Speciale Sudestival: ‘Beate’ e ‘Un giorno all’improvviso’ – le recensioni

Concludiamo le recensioni della Giuria dei Giovani
dei film in concorso al Sudestival con gli ultimi due film:  Beate di Samad Zarmandili e Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio

Beate
Beate di Samad Zarmandili

Beate

Un film leggero e avvincente, sulla crisi economica e sul problema del lavoro: Beate, del regista Samad Zarmadili, con un cast d’eccezione (Donatella Finocchiaro nei panni di Armida, Maria Roveran, spontanea e credibile in quelli di Suor Caterina, Lucia Sardo che dona irresistibile comicità a Suor Restituta).

La storia è ambientata in provincia di Rovigo: Veronica, proprietaria della fabbrica di lingerie omonima, decide di delocalizzare in Serbia la produzione. Ma le operaie, guidate dalla siciliana Armida, non accettano la cassa integrazione. Nel frattempo anche le suore devote alla Beata Armida rischiano di perdere il convento, destinato a diventare un albergo di lusso. L’unione fa la forza: e tra donne ancora di più. Operaie e suore con ago e filo cercheranno di compiere un miracolo.

Un film “in rosa”, dunque, (rosa anche il colore degli abiti delle suore, rosa/fucsia spesso i capi di lingerie realizzati), sulla speranza e sulla forza delle donne, che invita a non arrendersi, a ribellarsi alle ingiustizie. Una commedia brillante, che strizza l’occhio a Sister Act e alle commedie della Wertmuller, e, tra sacro e profano, affronta il tema della crisi, sotto ogni punto di vista (crisi del lavoro, della fede, degli affetti) e delle possibili soluzioni: perché il miracolo avvenga, bisogna darsi da fare e ripartire col “piede giusto”.

Eleonora Di Bari, Martina Frugis 1B, Liceo Classico, Simone-Morea, Conversano (BA)

Un giorno all'improvviso
Un giorno all’improvviso

Un giorno all’improvviso

L’ultimo lungometraggio della sezione concorso della ventesima edizione del Sudestival è l’opera prima di Ciro D’Emilio Un giorno all’improvviso, film drammatico del 2018 riconosciuto di interesse culturale dal Mibact e selezionato in concorso nella sezione “Orizzonti” alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

La storia vede come protagonisti una magnifica Anna Foglietta, nel ruolo di Miriam e un sorprendente Giampiero De Concilio agli albori della sua carriera cinematografica, nel ruolo di Antonio. Fa da sfondo all’intera vicenda un paesino campano, dove vivono i protagonisti. Dopo che il padre abbandona i due, Miriam è colpita da un disturbo psichico che rende problematica la vita del figlio diciassettenne, Antonio, giovane promessa del calcio e benzinaio di notte, che ha abbandonato la scuola proprio per prendersi costantemente cura dell’amata madre, la quale rischia di perdere la custodia del figlio.

La svolta nella vita dei due avviene quando, dopo una partita della piccola squadra nella quale gioca Antonio, un talent scout comunica al ragazzo che è stato selezionato per un provino nel Parma. Per Antonio e Miriam è l’occasione per ricominciare, ma i giorni antecedenti alla partenza sono piuttosto difficili: tra amori che finiscono e amicizie che feriscono, Antonio perderà il controllo della situazione.

Film che arriva dritto al cuore, sprigionando emozioni fortissime. Uno dei motivi della grandiosità di questo film è proprio il punto di vista scelto dal regista: lo spettatore viene coinvolto nelle vicende di Antonio, seguendo passo passo ciò che sta vivendo, senza filtri e senza artifici. Infatti, quando Antonio smette di frequentare un personaggio, quest’ultimo non compare più nel film: è come se ci trovassimo nella mente e nel cuore del protagonista ed è forse per questo motivo che Antonio e i suoi sentimenti colpiscono così profondamente lasciando un vuoto cosmico durante i titoli di coda.

Lo stesso vuoto cosmico che prova Antonio dopo la tragica scoperta. I dialoghi, quasi interamente in dialetto, contribuiscono ad accentuare il carattere realista del film. Un grande complimenti al regista che ha saputo dimostrare il suo talento in un’opera prima meravigliosa, non facile da metabolizzare.

Raffaella Roberto 5CL Liceo Majorana-Laterza, Putignano (Ba)

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