Continuiamo la lezione di cinema di Paolo Taviani (per una volta senza il fratello Vittorio perché impossibilitato) e della moglie, la costumista Lina Nerli Taviani. Dopo aver parlato del loro film Allonsanfàn e del protagonista Marcello Mastroianni, in questa seconda parte approfondiscono il rapporto alla regia dei due fratelli.
La nascita di un film: il lavoro dei fratelli Taviani
Come si arriva al soggetto di un film? Ecco il modo di lavorare di Paolo e Vittorio Taviani.
Paolo Taviani: Tutte le volte che parliamo di un periodo o del tempo in cui viviamo, abbiamo usato il passato per raccontare la realtà che avevamo intorno. Tutte le volte. parlando, in questa lunga vita che abbiamo fatto io e Vittorio ci siamo sempre detti: ‘che cosa facciamo adesso? È così indecifrabile questa realtà, dove cominciamo?’. E’ sempre così e poi dopo ti viene d’aiuto quell’idea che ti pare sia buona, ci devi lavorare, c’è anche il mestiere che ti aiuta, la tua professionalità, perché fare cinema è un lavoro, non è che uno sta lì ad aspettare che l’ispirazione venga da Dio, devi lavorare sempre.
Noi tutte le mattine ci mettiamo a scrivere, abbiamo scritto tanti di quei soggetti che non abbiamo realizzato che si potrebbe fare una storia del cinema, però bisogna mettere tutto nero su bianco, parlare, discutere, e andare avanti, sperimentare, leggere e poi dopo alla fine ogni tanto qualcosa viene. Infatti noi in genere abbiamo fatto un film ogni tre anni, non è che siamo veloci proprio perché ce li siamo scritti quasi tutti sempre da soli, solo a volte con Tonino Guerra, e quindi il nostro è un lavoro da manovali e come quando costruisci una casa hai prima l’idea e poi la costruisci, così è fare un film.
L’utopia in Allonsanfàn
Paolo Taviani: Il nostro protagonista è uno che va all’indietro fugge la realtà e non c’è una verità in mezzo se non nel finale che è però un’utopia, una fantasia: noi abbiamo cercato di dare la massima espressività a quel ragazzo, è il momento in cui lui racconta quello che non è avvenuto, che i contadini sono andati incontro, si sono abbracciati, tutto quello che desiderava che accadesse ma è un’allucinazione, un’utopia che resta, che rimaneva almeno al momento, vagheggiante nell’aria. Perché l’utopia per me è una forza non tanto per pensare al futuro ma per lavorare e realizzare il futuro, l’utopia è nel lavoro non nell’aspettare qualcosa di miracolistico che avverrà.
Paolo Taviani: come raccontare due fratelli alla regia
Tornando alla lavorazione c’è sempre la domanda che ricorre, chi dei due fa, chi non fa? Quando dovevano dire qualcosa o carina o scontrosa a Marcello Mastroianni chi andava avanti? In questo video Paolo Taviani racconta come sia ormai naturale lavorare con suo fratello Vittorio e come non siano separate le mansioni. E racconta un aneddoto:
In questo video invece Lina Nerli Taviani racconta l’aria sul set con i due fratelli registi e poi Paolo Taviani racconta un aneddoto su e un dettaglio sulle camicie rosse del film
Il sud in Allonsanfàn
C’è molto sud nel film. Ci sono infatti Matera e Castel del Monte. In questo video Paolo Taviani racconta un’aneddoto sulle riprese fatte in quelle zone dove ci si aspettava di trovare il caldo e invece…
La rivoluzione oggi
Il film Allonsanfàn racconta anche il carattere dell’incomunicabilità, c’è una distanza tra la rivoluzione immaginata ed il vissuto che non sa esprimersi attraverso l’azione rivoluzionaria, questi contadini che non capiscono, che non vogliono essere liberati perché non comprendono la libertà. Qual è oggi la distanza tra ciò che l’intellettuale vede e ciò che è la realtà, qual è il ruolo del regista o dell’intellettuale in questa realtà? I registi che hanno raccontato l’Italia possono ancora dire che oggi c’è ancora voglia di rivoluzione? In questo video la risposta di Paolo Taviani.
Termina qui la seconda parte della masterclass del regista Paolo Taviani e della moglie, la costumista Lina Nerli Taviani sul film Allonsanfàn. Continua a leggere la terza ed ultima parte.
Le foto dei protagonisti
In queste gallerie una carrellata di foto dei protagonisti del festival
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