Nuovo appuntamento con le Masterclass del BIF&ST 2021. Protagonista di questo articolo il regista Roberto Faenza, già ospite nel 2019 e che ha ricevuto il Federico Fellini Platinum Award for cinematic exellence. Per l’occasione è stato proiettato il suo film La verità sta in cielo.
Le inchieste di Roberto Faenza: ‘La verità sta in cielo’ e ‘Forza Italia!’
Roberto Faenza, oltre ad essere regista e sceneggiatore è anche scrittore e autore di saggi: la sua produzione saggistica è infatti molto importante. Anche il film La verità sta in cielo ha un taglio molto documentaristico.
E’ stata una vera sfida e una ricerca che continua ancora oggi insieme alla famiglia Orlandi. Il magistrato che ha fatto questa inchiesta è stato anche rimosso. C’è una latitanza del giornalismo e del potere politico sulla vicenda. Per fortuna che c’è il cinema.
Roberto Faenza
In questo video il regista parla di La verità sta in cielo (con il mistero del caso Orlandi) e di Forza Italia! (con la presenza di Aldo Moro) che sono i suoi due film più provocatori.
I film provocatori di Roberto Faenza
Qualcuno lo ha definito un regista scomodo: più di una volta ha avuto a che fare con la censura
Infatti mi chiedo come mai sono qui, forse non do così fastidio (ride n.d.r)
Roberto Faenza
Ha persino chiesto i diritti d’autore a Forza Italia perché il nome del partito è lo stesso del suo film del 1977 ma non gli hanno mai risposto.
Il rapporto con la censura dei film di Faenza nasce a partire da Escalation. Oggi gli autori secondo lui sono più liberi rispetto al passato perché grazie alla moltiplicazione delle piattaforme c’è più competizione.
Infine parla del caso di Copkiller, il suo primo film americano perché dopo Forza Italia! è stato in parte boicottato in Italia ed è andato a girare all’estero.
I film letterari
Molti dei film di Roberto Faenza sono ispirati a opere letterarie. Come mai?
Dopo Forza Italia! ed il problema con la censura è diventato d’obbligo trovare delle storie che non fossero italiane. Così ho cercato degli spunti nella letteratura.
Io non credo che ci sia mai un rapporto di fedeltà nei confronti della letteratura, per me serve a trovare delle storie, degli spunti dopodiché mi dimentico dell’autore, faccio mia la storia.
La letteratura ha un suo codice, una sua forma, che il cinema non può seguire. Io per esempio consigli a chi ha letto un libro di non andare a vedere il film perché penserà sempre che sia un tradimento.
Nel cinema italiano abbiamo una tradizione di questo tipo, a cominciare da Visconti, che con Ossessione ha portato sullo schermo il romanzo Il postino suona sempre due volte, o Fellini che ha portato Casanova, in entrambi i casi c’è stato un tradimento (voluto) dell’opera: non ci può essere fedeltà nei confronti della letteratura sono due linguaggi completamente diversi.
Roberto Faenza
Roberto Faenza: gli esordi
Roberto Faenza ha studiato al Centro Sperimentale: qui è avvenuto l’incontro con il cinema del reale ed i documentari che erano un modo per i registi di farsi notare. Ai suoi tempi girare l’opera prima era più difficile e lui ha avuto la fortuna di incontrare un imprenditore che ha investito su di lui. Fortunatamente Escalation è andato benissimo
I finanziamenti
Spesso si accusano i finanziamenti del Ministero che vanno a film che non incassano nulla ma non sempre è così. I film di Roberto Faenza hanno spesso avuto finanziamenti ma sono stati film di successo:
Questa storia dei finanziamenti è un punto dolente del cinema perché spesso criticati soprattutto dai giornalisti. In realtà qualsiasi ministero finanzia attività, quello dell’istruzione finanzia per esempio la scuola, quello della cultura il cinema
Roberto Faenza
Ricordi, aneddoti ed il rapporto con gli attori
Sostiene Pereira è un film del 1996, ultimo film interpretato da Marcello Mastroianni. In questo video il regista confronta l’attore con Harvey Keitel con il quale ha lavorato in Copkiller.
Durante le riprese Mastroianni non stava già bene e ha regalato una performance meravigliosa: senza una preparazione da Actor Studio riusciva a fare interpretazioni strepitose. Keitel invece voleva una motivazione per qualsiasi scena, doveva immedesimarsi al 100%: questa è la differenza tra gli attori italiani e quelli americani.
Che tipo di regista è Faenza sul set?
Io mi attengo molto al copione, non amo molto improvvisare anche perché con budget ridotti non c’è tempo, bisogna essere rapidi e precisi
Roberto Faenza
Continua a leggere la seconda parte della masterclass di Roberto Faenza al BIF&ST 2021.