Esce oggi al cinema 5 (Cinque), un film di Francesco Dominedò con Matteo Branciamore, Stefano Sammarco, Christian Marazziti ed Alessandro Tersigni. Nell’articolo la recensione in anteprima.
di Chiara Ricci
5 (Cinque)
attenzione: la trama contiene spoiler
5 (Cinque) è la storia di altrettanti ragazzi – Gianni (Stefano Sammarco), Manolo (Matteo Branciamore), Emiliano (Alessandro Borghi), Fabrizio (Alessandro Tersigni), Luigi (Christian Marazziti) – che crescono,vivono e si formano in una della periferie romane con il più alto tasso di criminalità. I ragazzini si conoscono in riformatorio dove stringono un vero patto di sangue che li accompagnerà negli anni della crescita e nella vita al di fuori del carcere.
Ormai trentenni – e qualcuno di loro (come Manolo) dedito alla cocaina – i cinque progettano un colpo da migliaia di euro per dare una svolta alle proprie vite, soprattutto per Gianni che, sposato con una figlia, ha urgente bisogno di denaro per permettere che la piccola, malata, venga sottoposta alle adeguate e costose cure.
Tutto viene progettato nei minimi particolari: la rapina di un importante agente finanziario cui viene rubata una somma di denaro pari a cinque milioni di euro e la sua morte (inaspettata) per un pugno sferratogli da Manolo su di giri dopo aver assunto la sua dose di cocaina.
I ragazzi, infatti, quando scoprono la morte di quest’ultimo capiscono che tutto sta andando a rotoli. Con la somma di denaro rubato acquistano delle partite di droga creando uno spaccio tra i giovani, tra gli zingari e all’estero, in Spagna. Il loro giro si allarga a dismisura e i ragazzi sembrano perdere, a poco a poco, il controllo della situazione sino a scontrarsi con la mafia russa.
La tragica fine è inevitabile: Luigi viene ucciso dai sicari della stessa mafia russa, Manolo muore di overdose, Emiliano e Fabrizio muoiono anche loro uccisi dagli stessi assassini di Luigi. L’unico a salvarsi è Gianni che non è potuto andare con i suoi amici all’appuntamento con i russi perché è dovuto recarsi in clinica dove sua figlia morirà.
Un film che lascerà il segno?
5 (Cinque) è un film che certamente non lascerà un segno in questa stagione cinematografica italiana. Ha una trama che a volte risulta essere non in perfetto equilibrio tra il surreale e l’irreale…e l’assurdo. Il film è un mix non riuscito tra il leggendario I soliti ignoti del Maestro Monicelli, di Romanzo criminale e La banda della Magliana.
I ragazzi non convincono nel loro ruolo di cocainomani, delinquenti, rapinatori.. così come non convincono nelle loro seppur breve apparizioni Giada De Blanck, Francesco Arca e Giorgia Wurth. L’unica interpretazione da salvare, forse perché è quella più convinta e più incisiva – anche se presente in poche scene – è quella di Lidia Vitale che non forza il carattere del suo personaggio né il suo marcato accento romanesco risultando la più “naturale” e quindi la più “attrice”.
Non è un film da salvare ma è stato apprezzato il coraggio del regista, degli autori, sceneggiatori e del produttore nel tentativo – non dei più riusciti – di dar voce ai nuovi volti del cinema italiano.. ma spesso (per fortuna) cinema e televisione hanno esigenze diverse che una fortunata serie televisiva o un reality di successo non bastano a sopperire.
i ragazzi sono bravi secondo me e sulla de blanck non mi puoi proprio fare un commento del genere io l’ho visto al riff e ho pensato ammazza che brava…parlava russo ed è brava a recitare non c’è davvero nulla da dire..si è impegnata ed è brava davvero per me una rivelazione,ha fatto un ruolo opposto a quello che siamo abituati a vedere ed era credibilissima..questo si che è un bel risultato..non concordo con la recensione su questo punto, ma purtroppo ci sono persone che hanno in mano la penna in questo caso la tastiera ,e possono scrivere quel che vogliono scrivendo il loro punto di vista anche sbagliato..ma è un suo punto di vista ..è giusto anche farne sentire uno da chi è un semplice amante della verità senza cattiveria ne invidia perchè magari il personaggio di turno mi fa piacere distruggerlo .non lo trovo un giudizio obbiettivo..
Giada De Blanck è un vero e proprio talento!!! Non è una da buttarre; convince eccome! In questo film riesce a parlare anche il russo (già interpretare una donna straniera è una grandissima prova)! Io ogni volto a tanto ci parlo e non è una da buttare…è brava, sensibile, talentuosa e dolce! Poi è bellissima e parla pure il Burlesque! Studia sempre recitazione e recita a teatro! Cerca sempre di crescere come attrice e lo sta facendo! Avrà una lunghissima carriera la De Blanck!
Beh spezzo una lancia a favore di Chiara che ha visto il film. Da quanto dice sembra che la parte di Giada De Blanck sia piccola, forse troppo per esprimere un giudizio di qualità.
Aspettiamo qualche altra sua performance per affermarne la bravura 🙂
In ogni caso grazie mille per la vostra opinione!