Habemus Papam l’ultima impresa di Nanni Moretti

Finalmente è caduto il velo di quel mistero che si stava creando attorno al nuovo film di Nanni Moretti, Habemus Papam, che, come suo solito, tra trailer cortissimi, alcune foto del set e pochi stralci di sceneggiatura (tra l’altro poi rivelatisi falsi) aveva creato una grande aspettativa.

A cura di Daniele Meloni

E’ impossibile catalogare questo nuovo lavoro come una commedia perché come al solito Moretti mette in ballo molti argomenti e questa volta ancora di più lo fà con una leggerezza mai così piacevole. Ma passiamo ai fatti.

La locandina del film

Habemus Papam

Dopo la morte del Pontefice (che Moretti non nomina ma, si capisce anche dalle immagini di repertorio che usa, è Giovanni Paolo II) il Concilio Vaticano si riunisce in Conclave per eleggere il nuovo Papa.Viene scelto uno dei non favoriti, il cardinale Melville (Michel Piccoli) che però al momento della proclamazione cade in preda ad una crisi di panico. E’ proprio per questo motivo che il Vaticano ingaggia lo psicoanalista Nanni Moretti per risolvere il problema che nel frattempo tiene in fibrillazione tutto il mondo cattolico.

Trovandosi in difficoltà, lo psicoanalista consiglia al neo pontefice di farsi visitare fuori dalle mura Vaticane dalla sua ex moglie (Margherita Buy) la più brava, dopo di lui ovviamente. Ma in un momento di disattenzione delle guardie del corpo, il Papa scappa e comincia a vagare per le vie di Roma.

Uno dei migliori film di Moretti

Habemus Papa entra di diritto tra i migliori film di Moretti grazie al suo stile inconfondibile ma arricchendo il tutto con una sensibilità ed un tatto unici. Lo si nota per esempio da come tratta le figure dei Cardinali (bravissimi tutti gli attori anche quelli che dovevano rimanere solo comparse) che Moretti descrive in maniera reale, vera a volte anche debole, umanizzando una categoria che sembra sempre molto lontana dalla realtà.

Esilaranti le scene del torneo di pallavolo organizzate dallo psicoanalista o la discussione a tavolino sui tranquillanti usati dai vari Cardinali. Moretti si muove a suo agio nel suo personaggio che disegna a sua immagine e somiglianza e al quale fa recitare tutti i suoi dubbi sul mondo ecclesiastico ma con un assoluto rispetto.

Infine il Papa, un immenso Michel Piccoli, ancora più grande per ciò che non dice, una recitazione del togliere, asciutta ed elegante, che parla e spiega il personaggio grazie ai suoi silenzi, ai suoi sorrisi, alle sue espressioni in cui traspare tutta la paura dell’uomo costretto ad un ruolo che per troppa umiltà non sente di meritare.

L’ impressione che rimane di questo film è di grande stupore, dato dallo stile e dal coraggio di Nanni Moretti nel fare un film così poco italiano e proprio per questo unico e a mio parere indimenticabile, una speranza in più per il cinema italiano ed un onore che questa pellicola sia stata inserita proprio in questi giorni in concorso al prossimo festival di Cannes.

La conferenza stampa

A cura di Pasquale Mesiano

La fotogallery

A cura di Pasquale Mesiano

E prima di concludere leggi la chiacchierata che Nanni Moretti ha fatto con il pubblico di Bari in occasione della presentazione del suo film.

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