare la loro vita, per poter essere La brava moglie.

Che poi, diciamocelo, che altro mai potrebbe fare una donna, sa non aspirare ad annullarsi completamente, in virtù del marito, di essere completamente succube prima di lui, e poi di lui e dei figli? Ecco cosa fa l’istituto gestito da Pauline Van der Beck e da suo marito (con l’aggiunta della sorella di lui e una suora sopra le righe). Ah dimenticavo, è ambientato nel 1968, così, giusto per darvi un’idea dell’epoca di cui parliamo, poteva forse sembrare il medioevo dalla descrizione iniziale, lo capisco….

Il trailer del film

Un trailer fin troppo frizzante, per un film che fondamentalmente si perde.

Un coniglio alla cacciatora è stato fatale. In senso letterale.  

Ecco, vista con gli occhi di oggi, questo film può davvero sembrare avulso dalla realtà. Alla faccia delle pari opportunità, ma dopotutto, è storia (purtroppo) anche odierna.

La donna che, in nome della famiglia deve rinunciare a tutto ed annullare completamente se stessa, in nome della buona riuscita della famiglia… E questo cerca di insegnare Pauline nella sua scuola, questi sono i pilastri fondamentali, cose che, a sentirle oggi, non si sa bene se ridere o piangere..

Niente rock ‘n’ roll o depravazione, solo passione per le cose ben fatte, e una bella fetta di perplessità in questo film. Badata bene, non posso dire che è un brutto film, ma è un classico film francese. Non un film francese a perla, uno di quelli che tanto mi piacciono, ma un film francese in puro spirito francese. Slegato, come la maionese impazzita che la brava moglie non dovrebbe mai fare.

Un film confuso, come confuse sono le sue protagoniste, un minestrone senza capo ne coda, in cui troviamo di tutto, e veramente di tutto, buttato a mazzi nella storia. Tuto vagamente accennato, luoghi comuni e stereotipi a mani pieni, che tentano di dare una profondità, a un film che forse poteva essere una commedia leggera, ma alla fine della visione boh. E ripeto, non è un brutto film… Solo che è lunghissimo, succedono cose casuali che fanno andare avanti la storia per inerzia.

La brava moglie
una scena del film

La brava moglie è finita, siamo a bordo del titanic

La scuol che va avanti dritta, con la sua base di maschilismo, finchè il maschio non muore, e allora la donna si sente in diritto di fare la rivoluzione, ecco la sintesi. Quando l’uomo non c’è, allora la donna può vedere di fare qualcosa. A in tutto ciò, Juliette Binoche è una perla di bon ton e recitazione. Bravissima nel suo ruolo, nulla da dire, convincente come una croquembouche ben fatta!

Non posso dire che sia brutto, ma non decolla, niente da fare, ci provano in tutti i modi, ma il film non parte. Troppe storie accennate, di cui alla fine non si sà più niente. Un film caruccio, che voleva forse dire che il tempo delle bravi mogli è finito, il problema è come lo dice.

E quando pensi, ok peggio non potrà andare dai… ecco che arriva il canto coreografato, tutte in fila per fare la rivoluzione a Parigi, e su queste note (per fortuna) abbiamo la chiusa del film. Vi piacciono i film francesi?! Voilà, decisamente è per voi. 

una scena del film

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