Amanti – un thriller sentimentale di Nicole Garcia

È in arrivo Amanti il nuovo film di Nicole Garcia: un thriller sentimentale presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2020.

Amanti
Amanti, poster originale

Amanti: un thriller tra azione e sentimento

Presentato a Venezia durante il festival cinematografico del 2020, Amanti è un thriller sentimentale che prende spunto dalla migliore tradizione francese, ma anche dai noir a stelle e strisce anni Quaranta grazie al clima cupo e alla colonna sonora martellante che attraversa tutto il film accompagnandolo con le note vibranti di un sax.

Lisa e Simon si amano. Lei (Stacy Martin) studia alla scuola alberghiera mentre lui (Pierre Niney) ha una professione remunerativa, ma decisamente fuori legge: vende cocaina ai clienti della Parigi bene.

La morte per overdose di un cliente provoca una rottura tra i due.

Alcuni anni dopo la coppia si ritrova alle Mauritius. Simon è impiegato in uno stabilimento balneare mentre Lisa è una signora elegante sposata a Léo ( Benoit Magimel). I due riallacciano una relazione, ma intrighi e sofferenze sono in agguato.

Una clip in lingua originale del film

https://youtu.be/tPvN-H1rAag
Amanti: clip in lingua originale

Amanti: analisi critica

Nicole Garcia, attrice francese tra le più celebrate, non è nuova in prove registiche. Un film di grande esito è stato in passato Place Vendôme, una sontuosa pellicola che virava su un intrigo sentimentale.

L’intreccio di Amanti ha alla base la relazione intensa e complicata tra i due protagonisti a cui si aggiunge la figura ambigua del marito di lei, un uomo abituato a possedere e ottenere senza accettare compromessi come si vedrà via via nella storia.

Il mélo come si definisce alla francese un film a base sentimentale è quindi la parte preponderante nella vicenda, ma sia pur meno prepotentemente la parte thriller è comunque forte sin dall’inizio quando è ben chiaro il lavoro che in principio svolge Simon con accuratezza.

Amanti: Stacy Martin e Pierre Niney in una scena del film

La differenziata scansione in tre capitoli coincidenti con tre diversi luoghi è utile per lo spettatore per una più facile comprensione della trama malgrado non sia difficile intuire le intenzioni della pellicola.

A tratti lenta quasi diretta erede delle pellicole sulla incomunicabilità di Antonioni o piuttosto sulla nouvelle vague anni Cinquanta, la storia è tuttavia attrattiva e la regista porta per mano fino alla conclusione inevitabile. Un buon prodotto forse arrivato un po’ tardi, che però merita una attenta visione sul grande schermo.

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