Proseguiamo l’approfondimento sulla Masterclass tenuta dall’attore Pierfrancesco Favino al BIF&ST 2018. Dopo aver parlato del suo amore per la recitazione, di alcuni progetti passati e futuri e del mestiere dell’attore, in quest’ultima parte parla della sua scuola di recitazione e dell’esperienza di Sanremo
L’importanza dello studio di recitazione. La scuola di cinema gestita da Pierfrancesco Favino
In questo video l’attore parla della sua scuola di cinema, partita e gestita grazie a fondi pubblici ma dal respiro internazionale
Il teatro per Pierfrancesco Favino ed il lavoro in coppia con Paolo Sassanelli
Gli spettacoli teatrali di cui è stato regista Pierfrancesco Favino sono stati scritti con l’attore Paolo Sassanelli. A cosa si deve il bisogno di scrivere a quattro mani a teatro?
Pierfrancesco Favino: In realtà non sento più quest’esigenza (ride). La cosa nasceva dall’idea di una compagnia che purtroppo si è sciolta, c’era una collaborazione ed una visione diversa. Paolo Sassanelli ha l’anima più giocosa e più inventiva io più razionale ed organizzata sul lavoro per cui insieme facevamo una cosa strana.
In più io ero molto in scena per cui non avevo lo sguardo lucido per dirigere. La Controra è stata l’ultima collaborazione. Ora sento il bisogno di distinguere me quando dirigo da quando recito.
Però sono state due esperienze meravigliose, soprattutto l’occasione che ci è stata data per Servo per due da una grandissima produttrice che purtroppo non c’è più (Melina Balsamo): portare in giro per tre anni quel carrozzone è stata un’esperienza unica. Avere i teatri pieni di gente ovunque andassimo con 23 attori, 4 musicisti, 9 tecnici tutti pagati allo stesso modo sembrava la compagnia di una volta.
Penso che quella cosa abbia fatto bene a tutti noi anche al pubblico che è venuto e che ancora oggi ci chiede di riprendere lo spettacolo. E’ stata una boccata d’ossigeno per tanto tempo.
L’esperienza del Festival di Sanremo
In questo video Pierfrancesco Favino parla della grande opportunità avuta grazie al Festival di Sanremo, del rapporto con il direttore artistico Claudio Baglioni e di come abbia collaborato alla programmazione. Infine parla del monologo che ha fatto tanto scalpore e che in realtà fa parte di un’opera che risale a quarant’anni fa:
Pierfrancesco Favino: Il lavoro è stato fatto insieme a Maurizio Filardo che era il mio fido Filardo direttore d’orchestra, vessato per finta, e qualcuno degli autori. Però io resomi conto che non ci sarebbe stata una figura che avrebbe dovuto seguire il tutto mi sono reso più collaborativo e più coautore anch’io. Qualsiasi cosa proponessimo a Claudio lui la accettava senza problemi così come lui nelle sue cose.
Detto questo ogni tanto mi guardavo dal di fuori e dicevo: oh sto a Sanremo e canto con Baglioni, chi me lo doveva dire?
Questa esperienza è stata molto proficua ma con Sanremo ho chiuso per sempre. Penso che sia giusto che sia un’eccezione però sarei contento se lo facesse un collega perché veramente penso che il film di Gabriele Muccino A casa tutti bene uscito il mercoledì abbia beneficiato del fatto che le persone andavano a vedere un film dove c’era quel tizio che ha fatto Sanremo che era più vicino a loro.
Se avessimo meno difficoltà a pensare che il pubblico vero è quello che va al cinema forse il nostro cinema sarebbe più solido.
La preparazione al ruolo
In questo ultimo video Pierfrancesco Favino risponde alla mia domanda su come si prepari dal punto di vista fisico ad un personaggio e, se il ruolo è molto intenso, come faccia a non portarlo a casa alla fine delle riprese
Pierfrancesco Favino su Facebook
Guarda sulla pagina Facebook di Cinemio la carrellata di video del giorno 1 del BIF&ST 2018 di cui è stato protagonista l’attore.
Termina qui la terza ed ultima parte della masterclass dedicata a Pierfrancesco Favino. Appuntamento alla prossima settimana per un nuovo protagonista.
BIF&ST 2018 – le foto dei protagonisti
In questa galleria una carrellata di foto dei protagonisti del festival