Grande protagonista del BIF&ST 2014 è stata Valeria Golino, sia in veste di attrice, protagonista di due film in concorso (Il capitale umano e Come il vento), sia in veste di regista del suo primo lungometraggio, Miele, anch’esso in concorso. In questo articolo tutti i dettagli e le sue impressioni in video.
Come dicevamo, sia Il capitale umano di Paolo Virzì che Come il vento di Marco Simon Puccioni erano in concorso al BIF&ST 2014. Per l’occasione, durante una conferenza stampa, erano presenti, contemporaneamente i due registi e l’attrice Valeria Golino.
Il capitale umano
In questo video Paolo Virzì parla del suo film e di quanto sia importante l’incontro con il pubblico e scherza con Marco Simon Puccioni, il cui film avrebbe voluto in concorso al Torino Film Festival di cui nel 2013 è stato direttore.
Come il vento
Come il Vento di Marco Simon Puccioni è un film molto importante che racconta una storia vera, che fortunatamente proprio grazie al film ha avuto la vetrina che meritava. Come ha incontrato il regista questa storia e come ha pensato a Valeria per questo ruolo?
Marco Simon Puccioni: Io ho incontrato la vita di Armida Miserere per caso 11 anni fa, il giorno di Pasqua quando ho letto la notizia della sua morte. Mi aveva colpito e mi era rimasta nella memoria, poi dopo un po’ di anni ho iniziato a scrivere il soggetto facendo delle indagini perché mi colpiva il fatto (e non lo sapevo) che ci fossero donne che dirigevano carceri. Associavo il carcere ad un mondo che non conoscevo, oscuro, violento, molto maschile, quindi l’idea di una donna che dirigeva il carcere mi ha colpito. Armida Miserere era una donna che serviva lo stato in un modo particolare.
Nel 2008 ho scritto una sceneggiatura, e poi mi sono messo a corteggiare Valeria per la quale avevo già costruito un personaggio in precedenza ma mi era scappata e mi son detto ‘questa volta non scapperà‘. E infatti l’ho corteggiata fino a che non l’ho convinta che il film si sarebbe fatto: lei non ci credeva, ‘la storia è troppo scomoda, difficile, non te la finanzieranno mai‘ mi diceva. Poi invece ha visto che pian piano testardamente ero riuscito a mettere in piedi tutti i mattoncini e quindi sono riuscito a farle bere questa tazza di dolore che è la vita di Armida Miserere (non solo quello perchè è una vita umanamente molto interessante e anche rappresentativa dei nostri tempi).
Durante la conferenza stampa, Paolo Virzì si è divertito a fare due vignette che pubblichiamo con piacere. Nella prima si vede Valeria Golino contesa tra i due registi mentre nella seconda un’interpretazione differente dell’attrice rispetto a quelle che lei definisce ‘noiose‘:
Valeria Golino: due interpretazioni a confronto
In questi due film la Golino ha due interpretazioni molto importanti, un ruolo da protagonista in Come il vento ed una persona normale e perbene ne Il capitale umano: due ruoli, a suo dire noiosi. In questo video però l’attrice precisa perchè ha utilizzato questo termine:
Valeria Golino: la prima volta da regista
Nel video che segue, l’attrice, parla della sua opera prima Miele, in occasione della conferenza stampa di presentazione del film. Insieme a lei è presente il suo compagno, l’attore Riccardo Scamarcio, che riveste nel film il ruolo di produttore.
La commedia
Dopo l’esordio, l’attrice sta già cercando una nuova storia da raccontare. Sarà una commedia?
Valeria Golino: a saperla fare una commedia magari! Il problema è che non ho né una commedia né nient’altro, sto ancora cercando di capire che fare, non ho ancora incontrato un’altra storia e non ho ancora avuto un’intuizione che duri abbastanza ore (dalla sera in cui la penso fino al giorno dopo già si sfuma). Non c’è ancora qualcosa che mi entusiasmi abbastanza da perdere, tra virgolette, tre anni della mia vita per lei.
Voglio fare un altro film a tutti i costi quindi sono anche un po’ preoccupata di non trovare niente che mi piaccia. Preciso, mi piacciono un sacco di cose, ho letto tantissime cose belle, libri belli di autori contemporanei, ho preso nota, scrivo alle mie sceneggiatrici, però non ho ancora trovato qualcosa che sia materia mia (se così si può dire avendo io appena cominciato) che posso riprodurre. Però spero di farlo presto, magari una commedia davvero!
Paolo (Virzì n.d.r) è uno dei pochi che ha la prepotenza, bonaria, dei privilegiati che possono dire le cose vere in Italia, un privilegio che si è conquistato, perché nessuno te lo regala. Però è davvero rarissimo essere nello status di Paolo che è sia una autore che un regista che ha una firma particolare e fa soldi al botteghino. Questo genere di autori sono pochi, gli altri fanno cose molto belle ma hanno tanti problemi tecnici (non è solo l’ispirazione o la scelta di fare cose per pochi o per tanti ci sono tanti problemi!). Gli autori italiani oggi hanno difficoltà a produrre qualsiasi cosa che non sia quello che vediamo in giro, cioè film che simulano la televisione, film che sembrano tutti uguali.
Ogni anno si fa per l’80% quel genere di film lì e pochi riescono a fare anche dell’altro. Va bene che ci sia quella roba lì ma non solo…